Giuseppina Arcucci: differenze tra le versioni
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|Attività = religiosa
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , fondatrice della congregazione delle [[Suore dello Spirito Santo (Ariano Irpino)|Suore dello Spirito Santo]]. Fu dedita soprattutto all'educazione dei fanciulli, all'assistenza dei poveri e degli infermi e alla catechesi, aprendo diverse case nel centro sud Italia su richiesta di autorità civili ed ecclesiastiche e privati cittadini
|Immagine = Suor Giuseppina Arcucci.jpeg
|Didascalia = Suor Giuseppina Arcucci
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===Nascita e studi===
Giuseppina Arcucci (al secolo Ernestina Maria Luisa) nacque a [[Palermo]] il giorno 11 aprile 1860 e battezzata lo stesso giorno presso la chiesa di San Nicolo all’Albergheria<ref>{{Cita web|url=https://www.antenati.san.beniculturali.it/detail-registry/?s_id=712752|titolo=Palermo, Archivio di Stato di Palermo, Sezione Santa Cristina, Registro degli Atti di Nascita (1826), busta 1415, n. 333, f. 333|accesso=2022-03-25|dataarchivio=26 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220326080721/https://www.antenati.san.beniculturali.it/detail-registry/?s_id=712752|urlmorto=no}}</ref>. Figlia di Giovanni Arcucci, di Gaeta, secondo tenente del Reggimento Carabinieri a piedi del Reale [[Esercito delle Due Sicilie]]<ref>{{Cita|R. M. Selvaggi|pp. 315-317.}}</ref>, e Maria Di Maggio di Palermo. I genitori si sposarono il 22 luglio 1849 presso la chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo a [[Messina]]<ref>{{Cita web|url=https://www.antenati.san.beniculturali.it/detail-registry/?s_id=373803|titolo=Messina, Archivio di Stato di Messina, Stato Civile di Messina, Registro degli Atti di Matrimonio, vol. 336, n. 52, ff. 103 – 104, Atto di Matrimonio di Giovanni Arcucci e Maria Di Maggio|accesso=2022-03-25|dataarchivio=26 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220326080722/https://www.antenati.san.beniculturali.it/detail-registry/?s_id=373803|urlmorto=no}}</ref>.
La piccola Ernestina visse pochissimo tempo a Palermo a causa della [[spedizione dei Mille]] e delle conseguenti rivolte scatenatesi che costrinsero parte della famiglia a fuggire per timore di possibili ritorsioni contro i familiari degli ufficiali borbonici. Le prime biografie narrano che la piccola Ernestina fu consegnata dalla madre ad una persona di loro conoscenza calandola dalla finestra, e c’è chi accosta questo episodio alla fuga da [[Damasco]] di [[Paolo di Tarso]] narrata nel libro degli [[Atti degli Apostoli]] e nella [[Seconda lettera ai Corinzi]]<ref>{{Cita|G. Cittadini|p. 13.}}</ref>. Il padre Giovanni restò a combattere con i suoi commilitoni in [[Sicilia]] e per il suo essersi distinto nei combattimenti venne decorato con la croce di grazia di San Giorgio<ref>{{Cita|R. M. Selvaggi|p. 316.}}</ref>. In seguito ebbe modo di ricongiungersi con il resto della famiglia e, dopo l’unità d’Italia, entrò a far parte del nuovo [[Regio Esercito italiano]] in qualità di sottotenente in servizio sedentario e inviato a prestare servizio presso la città del[[l’Aquila]]<ref>{{Cita|B. Carderi (1987)|p. 114.}}</ref>.
In ragione di ciò, la piccola Ernestina, assieme alla sua famiglia, trascorse l’infanzia presso il capoluogo abruzzese dove mosse i suoi primi passi dal punto di vista biologico, della fede e della cultura. Frequentò con molto profitto le scuole elementari presso l’Istituto San Paolo della Congregazione di Carità dell’Aquila, distinguendosi come una delle migliori alunne. Completò, poi, i suoi studi a [[Napoli]], a seguito del trasferimento del padre, dove conseguì la patente di insegnante.
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L’operosità di suor Giuseppina Arcucci e delle “sue” figlie fu notevole. Gli alunni della Pia Casa si distinguevano spesso nei gradi successivi di studio per educazione e diligenza, mentre ai bisognosi venivano riservate tutte le attenzioni e cure possibili. Gli echi di questa operosità si diffusero ampiamente in diverse regioni del centro e sud Italia al punto che molti, tra vescovi, autorità civili, e privati cittadini, chiesero l’invio di suore per la direzione o il semplice servizio presso asili, scuole, ospedali, cliniche private, colonie marittime e montane, seminari, parrocchie. Di seguito solo alcune delle città dove le Suore dello Spirito Santo svolsero il loro servizio: [[Napoli]], [[Bari]], [[Alberobello]], [[Pescina]], [[Roma]], [[San Cesareo]], [[Macerata]], [[Subiaco]], [[Trevico]], [[Roseto Valfortore]]<ref>Notizie su alcune delle case filiali sono riportate in:{{Cita libro|titolo=Il 75° di fondazione dell'Istituto delle Suore dello Spirito Santo di Ariano Irpino 1877 – 1952|anno=1953|editore=Congregazione delle Suore dello Spirito Santo di Ariano Irpino|SBN=IT\ICCU\BRI\0446139}}
</ref>. Anche i lavori di ricamo e cucito realizzati dalle stesse religiose, dalle orfanelle e dalle giovani delle scuole di lavoro e dei laboratori di ricamo della Pia Casa di Ariano Irpino e di altre case filiali, riscossero notevole successo e molti di essi venero in diverse occasioni esposti e premiati nelle maggiori fiere campionarie italiane<ref>{{Cita|
Un importante, quanto triste, evento nel quale suor Giuseppina Arcucci e le altre suore svolsero un’opera umanitaria ragguardevole fu il [[terremoto dell'Irpinia e del Vulture del 1930]]. Nonostante i danni subiti in una parte dell’edificio della Pia Casa ed una conseguente riduzione degli spazi necessari per lo svolgimento delle attività quotidiane dell’Istituto, le suore ospitarono un ospedale da campo nel quale prestarono il loro servizio al fine di alleviare le sofferenze dei feriti e dare ristoro ai soccorritori<ref>{{Cita|R. Capobianco (1932)}}</ref>. Due anni dopo il disastro tellurico giunse un riconoscimento atteso fin dai tempi di mons. Francesco Trotta: l'erezione in [[ente morale]] della Pia Casa d'Istruzione e Lavoro di Ariano Irpino, avvenuta con Regio Decreto nel settembre 1932<ref>{{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1932|mese=9|giorno=15|numero=1363}}</ref><ref>{{Cita|R. Capobianco (1932)|pp=179-185}}</ref>. Oltre a questo riconoscimento nello stesso periodo ci fu un altro altro importante evento, ossia la donazione alla Pia Casa dei locali oggetto di contesa con il Comune da parte del commissario prefettizio di Ariano Irpino, Amleto Aleandri<ref>{{Cita|M. Battista|p. 46.}}</ref>.
===La morte===
L’attività caritativa di suor Giuseppina Arcucci andò avanti, nonostante i malanni e l’avanzare dell’età, fino alla morte sopraggiunta la sera del 21 gennaio 1940 per ''angina pectoris''. La sua scomparsa lasciò nello sgomento coloro che ebbero modo di conoscerla ed averne sperimentato la bontà al punto di considerarla fin da subito una santa<ref>{{Cita web|url=https://www.suoredellospiritosanto.org/cronaca-della-morte-della-serva-di-dio-giuseppina-arcucci/|titolo=Cronaca della morte della Serva di Dio Giuseppina Arcucci|accesso=2022-03-25|data=2022-01-21|dataarchivio=25 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220325140647/https://www.suoredellospiritosanto.org/cronaca-della-morte-della-serva-di-dio-giuseppina-arcucci/|urlmorto=no}}</ref>. Le spoglie mortali di suor Giuseppina Arcucci, dapprima tumulate nel cimitero di Ariano Irpino, vennero poi, traslate presso la chiesa di Sant’Anna di Ariano Irpino il 6 luglio 1975<ref>Per la cronaca dell'evento:{{Cita libro|titolo=Madre Giuseppina Arcucci torna in benedizione tra le sue figlie|data=1976|editore=Casa Generalizia Suore dello Spirito Santo|città=Roma|SBN=IT\ICCU\TER\0040563}}</ref>. La fama di santità di suor Giuseppina Arcucci si diffuse nel corso del tempo al punto da spingere la Congregazione delle Suore dello Spirito Santo, riconosciuta congregazione di diritto pontificio il 23 dicembre 1948<ref>{{Cita web|url=https://www.suoredellospiritosanto.org/chi-siamo/|titolo=Chi siamo|accesso=2022-03-25|dataarchivio=25 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220325203217/https://www.suoredellospiritosanto.org/chi-siamo/|urlmorto=no}}</ref>, a promuoverne la Causa di beatificazione e canonizzazione. Questa possibilità ha iniziato a divenire sempre più concreta, soprattutto dopo il parere favorevole dei vescovi della Conferenza Episcopale Campana all’introduzione della Causa, il 25 gennaio 2021<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesiarianolacedonia.it/index.php/notizie/causa-di-beatificazione-e-canonizzazione-della-serva-di-dio-madre-giuseppina-arcucci|titolo=Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio “Madre Giuseppina Arcucci”|cognome=Melillo|nome=Sergio|accesso=2022-03-25|dataarchivio=26 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210126170916/http://www.diocesiarianolacedonia.it/index.php/notizie/causa-di-beatificazione-e-canonizzazione-della-serva-di-dio-madre-giuseppina-arcucci|urlmorto=no}}</ref>, il nulla osta della Congregazione per le Cause dei Santi, del 20 gennaio 2022, ed il successivo editto indirizzato ai fedeli cattolici della [[diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia]] dal vescovo Sergio Melillo, datato 2 febbraio 2022<ref>{{Cita web|url=https://www.suoredellospiritosanto.org/un-altro-passo-verso-linizio-della-causa-di-beatificazione-e-canonizzazione-della-serva-di-dio-giuseppina-arcucci/|titolo=Un altro passo verso l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio Giuseppina Arcucci|accesso=2022-03-25|data=2022-03-10|dataarchivio=25 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220325140632/https://www.suoredellospiritosanto.org/un-altro-passo-verso-linizio-della-causa-di-beatificazione-e-canonizzazione-della-serva-di-dio-giuseppina-arcucci/|urlmorto=no}}</ref>.
== Museo ==
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* {{Cita libro|titolo=Suor Giuseppina Arcucci – Fondatrice de l’Istituto delle Suore dello Spirito Santo|autore=Riccardo Capobianco|anno=1949|editore=Scuola Tipografica Villa Russo|città=Napoli|SBN=IT\ICCU\TER\0040903|cid=R. Capobianco (1949)}}
* {{Cita libro|titolo=Nomi e volti di un esercito dimenticato – Gli ufficiali dell’esercito napoletano del 1860-61|autore=Roberto M. Selvaggi|anno=1990|editore=Grimaldi & Company Editori|città=Napoli|SBN=IT\ICCU\PAL\0021741|cid=R. M. Selvaggi}}
* {{Cita libro|titolo=Nuovo diario arianese / Felice Mazza; note di Stanislao Scapati|autore=Felice Mazza|anno=1995|editore=La Ginestra|città=Avellino|SBN=IT\ICCU\NAP\0233359}}
* {{Cita libro|titolo=Il 75° di fondazione dell'Istituto delle Suore dello Spirito Santo di Ariano Irpino 1877 – 1952|anno=1953|editore=Congregazione delle Suore dello Spirito Santo di Ariano Irpino|SBN=IT\ICCU\BRI\0446139}}
* {{Cita libro|titolo=Madre Giuseppina Arcucci torna in benedizione tra le sue figlie|data=1976|editore=Casa Generalizia Suore dello Spirito Santo|città=Roma|SBN=IT\ICCU\TER\0040563}}
* {{Cita libro|titolo=Giuseppina Arcucci: una Madre sempre attuale|autore=
* {{Cita libro|titolo=I Conservatori femminili a L’Aquila nell’Ottocento – Carità “educatrice”, istruzione e modelli di vita|autore=Olga Di Loreto|anno=2001|editore=Aracne editrice|città=ArricciaIT\ICCU\CFI\1008761}}
* {{cita testo|autore=Erminia Giacomini Miari|autore2=Paola Mariani|titolo=Musei religiosi in Italia|città=Milano|data=2005|editore=Touring|pp=43-44|isbn=9788836536535|cid=Miari-Mariani}}
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