Anplagghed: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m WPCleaner v2.04 - fix Aldo, Giovanni e Giacomo - Aldo, Giovanni & Giacomo
Nessun oggetto della modifica
Riga 15:
==Trama==
===L'arrivo sulla Terra===
Lo spettacolo inizia con lo sbarco su un pianeta sconosciuto della navicella spaziale ''Enterprise'' (il cui nome è un omaggio all'[[Enterprise (NX-01)|Enterpriseomonima navicella]] presente nell''universo di [[Star Trek: Enterprise|Star Trek]]), governata da due ufficiali umani piuttosto ingenui (il comandante Giovanni e il primo ufficiale Aldo) e da un robot dall'insopportabile atteggiamento saccente (Giacomo). L'equipaggio è stato incaricato della ricerca di un pianeta ospitale con delle forme vitali non ostili su cui poter trasferire l'intera umanità, a rischio di estinzione per colpa dell'aumento di [[monossido di carbonio]] nell'atmosfera. Dopo aver effettuato alcune improbabili rilevazioni, i tre decidono di tornare alla base per analizzare meglio i dati, ma Irina, la donna che li accompagnava (Silvana), che è stata arruolata appositamente per sollazzare gli ufficiali e invece va d'accordo soprattutto con il robot, è scesa dall'Enterprise senza che soprain ciesso vi fossero altre persone e dimenticandovidimenticando a soprabordo le armi: finché il [[server]] del raggio teletrasportatore non verrà riparato, i quattro non potranno risalire sulla nave e dovranno quindi restare sul pianeta. Volenti o nolenti, gli ufficiali e il robot decidono allora di richiamare uno schermo olografico e di utilizzarlo per mostrare alle forme di vita aliene presenti sul pianeta (rappresentate dal pubblico) alcuni filmati della vita quotidiana degli umani sulla Terra, nello specifico all'interno di un quartiere periferico di una grande città.
 
===Bancomat===
La prima situazione si svolge durante una fila davanti a uno sportello [[Automated Teller Machine|bancomat]]: Silvana e Giorgio Stramaroni (Giacomo) attendono che Aldo prelevi dei soldi, tuttavia egli non riesce a ricordarsi il codice segreto e per questo chiama sua suocera a casa, chiedendole di cercare il codice in un pupazzo di suo figlio e in una bambola di sua figlia: dopo vari equivoci, si scopre che il codice è il semplice ''12345''.
 
Poco dopo arriva Giovanni, nelle vesti di un tatuatore drogato con diversi cani al guinzaglio, che hanno dei nomi lunghi e assurdi e con cui ha vinto anche dei concorsi. Silvana ammira le performance del cane partecipante ai concorsi, mentre Stramaroni, ultimo in coda al bancomat, ha perso la pazienza dopo poco tempo, iniziando ad urlare, ed è infastidito anche dall'atteggiamento di Silvana, che ha continuato a mantenere una pazienza ed una spensieratezza irragionevoli di fronte allaall'enorme sbadataggine di Aldo, facendo domande dalla risposta ovvia e descrivendosi come un'appassionata di [[yoga]] e medicina alternativa, tanto che a un certo punto Stramaroni le chiede indirettamente se sia anche lei drogata («''Ma voi due vi siete conosciuti a [[Comunità di San Patrignano|San Patrignano]]?''»). Aldo, dopo circa trenta minuti, riesce a completare la transazione, ma nel frattempo Stramaroni ha approfittato della distrazione di Silvana e l'ha superata nella fila, prelevando in pochi secondi il suo denaro. Questo gesto inappropriato viene però punito da una [[Pica pica|gazza ladra]], addestrata proprio da Giovanni, che ruba a Stramaroni il denaro.
 
===Museo d'arte moderna===
Aldo, Giovanni e Giacomo si recano in un museo d'arte moderna in cui èsono espostaesposte una serie didiverse opere d'arte piuttosto assurde e difficilmente apprezzabili. Giacomo è un rispettoso., isterico eed arrogante esperto d'arte che cerca di spiegare i concetti fondamentali della materia agli amici, ma senza successo. Aldo è ignorante e, tentando di fingersi esperto, commette un errore dietro l'altro: non capisce la differenza tra [[cubismo]] e [[realismo (arte)|realismo]], guarda da molto lontano un quadro che va visto da vicino e definisce lo stesso quadro monocromatico quando presenta tutta la tavolozza dei colori. Giovanni appare più serio e disposto ad imparare, ma nemmeno lui ottiene risultati, in quanto prima si siede su una scultura "distrutturalista" di una sedia che crede una sedia reale e poi commette l'errore opposto, scambiando, assieme ad Aldo, un estintore vero per un'opera d'arte che rappresenta un estintore, venendo umiliato da Giacomo che lo tratta con superiorità. Giacomo poi illustra ai due un esempio dei tagli nella tela di [[Lucio Fontana]] (realmente esistenti), ma i due li credono un atto di vandalismo e si indignano, dando vita a una lunga discussione, caratterizzata da una lunga serie di frasi insensate di Aldo, in cui criticano il sistema, accusandolo di essere troppo tollerante verso chi non rispetta le regole, e ricevono insulti da Giacomo, che li definisce "due bestie". In seguito a ciò, Aldo e Giovanni hanno un breve diverbio su chi dei due sia più ignorante dell'altro.
 
Poco dopo, durante un'accesa discussione sull'improbabile opera "coinvolgistica" di un artista [[Belgio|belga]] (una grossa cornice lasciata vuota in modo che l'osservatore vi possa vedere quello che desidera, improvvisandosi artista a sua volta), che Aldo e soprattutto Giovanni non riescono a comprendere, Aldo infila la testa in una scultura dell'artista [[Jean Tinguely]] e vi resta incastrato: dopo essere stato sgridato e schiaffeggiato con il libretto del museo da Giacomo, si taglia un [[orecchio]] e Giovanni tenta di medicargli la ferita con un fazzoletto su cui ha sputato, mentre Giacomo, molto arrabbiato, prende dalla borsa una [[Siringa (attrezzo medico)|siringa]] per fargli un'iniezione di [[Tetano|richiamo antitetanico]] (in quanto la scultura è realizzata con ferri arrugginiti di recupero) ma sbaglia sia la siringa che la persona, in quanto prima fa la puntura a Giovanni, poi riesce a farla ad Aldo ma si accorge di avergli iniettato una dose di [[Rabbia|antirabbia]]. Provano poi a usare della schiuma da barba, anch'essa in possesso di Giacomo, come lubrificante, come quando si fa uscire un anello dal dito usando del sapone, ma Giovanni sbaglia e tiraed fuoriestrae l'anello e non la testa di Aldo. In quel momento viene annunciato che l'edificio sta per chiudere e i sistemi di allarme saranno attivati immediatamente: Giovanni e Giacomo si dileguano, mentre Aldo resta dentro, fa scattare l'allarme e rimane poi chiuso nel museo per tutto il week-end.
 
===Zia Caterina===
Riga 34:
Giacomo ritenta e si finge Padre Alfredo, nuovo sacerdote della parrocchia locale ed ex missionario a [[Kuala Lampur]], che per superare la reticenza di Caterina la fa parlare al telefono con Aldo spacciandolo per don Luigi, il parroco, nominato prima vescovo e poi cardinale nel giro di un minuto. Tuttavia i due lestofanti commettono per la seconda volta un grosso errore: mentre Giacomo dice di voler entrare per la benedizione natalizia (anche se è quasi [[Pasqua]]), Aldo dichiara che "l'abdepto" è un esorcista venuto perché nel [[Sifone (elemento idraulico)|sifone]] del lavandino della signora si sarebbe annidato il [[demonio]]. Caterina capisce l'inganno e prende il fucile, con cui inizia a sparare al finto prete.
 
Giacomo impersona quindi un poliziotto che fa irruzione nella casa di Caterina dicendole che l'assegno bancario della sua pensione mensile che lei ha appena ritirato sarebbe falso, e vorrebbe ritirarglielo per farlo sostituire con quello vero. La donna non è convinta, allora Giacomo contatta Aldo, nelle vesti del questore, che inizialmente crede di essere stato chiamato da un vero poliziotto a causa della truffa in atto e si impaurisce; successivamente Aldo parla con Caterina e i due capiscono di essere parenti perriconoscendosi essersi riconosciuticome zia e nipote, in quanto l'assegno è intestato al defunto marito di Caterina, descritto come il ''Mago G'' degli [[Pubblicità televisiva|spot pubblicitari]] della [[Galbusera]], di cui Aldo è il nipote. La situazione si ribalta: Aldo urla a Caterina di correre ai ripari in quanto quello che ha in casa è un malvivente, quindi la donna spara ancora a Giacomo col fucile, colpendolo in pieno.
 
===La Vespa===
Riga 46:
Aldo e Giovanni decidono di fare del [[bungee jumping]] e si posizionano sul terrazzo più alto di un grattacielo di 30 piani per preparare lo zaino con la corda elastica. All'inizio Giovanni, pur avendo intenzione di buttarsi, è messo in difficoltà dalle unità di misura anglosassoni, conosciute e usate con disinvoltura da Aldo (a sua detta nel jumping si usa sempre tale modo di misurare).
 
Durante i preparativi per i lanci arriva a raggiungerli il vecchio Peppino (Giacomo), nonno in affido che Giovanni ha acquisito tramite una firma che credeva essere per le elezioni politiche. Peppino, che chiama Giovanni "Federico" e soffre di [[alcolismo]], [[Flatulenza|flatulenze]], [[malattia di Alzheimer|Alzheimer]] e di un'altra malattia che Giovanni inizialmente non ricorda, dichiara di aver preso parte alle due [[Guerra mondiale|guerre mondiali]], alle [[guerre puniche]] e ad alcune [[Crociata|crociate]], semplicemente perché gli piace combattere e sparare, di essere stato compagno di classe di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], che era un somaro e gli copiava i compiti. Il vecchietto è inoltre [[razzismo|razzista]] contro i meridionali e non riesce ad avere un dialogo con Aldo (che si mostra irrispettoso a sua volta, chiedendogli cose inadeguate, ad esempio informazioni sulla famiglia quando Peppino non ha famiglia, essendo in affido).
Giovanni fa diversi salti con ottimo successo, non prima di essersi allarmato per un'imprudenza nella preparazione (la corda che non era stata fissata) che avrebbe potuto portarlo alla morte, e riesce a recuperare diversi oggetti dalla strada sottostante. PeròPoco poidopo, però, mentre Aldo e Giovanni sono distratti, Peppino, (che già in precedenza aveva tentato senza successo di convincere Giovanni a farlo partecipare al bungee jumping), si lega alla corda e si getta dal terrazzo. Gli altri due si accorgono che non torna su, tirano la corda e trovano una gamba del vecchietto, mentre Giovanni si ricorda e afferma, spiegando il fatto, che l'ultima malattia di cui Peppino soffriva era l'[[osteoporosi]].
 
===Il passaggio di mano ===
Su un marciapiede si incontrano Cosimo (Aldo) eed Ignazio "Mano di Velluto" (Giovanni), nelle vesti di due membri di una gang malavitosa specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti, guidata dal boss Scasazza, il cui nome non deve mai essere pronunciato. Giacomo è un sergente di [[Polizia]] in pattugliamento, che sospetta che i due stiano tramando qualcosa di losco. I due imbranati spacciatori colloquiano e si accordano per trovarsi a mezzanotte.
 
A mezzanotte i due tentano di passarsi della [[cocaina]], nascosta in un pacchetto da fiammiferi, con uno strano metodo, un "passaggio di mano" fatto tramite un colpo di gomito, di cui Ignazio è notoriamente molto esperto, mentre a Cosimo proprio non riesce. Il poliziotto sopraggiunge e Cosimo, urtandolo al gomito, gli passa inavvertitamente la droga. Cosimo prova quindi a distrarre Giacomo (chiedendogli di accendere una sigaretta e spostando il viso quando si accende la fiamma, facendo innervosire il sergente) mentre Ignazio gli fruga nelle tasche e trova il pacchetto, ma alla fine il poliziotto se ne accorge e vede la polverina bianca. Cosimo confessa che è cocaina pura che gli è stata data da Ignazio, che verrà infatti preso a manganellate da Giacomo.
 
===Poker===
Aldo, Giovanni e Giacomo giocano a [[poker]] a casa di Giovanni. Il padrone di casa mostra un comportamento inflessibile e dittatoriale, che lo porta ad ignorare le lamentele di Aldo e Giacomo relative al fatto che metà della casa è alla temperatura di 60 [[Grado centigrado|gradi]] a causa del [[calorifero]] guasto e l'altra metà a temperature polari a causa della porta del [[frigorifero]] sempre aperta, nonché il fastidio causato prima dallo squillare del cellulare (a chiamare era qualcuno che ansimava) e poi dal suono del campanello della porta.
 
Tuttavia i due avversari riescono a convincere Giovanni ad andare alla porta ad aprire (erano dei [[Testimonitestimoni di Geova]]) e, mentre ciò accade, cambiano le proprie carte e il posto a sedere, ma Giovanni se ne accorge e li fa tornare dove erano prima. In seguito i tre iniziano a barare: Giacomo convince gli altri che, essendo mazziere, per regola può darsi 6 carte anziché 5 per poi scartare la più brutta, Aldo tenta continuamente di rubare le [[fiche]]s dal piatto e si giustifica mostrando un certificato di [[cleptomania]] (che, essendo cleptomane, ha rubato a uno sconosciuto), Giovanni decide gran parte delle regole del gioco e guarda di nascosto le carte ad Aldo usando uno specchietto fissato alla sedia e dicendogli di tenerle sollevate per non fargliele vedere. Dopo la confusione dei risultati di fine gioco, al quale sembra vincere Giacomo, i tre se ne vanno perché è ora di andare a lavorare.
 
===Terremoto===
Riga 72:
 
===My Way===
A questo punto il [[software]] dell'Enterprise si ripara ed i quattro astronauti possono finalmente tornare a casa, senza aver concluso nulla di rilevante riguardo a quelal pianeta sconosciuto su cui erano arrivati. La convenzione interplanetaria di [[Kyōto]] li obbliga però a lasciare su ogni pianeta in cui atterrano un segno tangibile del loro passaggio su ogni pianeta che visitano, e loro non sanno proprio cosa fare. Alla fine l'idea viene ad Aldo che, in un [[lingua inglese|inglese]] maccheronico, si mette a cantare "[[My Way]]" di [[Frank Sinatra]] mischiandosi con il pubblico.
 
== Versione cinematografica ==