Teodosio: differenze tra le versioni

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Fu l'ultimo imperatore dell'impero romano prima della separazione tra ''[[Pars Occidentalis]]'' e ''[[Pars Orientalis]]''. Nel 380 con l'[[editto di Tessalonica]] fece del [[Cristianesimo]] la religione unica e obbligatoria<ref name="Codex Theodosianus, 16, 1.2">''Codex Theodosianus'', 16, 1.2</ref> dell'Impero; per questo fu chiamato '''Teodosio I il Grande''' dagli scrittori cristiani e le [[Chiese orientali]] lo venerano come santo (San Teodosio I il Grande, commemorato il 17 gennaio).<ref>{{Santiebeati|65300|San Teodosio I il Grande}}</ref> Nel 392, Teodosio emanò altri due editti, per proibire i sacrifici e il culto pagano.
 
Si diceva che Teodosio fosse un amministratore diligente, austero nelle sue abitudini, misericordioso e un devoto cristiano.<ref>''[[Epitome de Caesaribus]]'' 48. 8–19</ref><ref>Gibbon, ''Declino e caduta'', capitolo 27</ref> Per secoli dopo la sua morte, Teodosio venne visto come un campione dell'ortodossia cristiana che ha definitivamente annientato il paganesimo. Gli studiosi moderni tendono a vederla come un'interpretazione storica degli scrittori cristiani più che come una rappresentazione accurata della storia reale. È abbastanza accreditato di aver presieduto un risveglio dell'arte classica che alcuni storici hanno definito un "rinascimento teodosiano" ([[Arte teodosiana]]).<ref>''Oxford Dictionary of Late Antiquity'', pp. 1482, 1484</ref> Sebbene la sua pacificazione con i Goti assicurarò la pace all'Impero durante la sua vita, il loro status di entità autonoma entro i confini romani causarono però diversi problemi agli imperatori successivi. Teodosio ha anche ricevuto critiche per aver difeso i propri interessi dinastici a costo di due guerre civili.