Franco Teodoro: differenze tra le versioni
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L'Archivio di Francesco Teodoro, conservato privatamente, contiene documentazione relativa all'attività svolta tra cui progetti su carta da lucido, elaborati grafici (in eliocopia), materiale fotografico e documentario per un totale di circa 10.000 pezzi.
L’immagine emblematica dell’Archivio è il Sacco del 1969, ma intorno ad esso ruota un’attività di designer che si sviluppa fino al 2005 e che prende le mosse proprio da un’interpretazione che nasce dalla spinta innovativa e propulsiva di quegli anni Sessanta evidenziata nella recente mostra di Milano, ''Oggetti e progetti per un mondo nuovo'' del 2018<ref>Room
Charles Teyssou, in L’Officiel Art, 11/05/2021 (
https://www.lofficielitalia.com/arte/radical-
design-movimento-artistico-italy-the-new-domestic-landscape
)
consultato 29 agosto 2021
</ref>.
Annovera innumerevoli lucidi e progetti esecutivi su carta che testimoniano la collaborazione con case di produzione di strumenti musicali elettronici<ref>Nel
IDD-Innovation Design District
e
Anteo Palazzo del Cinema
in
collaborazione con
INTERNI Panorama
rendono omaggio al
1968
con “68. Oggetti e
progetti per un mondo nuovo”, la mostra-evento curata da
Francesca Molteni che attraverso
oggetti, immagini e film racconta un affascinante periodo storico che ha segnato un
rinnovamento irreversibile, rivoluzionando anche l’idea dell’abitare e del design italiano. </ref>, di oggetti di design domestici, di allestimenti di stand, di mostre attraverso soluzioni geniali ispirate anche a materiali nuovi e malleabili. L’archivio è inoltre ricco di documentazione fotografica e tecnica ripercorrendo negli anni la storia di un lavoro di equipe con Gatti e Paolini e, alla scomparsa di Paolini nel 1983, un percorso individuale aperto però anche a nuove collaborazioni insieme a Gatti.
Dall’Archivio emergono inoltre con chiarezza quelle che sono state le costanti della riflessione di Teodoro, legate da una parte a un discorso critico nei confronti della società consumistica, delle grandi case di produzione, della concorrenza straniera a favore delle realtà locali, delle piccole imprese, della creatività individuale e dall’altra di rivisitazione della tradizione attraverso l’uso di materiali poveri, eco/compatibili, di redesign a partire da oggetti utilizzati in altri campi diversi da quello dell’arredamento, di riflessione su un design che traduce i cambiamenti in atto nella società.
==Premi e attestati==
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