Impero coreano: differenze tra le versioni
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In quell'epoca il Giappone non era in grado di resistere a una tale pressione estera, specialmente di nazioni che riteneva molto più avanzate e che puntava a emulare e di conseguenza rinunciò alle sue pretese sulla penisola di Liaodong. Grazie al successo dell'intervento dei tre Paesi la Russia emerse come un'altra grande potenza dell'Asia orientale, sostituendo la dinastia Qing come il Paese con il quale la maggior parte dei funzionari della corte Joseon incoraggiava stretti legami per mettersi al riparo da ulteriori intromissioni giapponesi. Anche la regina Min (la futura [[Myeongseong di Corea|imperatrice Myeongseong]]), consorte di re Gojong, si rese conto di questo cambiamento e decise di stabilire rapporti diplomatici più stretti con la Russia per contrastare il Giappone.
La regina Min iniziò a emergere come una figura chiave nella resistenza del governo all'influenza giapponese. Il Giappone, vedendo i suoi progetti messi in pericolo dalla regina, rimpiazzò rapidamente il suo ambasciatore in Corea, [[Inoue Kaoru]], con [[Miura Goro]], un diplomatico con un passato nell'esercito giapponese. Molti ritengono che fu lui a orchestrare l'assassinio della regina Min l'8 ottobre [[1895]] nella sua residenza presso
== Proclamazione dell'impero ==
Con la morte di sua moglie, l'imperatrice Myeongseong, re Gojong e il principe ereditario (il futuro imperatore [[Sunjong di Corea]]) si rifugiarono presso la delegazione russa a [[Seul|Seoul]], da dove continuarono a controllare il governo coreano per circa un anno. Dal 1894 fino al momento del ritorno del re dalla protezione della Russia, la Corea subì un altro sconvolgimento importante sia in patria che all'estero: dal 1894 infatti le nuove leggi approvate dai progressisti giapponesi nel governo reale avevano iniziato ad imporre le tanto attese riforme volte a rinnovare l'antiquata società coreana. Tali leggi presero il nome di [[Riforma Gabo]], dal nome Gabo (갑오, 甲午) che indica appunto l'anno 1894 nel sistema tradizionale di numerazione [[Ganzhi]].
Le nuove riforme risultavano però progettate anche per accrescere il potere dei membri giapponesi all'interno del Consiglio ed iniziarono ben presto ad innescare polemiche all'interno del Paese: il sentimento anti-giapponese, che si era già radicato nella mente delle classi popolari ed aristocratiche nel corso del XVI secolo con l'invasione giapponese della Corea, iniziò a diffondersi anche nella corte reale e fra i vertici della società a seguito del [[trattato di Ganghwa]] del 1876 (che decretava lo stato di protettorato cinese della Corea e l'apertura del commercio del Paese verso il Giappone). Si diffuse inoltre fra i coreani il sospetto del coinvolgimento giapponese nell'assassinio dell'imperatrice Myeongseong. Le riforme diedero una spinta di modernità alla Corea, ma allo stesso tempo contribuirono ad accrescere l'odio verso il Giappone, che tentava di tenere assoggettato il regno con proprie leggi e costumi.
Nel 1896 Seo Jae-pil, un cittadino "naturalizzato" statunitense, creatore del ''Sinmun Tongnip'' (독립 신문), conosciuto anche come ''Independent Newspaper'', costituì il cosiddetto "club dell'indipendenza" (독립 협회) in collaborazione con i progressisti che desideravano l'autonomia dal Giappone. L'Associazione d'Indipendenza, un tempo assai limitata, era un movimento organizzato guidato e comprendente solo funzionari del governo, ben presto però si ampliò per includere i civili da tutte le classi. L'Associazione d'Indipendenza sottolineava la necessità di una riforma politica del governo che avrebbe portato alla piena indipendenza del regno. L'associazione inoltre teneva regolarmente conferenze per rafforzare il morale nazionale e raccoglieva denaro per continuare il rilascio di edizioni periodiche del quotidiano indipendente e più significativamente demolire la Porta Yeongeunmun, un antico monumento che la Corea aveva ricevuto in dono dagli inviati cinesi e costruire la Porta della Libertà, o Porta dell'Indipendenza, sulle fondamenta dell'altra.
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