Apollo 6: differenze tra le versioni
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Il [[razzo vettore]] dell'Apollo 6 era stato denominato AS-502 ed era il secondo [[Saturno V]] con capacità di volo prodotto. Il suo [[carico utile]] includeva il CSM-020, un [[modulo di comando e servizio|CSM ''Block I'']] su cui erano state approntate alcune modifiche previste per il ''Block II''. Tra le altre cose, il modello ''Block I'' non disponeva della capacità di attraccarsi con un modulo lunare, come invece era previsto che facessero i modelli ''Block II''.<ref name="Orloff e Harland p. 172">{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 172}}.</ref> Tra le modifiche apportate al CSM-020 vi era un nuovo portello per l'entrata e uscita dell'equipaggio che doveva essere testato in condizioni di ritorno lunare.<ref name="Orloff e Harland p. 151">{{cita|Orloff e Harland, 2006|p. 151}}.</ref> Questo nuovo portello sostituiva quello che la commissione investigativa sull'incidente dell'[[Apollo 1]] aveva accusato di essere troppo difficile da aprire in caso di emergenza, circostanza che avevano contribuito alla morte di tre astronauti il 27 gennaio 1967.<ref>{{cita|Orloff e Harland, 2006|pp. 112–115}}.</ref> Il modulo di comando utilizzato era denominato CM-020 ed era dotato di alcune apparecchiature che ne consentivano il controllo a distanza.<ref>{{cita|Press Kit|p. 15}}.</ref>
Il modulo di servizio utilizzato era l'SM-014: quello originariamente pianificato per l'Apollo 6, l'SM-020, era stato utilizzato per l'Apollo 4 dopo che il suo, l'SM-017, era stato danneggiato in un'esplosione e dovette essere demolito. Il CM-014 non era disponibile per il volo poiché veniva utilizzato per aiutare le indagini sull'Apollo 1.<ref name="MarAprChron">{{Cita libro|cognome=Ertel |nome=Ivan D. |url=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4009/contents.htm#Volume%20IV |titolo=The Apollo Spacecraft: A Chronology |cognome2=Newkirk |nome2=Roland W. |cognome3=Brooks |nome3=Courtney G. |editore=[[NASA]] |anno=1969–1978 |volume=IV |città=Washington, D.C. |capitolo=Part 1 (H): Preparation for Flight, the Accident, and Investigation: March 25 – April 24, 1967 |lccn=69060008 |oclc=23818 |id=NASA SP-4009 |accesso=25 settembre 2021 |urlcapitolo=http://www.hq.nasa.gov/office/pao/History/SP-4009/v4p1h.htm}}</ref> Non tutti i sistemi del modulo di servizio erano state attivate
Kenneth Kleinknecht, responsabile del modulo di comando e servizio presso il ''[[Johnson Space Center|Manned Spaceflight Center]]'' di [[Houston]] si era detto soddisfatto del CSM-020 quando questo fece il suo arrivo al KSC dal produttore [[Rockwell International|North American Rockwell]], anche se criticò il fatto che fosse giunto avvolto in [[mylar]] infiammabile In contrasto con lo sfortunato CSM dell'Apollo 1, arrivato con centinaia di problemi irrisolti, il CSM-020 ne contava solo 23, con la maggior parte di questi risolvibili nella ''routine'' della preparazione.<ref name = "chariots 6" />
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[[File:S68-27364.jpg|miniatura|Apollo 6 lascia la rampa di lancio]]
In una conferenza stampa tenutasi dopo il decollo della missione, il generale Samuel Phillips, direttore del [[programma Apollo]], ha dichiarato che l'Apollo 6 "non c'è dubbio che sia meno di una missione perfetta" ma ha anche aggiunto che riteneva la possibilità che il razzo vettore potesse ancora raggiungere l'orbita nonostante la perdita di due motori del secondo stadio fosse "un importante risultato non pianificato".<ref name= "moonport 6a" /> Mueller definì poi la missione Apollo 6 come "un
La causa delle "oscillazioni pogo" durante la prima fase del volo era ben nota. Tuttavia, si pensò di aver ridotto il problema dato che il razzo era stato depotenziato. Per smorzare ulteriormente le oscillazioni di pressione nelle pompe del combustibile e del comburente così come nelle linee di alimentazione, le cavità di questi sistemi erano state riempite con [[elio]] proveniente dal sistema di controllo pneumatico del sistema di propulsione, che avrebbe dovuto agire come un ammortizzatore per attenuare le oscillazioni.<ref name = "moonport 6a" />
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