Guglielmo I d'Assia-Kassel: differenze tra le versioni
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| predecessore = ''Titolo creato''
| successore = [[Guglielmo II d'Assia-Kassel|Guglielmo II]]
| regno = 15 maggio [[1803]] -<br/>27 febbraio [[1821]]<br />''(occupazione napoleonica 1807-1813)''
| titolo1 = [[Assia-Kassel|Langravio d'Assia-Kassel]]
|sottotitolo1 = come '''Guglielmo IX'''
| regno1 = 31 ottobre [[1785]] -<br/>15 maggio [[1803]]
| predecessore1 = [[Federico II d'Assia-Kassel|Federico II]]
| successore1 = ''Elevato a Principe Elettore''
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== Biografia ==
===I primi anni===
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Guglielmo, nato a Kassel nel 1747, era il figlio maggiore tra quelli sopravvissuti del langravio [[Federico II d'Assia-Kassel]] e di sua moglie, la principessa [[Maria di Hannover (1723-1772)|Maria di Hannover]], figlia di re [[Giorgio II d'Inghilterra|Giorgio II]] e sorella di re [[Giorgio III d'Inghilterra]].
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Suo padre, il langravio Federico II (che morì nel [[1785]]) aveva lasciato la famiglia nel [[1747]] quando aveva deciso di convertirsi al cattolicesimo da calvinista qual'era e nel [[1755]] si era formalmente separato dalla moglie. Il padre di Federico II, [[Guglielmo VIII d'Assia-Kassel|Guglielmo VIII]], non sopportò mai questo oltraggio del figlio e decise comunque di garantire alla nuora ed ai suoi nipoti di che vivere agiatamente, concedendo loro la reggenza della [[contea di Hanau]] da poco inclusa nei domini dell'Assia-Kassel. Il giovane principe Guglielmo venne quindi formalmente investito del dominio di Hanau, a sud dei territori dell'Assia, presso [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], sotto la reggenza della madre, rimanendovi assieme ai due fratelli minori sino al [[1747]] quando si spostò col resto dei suoi parenti protestanti in [[Danimarca]], dove si preoccupò di prendersi cura di sua sorella, [[Luisa di Hannover|Luisa]], la quale morì comunque poi nel [[1751]].
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Guglielmo, nel [[1763]] sposò la sua prima cugina, la principessa [[Guglielmina Carolina di Danimarca]] (1747-1820), figlia secondogenita di re [[Federico V di Danimarca]] e [[Norvegia]] e della moglie di questi, la regina [[Luisa di Hannover]]. La coppia rimase perlopiù in Danimarca, sino al [[1785]] quando ritornò a [[Kassel]] quando Guglielmo venne chiamato a succedere al padre nel langraviato. Per quanto il suo matrimonio con Guglielmina Carolina di Danimarca fosse stato descritto anche dai contemporanei come felice, l'eccessiva distanza della moglie portò il futuro langravio a crearsi nel giro di pochi anni dalla celebrazione delle nozze, un notevole giro di amanti, pur non separandosi mai dalla propria sposa. Dalle sue avvenute amorose, Guglielmo ebbe oltre venti figli illegittimi, dei quali si occupò ad ogni modo attivamente per tutta la sua vita, destinando loro copiose somme di denaro. Tra le più influenti delle sue favorite si ricorda [[Karoline von Schlotheim]] che ottenne da lui il titolo di contessa di Hessenstien. Da Rosa Dorothea Ritter, ebbe tra gli altri [[Julius Jacob von Haynau]] che intraprenderà la carriera militare e diventerà un noto generale austriaco nel corso dell'Ottocento.
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===Il regno===
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Alla morte del padre, il 31 ottobre [[1785]], Guglielmo gli succedette al trono come langravio d'Assia-Kassel, col nome di Guglielmo IX, e fece ritorno stabilmente a [[Kassel]].
Il governo di Guglielmo venne segnato per tutta la sua vita dal mantenimento dei principi dell'assolutismo illuminato, lasciandosi largamente influenzare dalle proprie amanti anche nelle scelte politiche e dalla presenza di un discusso [[Assiani (soldati mercenari)|mercenariato dei soldati assiani]], già praticato da suo padre e da suo nonno, che però garantiva costanti entrate allo stato.
Tra le prime azioni di Guglielmo al governo, nel 1787 vi fu l'invasione della contea di [[Schaumburg-Lippe]] che egli occupò formalmente ritenendo di vantare dei diritti sul territorio, ma in realtà approfittando del fatto che il dominio era retto ca un consiglio di reggenza il nome del legittimo sovrano, [[Giorgio Guglielmo di Schaumburg-Lippe]], di appena due anni. La reggente, [[Giuliana d'Assia-Philippsthal]], sostenuta dal consiglio imperiale e dalla [[Prussia]], riuscì a riottenere l'indipendenza e a far retrocedere Guglielmo dai suoi intenti. La Prussia, ad ogni modo, lo promosse suo feldmaresciallo, comprendendo l'importanza del ruolo centrale che il suo stato avrebbe avuto nell'ambito della guerra che ormai si profilava come imminente con la Francia. [[
Guglielmo viene inoltre ricordato dalla storiografia per aver preso assunto al proprio servizio il noto banchiere e finanziere ebreo [[Mayer Amschel Rothschild]] per prendersi cura delle questioni pendenti circa le sue proprietà private e la tematica della tassazione sul suo territorio, concedendogli di fondare la Banca [[Rotschild]], che però pur essendo stata designata a questo ruolo sin dal [[1775]], non venne riconosciuta sino al [[1801]]. Grazie alla fondazione di questa banca da lui patrocinata, Guglielmo riuscì a nascondere gran parte delle fortune ereditate da suo padre dalle razzie operate da [[Napoleone Bonaparte]] sul territorio tedesco, conservandole sino alla Restaurazione. Egli utilizzò anzi tale denaro trasferendolo a Londra tramite [[Nathan Mayer Rothschild]] ed investendolo a favore dei nemici della Francia, in primis per gli inglesi e poi per gli insurrezionisti portoghesi e spagnoli. Gli interessi su tali somme arricchirono anche il Rotschild che in breve tempo divenne più ricco del suo stesso patrono.
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Nel [[1803]] Guglielmo ottenne il titolo di principe elettore d'Assia dall'imperatore, ma già dal [[1806]], dopo la [[battaglia di Jena]], il suo territorio venne annesso dal [[Regno di Vestfalia]], governato da [[Girolamo Bonaparte]], fratello di Napoleone, mentre la parte meridionale del paese (composta dalla [[contea di Hanau-Münzenberg]]), venne inizialmente retta da un governo militare francese per poi venire inclusa nel [[Granducato di Francoforte]] (filo-napoleonico) tra il [[1810]] ed il [[1813]]. In un primo momento Guglielmo tentò di mediare alla situazione tramite un suo cugino, [[Carlo Costantino d'Assia-Rheinfels-Rotenburg]], il quale a suo tempo era divenuto generale nell'esercito rivoluzionario francese, ma senza successo e pertanto venne costretto ad intraprendere la via dell'esilio alla volta del territorio dell'[[Holstein]], nell'attuale [[Danimarca]], dove Guglielmo trovò inizialmente rifugio; successivamente ripiegò a [[Itzehoe]] e infine si portò a [[Praga]] dove rimase sino a quando i francesi non vennero cacciati dai confini della [[Germania]], tentando senza successo di riorganizzare le proprie forze e rientrare nei propri domini nel [[1809]]. All'entrata dei francesi nella città di [[Kassel]], diede ordine al capitano [[Wilhelm Mensinges]] di disporre della salvezza del suo denaro all'esterno tramite i Rotschild. Nel 1806, Guglielmo aveva sottoscritto con Napoleone un trattato di neutralità che avrebbe dovuto mantenere il suo stato al di fuori dei contrasti tra la Francia e le altre potenze del blocco centrale europeo, ma dopo la battaglia di Vienna e quella di Jena a cui seguì la [[pace di Tilsit]], il Bonaparte decise comunque di infrangere l'accordo invadendo il territorio tedesco dell'elettore d'Assia. La decisione del Bonaparte di occupare militarmente i suoi territori, era stata dettata essenzialmente dal suo netto rifiuto ad entrare a far parte della [[Confederazione del Reno]] che riuniva i principati tedeschi che avevano deciso di sottomettersi alla Francia napoleonica, conservando in cambio i loro titoli e le loro dignità. A seguito della sconfitta delle armate napoleoniche nella [[Battaglia di Lipsia]], venne restaurato nel [[1813]], e rimase al governo del suo stato sino alla sua morte.
===La Restaurazione e gli ultimi anni===
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Durante i lavori del [[Congresso di Vienna]], molti altri principi tedeschi ottennero la qualifica di re e lo stesso Guglielmo tentò di farsi riconoscere il titolo di re dei [[Chatti]], antico popolo che abitava l sue terre. Ad ogni modo le potenze europee si rifiutarono di riconoscere tale titolo al [[Congresso di Aquisgrana (1818)|Congresso di Aquisgrana del 1818]], garantendogli invece il titolo di granduca e la qualifica di "Altezza Reale". Ritenendo a questo punto che il titolo di principe elettore fosse superiore per dignità e grado a quello di granduca, Guglielmo cortesemente rifiutò l'onorificenza concessagli preferendo rimanere elettore, sebbene dopo la dissoluzione del Sacro Romano Impero nel 1806 non vi fosse più alcun imperatore da eleggere. Gli venne concesso inoltre il titolo onorifico di granduca di [[Fulda]] dopo la [[mediatizzazione]] del territorio della [[Abbazia di Fulda|celebre ed antica abbazia]].
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== Eredi ==
[[File:The family of william i elector of hesse.JPG|thumb|
Dal matrimonio con Carolina Guglielmina nacquero i seguenti figli:
* [[Maria Federica d'Assia-Kassel|Maria Federica]] (1768-1839), sposò [[Alessio Federico Cristiano di Anhalt-Bernburg]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=445&letter=R#1254|titolo=Articolo nell'enciclopedia ebraica|lingua=en}}
{{Box successione|tipologia = regnante|carica=[[Contea di Hanau|Conte di Hanau]]
|periodo = [[1760]]-[[1806]]<br/>con [[Maria di Hannover (1723-1772)|Maria di Hannover]] sino al 1772
|periodo2 = [[1813]]-[[1821]]
|precedente = [[Guglielmo VIII d'Assia-Kassel|Guglielmo VIII]]
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