Caduta della Repubblica Sociale Italiana: differenze tra le versioni
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== Il contesto storico ==
A partire dal [[1943]], l'andamento della guerra in risalita lungo la [[penisola italiana]] favoriva sempre più gli angloamericani che, seppur con maggiore lentezza rispetto alle previsioni, riuscivano a superare le linee di resistenza verso il [[Nord Italia]]. Di conseguenza, la [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]] si indeboliva sul proprio territorio sia in estensione sia in sovranità.
I bombardamenti aerei colpivano anche piccoli centri abitati, oltre alle attività produttive e alle vie di comunicazione, grazie al consolidamento della supremazia aerea che, dall'estate [[1944]], era contrastata solamente dall'esigua [[Aeronautica Nazionale Repubblicana]] (ANR). La popolazione era stata ripetutamente provata dai rastrellamenti, dalle requisizioni
La [[resistenza italiana]] operò numerosi atti di sabotaggio e attacchi alle retrovie nemiche che rendevano insicuri i movimenti di tedeschi e repubblichini isolati o in piccoli gruppi. Gli angloamericani, pur titubanti per l'orientamento politico prevalente tra i partigiani (spesso [[
Le rappresaglie in risposta ai sabotaggi, che colpivano spesso vittime incolpevoli, resero impopolare la RSI.
Dal 10 settembre [[1943]], con un drastico ordine di [[Adolf Hitler]], in seguito attenuato, ma non annullato, l'Italia fu per i tedeschi territorio di operazioni militari. La relativa legge marziale fu applicata integralmente nelle
Nelle due zone di
Hitler abbandonò [[Spalato]], e in un primo momento anche [[Zara]], alla annessione croata che, dichiarata il 9 settembre [[1943]], fu subito seguita da operazioni di conquista delle due Provincie italiane della [[Dalmazia]]. La strategia annessionistica di territori italiani da parte della [[Croazia]] comprendeva Fiume e l'intera [[Istria]] fino ai sobborghi di Trieste.
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