Agusta: differenze tra le versioni
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Il creatore della società fu [[Giovanni Agusta]] che nel [[1907]] aveva iniziato la costruzione di [[aliante|velivoli senza motore]] e per tale scopo fondò a [[Palermo]], nel [[1908]], la ditta '''Agusta Giovanni'''.<ref>Carlo De Rysky, Gruppo Costruttori Aeronautici Italiani - Catalogo annuario, Milano, Edizioni Anima, 1937, a.v.</ref>
Trasferitosi nel [[nord Italia]], nel [[1919]] l'azienda prese il nome di '''Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta S.A.''' con l'intento di svolgere attività di manutenzione e riparazione degli aerei militari [[Avio (azienda)|FIAT]], [[Alenia Aermacchi|Macchi]] e [[SIAI-Marchetti|Savoia Marchetti]]. Le prime officine furono aperte a [[Tripoli]], nel [[1920]], e a [[Bengasi]], nel [[1922]]. L'officina in Italia fu inaugurata nel [[1923]] a [[Samarate|Cascina Costa]], in adiacenza al [[Aeroporto di Milano-Malpensa|campo di volo di Cascina Malpensa]].<ref>Massimo Ceriani, ''Una fabbrica di elicotteri: l'Agusta di Cascina Costa'', Jaca Book, Milano, 2004.</ref>
=== La seconda generazione ===
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=== Il dopoguerra ===
{{vedi anche|MV Agusta}}
Proprio nel [[1945]], gli Agusta decisero di diversificare i prodotti e costruire motociclette, fondando la ''Meccanica [[Verghera]] Agusta'', più nota come [[MV Agusta tre cilindri|MV Agusta]]. L'adozione di tecnologie derivate dalle costruzioni aeronautiche e la passione di Domenico e Vincenzo Agusta per la meccanica consentirono di realizzare modelli di grande successo e moto da competizione che si affermarono nei campionati mondiali arrivando a vincere 63 campionati del mondo di motociclismo, di cui 17 campionati del mondo consecutivi della classe 500 cm³ negli [[anni 1960|anni sessanta]] fino agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]].
[[File:Agusta-Bell AB204 MM80325 Aeronautica.jpg|thumb|left|Un [[Bell UH-1 Iroquois|Agusta-Bell AB204B]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] nel [[1966]].]]
Nel [[1950]] cessarono i divieti relativi alle costruzioni aeronautiche imposti dal trattato di pace e l'Agusta riprese la produzione nel settore, sia realizzando piccoli quantitativi di [[biplano|biplani]], sia effettuando manutenzioni sugli aerei di produzione degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] in dotazione all'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]].
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Nel [[1952]] l'Agusta entrò nel settore pionieristico degli elicotteri, acquisendo tramite il giornalista [[Leone Concato]] la licenza di costruzione, prima in Europa, del [[Bell 47]]. Quasi contemporaneamente, iniziarono le sperimentazioni di modelli di propria ideazione, quali l'[[Agusta A103]] del [[1953]],<ref name = "helis">{{Cita web|url=http://www.helis.com/timeline/agusta.php|titolo=Agusta Spa|accesso=20 luglio 2007|lingua=en|editore=helis.com}}</ref> l'[[Agusta A102]] del [[1959]] o l'[[Agusta A104]] del [[1960]], derivati dal [[Bell 47]] e [[Bell 48|48]] e rimasti allo stato di prototipi.<ref name="helis"/>
Vincenzo Agusta morì nel [[1958]] e Domenico Agusta assunse ancora di più il ruolo di guida della ditta che portò a sempre maggiori risultati. Nel [[1961]], l'Agusta ricevette anche la licenza di costruzione per l'[[Bell UH-1 Iroquois|Agusta-Bell AB204]], ma, traguardo più qualificante, il 19 ottobre [[1964]].<ref name="helis"/> volò l'[[Agusta A101]], elicottero di classe detta "pesante", di concezione e progettazione tutta italiana. Questo successo tecnologico convinse l'altra società americana allora al vertice del settore, la [[Sikorsky]], a stringere un accordo commerciale nel [[1967]].<ref name="helis"/> per la costruzione su licenza dell'[[Sikorsky S-61|Agusta-Sikorsky SH-3D]]. Nel 1969 fu acquisita la [[SIAI-Marchetti]].
=== L'EFIM ===
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Gli [[anni 1980|anni ottanta]] videro l'avvio di altre collaborazioni da parte dell'Agusta:
[[File:Agusta A119 Koala.jpg|thumb|Un Agusta A119 Koala]]
* Nel [[1981]] Agusta e la britannica [[Westland Aircraft|Westland]] avviarono lo sviluppo dell'[[AgustaWestland EH101]], un elicottero di classe pesante nato per rispondere ai requisiti della [[Royal Navy]] e della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]], intenzionate a rinnovare la flotta di elicotteri.
* Nel [[1985]] venne avviato il programma congiunto con le industrie elicotteristiche di [[Francia]], [[Germania]] e [[Paesi Bassi]] per lo sviluppo e la produzione dell'NHI NH90, un elicottero della classe medio-pesante richiesto dalle rispettive [[forze armate]].
Nel [[1988]], venne alla luce uno scandalo per corruzione, durante la fornitura di A109 per le [[forze armate del
Negli [[anni 1990|anni novanta]] venne avviata la produzione o l'attività prototipica relativa ai seguenti modelli:
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