Matteo Orfini: differenze tra le versioni

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=== Formazione politica ===
Nato a [[Roma]] nel [[1974]]<ref name=":2" />, il padre [[Mario Orfini|Mario]] è un [[Produttore cinematografico|produttore]] e [[regista cinematografico]] e [[televisivo]], mentre la madre, Franca De Bartolomeis, ha lavorato come fotoeditrice per il settimanale "''[[L'Espresso]]''"<ref>{{cita web|url=http://www.guiasoncini.com/wp-content/uploads/2013/04/orfini.pdf|titolo=Per l'Europa Massimo D'Alema si è scelto un assistente con un lavoro normale|editore=''[[Il Foglio Quotidiano]]''|data=13 luglio 2004|accesso=26 aprile 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Incomincia l'attività politica durante gli anni del [[Liceo ginnasio statale Terenzio Mamiani|liceo classico Terenzio Mamiani]] di [[Roma]], all'interno del circolo [[Mazzini]] nel [[quartiere]] [[Roma|romano]] di [[Prati (rione di Roma)|Prati]] dei [[Democratici di Sinistra]] (DS)<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2014/06/14/matteo-orfini/|titolo=Chi è Matteo Orfini, nuovo presidente del PD|sito=Il Post|data=2014-06-14|lingua=it-IT|accesso=2022-04-20}}</ref>. Successivamente studia [[Archeologia]] all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università degli Studi di Roma La Sapienza]], senza conseguire la [[laurea]], e collabora agli scavi di complessi archeologici come [[Crustumerium]], [[Veio]] e [[Fidenae]].[[File:Matteo Orfini - VeDrò culture 2011.jpg|thumb|left|Matteo Orfini a ''VeDrò'' [[Cultura|culture]] [[2011]]]]
 
Viene eletto segretario del circolo [[Democratici di Sinistra|DS]] [[Mazzini]] nel quartiere romano di [[Prati (rione di Roma)|Prati]], restando in carica per quattro anni<ref name=":3" />. Nel [[2004]] diventa [[assistente parlamentare]] di [[Massimo D'Alema]], nonché suo stretto collaboratore all'epoca in cui questi era membro del [[Parlamento europeo]], e ne è stato anche [[portavoce]].<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/noi-del-pd-monti-e-larticolo-18/2177139|titolo=Noi del Pd, Monti e l'articolo 18|editore=''[[L'Espresso]]''|autore=Marco Esposito|data=22 marzo 2012|accesso=26 aprile 2013}}</ref>
 
Con la nascita del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (PD) nel [[2007]], Orfini ne entra a far parte.<ref name=":0" />[[File:Matteo Orfini - VeDrò culture 2011.jpg|thumb|left|Matteo Orfini a ''VeDrò'' [[Cultura|culture]] [[2011]]]]
 
Responsabile delle relazioni istituzionali della [[Italianieuropei|Fondazione Italianieuropei]], il 24 novembre del [[2009]] [[Pier Luigi Bersani]], neo-eletto [[Partito Democratico (Italia)#Segretario Nazionale|segretario del Partito Democratico]], lo nomina nella segreteria nazionale del PD come presidente del Forum Cultura e Informazione del [[Partito Democratico (Italia)|partito]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/bersani-presenta-sua-squadra-i-soliti-nomi.html|titolo=Bersani presenta la sua squadra: i soliti nomi|sito=ilGiornale.it|data=2009-11-24|lingua=it|accesso=2021-12-01}}</ref>, incarico che mantiene fino al [[2013]], è facendo parte della corrente del PD dei cosiddetti "''Giovani turchi''".<ref name=":2">{{cita web|url=http://www.partitodemocratico.it/utenti/profilo.htm?id=60|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140825114044/http://www.partitodemocratico.it/utenti/profilo.htm?id=60|titolo=Matteo Orfini|editore=Partito Democratico|dataarchivio=25 agosto 2014|accesso=20 marzo 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":0">{{cita web
|autore= Carmine Saviano
Il 14 giugno 2014 all'assemblea del PD viene eletto a grande maggioranza presidente del partito.|url= http://www.repubblica.it/politica/2013/01/02/news/giovani_turchi-49823186/|titolo= Pd, l'avanzata dei Giovani Turchi. La politica come azione collettiva|sito=Repubblica.it|data= 2 gennaio 2013|accesso= 20 marzo 2013}}</ref>
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Nel dicembre [[2012]] partecipa alle primarie dei parlamentari nel [[Lazio]]<ref>{{cita web|url= http://www.repubblica.it/politica/2012/12/30/news/primarie_parlamentari-49705504/|titolo= Primarie Pd, oltre 1 milione al voto. Fassina in testa a Roma, bene la Finocchiaro. Bersani: "Felice per giovani e donne"|editore= Repubblica.it|data= 31 dicembre 2012|accesso= 20 marzo 2013}}</ref> ed è successivamente eletto deputato alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]].
 
Il 14 giugno [[2014]] allviene eletto, dall'assemblea nazionale del PD viene eletto a grande maggioranza, [[Partito Democratico (Italia)#Presidente dell'Assemblea nazionale|presidente del partitoPartito Democratico]], succedendo acosì al dimessosi [[Gianni Cuperlo]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/interni/giovane-turco-giovane-renziano-orfini-presidente-pd-1027742.html|titolo=Da giovane turco a giovane renziano: Orfini presidente Pd|editore=''[[Il Giornale]]''|autore=Domenico Ferrara|data=14 giugno 2014|accesso=14 giugno 2014}}</ref>. Successivamente eletto presidente del partito, assume posizioni politiche critiche e ruoli più autonomi rispetto a [[D'Alema]], fino ad essere esplicitamente dissente a lui.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2014/09/04/orfini-dalema/|titolo=Orfini contro D'Alema|sito=Il Post|data=2014-09-04|lingua=it-IT|accesso=2022-04-20}}</ref>
 
Il 4 dicembre dello stesso anno, a seguito dello scandalo della cosiddetta inchiesta [[Mafia Capitale2014]], viene nominato da [[Matteo Renzi]] [[commissario straordinario]] del Partito Democratico romano.di Roma, a seguito del coinvolgimento di diversi esponenti del partito nella [[inchiesta]] [[Mafia Capitale]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/renzi_pd_mafia_roma_orfini/notizie/1048364.shtml|titolo=Renzi commissaria il Pd di Roma e nomina Orfini commissario|editore=''[[Il Messaggero]]''|autore=Alberto Gentili|data=4 dicembre 2014|accesso=7 dicembre 2014}}</ref>. Durante il suo commissariamento, affida a [[Fabrizio Barca]], ex [[Ministri per la coesione territoriale della Repubblica Italiana|ministro per la coesione territoriale]] nel [[governo Monti]], l’incarico di indagare sul PD romano, dove emerge che 27 circoli del PD su 108 totali sono “''dannosi''” perché “''bloccano il confronto sui contenuti''”, premiano la “''[[fedeltà]]''” ai capi locali e “''emarginano gli innovatori''”<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/06/20/pd-roma-circoli-barca/|titolo=I problemi del PD di Roma secondo il PD|sito=Il Post|data=2015-06-20|lingua=it-IT|accesso=2022-04-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/06/19/pd-roma-relazione-barca-27-circoli-dannosi_bd6e6419-e1ae-47ec-8d40-0f552a1552a3.html|titolo=Pd Roma: relazione Barca, 27 circoli dannosi - Politica|sito=ANSA.it|data=2015-06-19|lingua=it|accesso=2022-04-20}}</ref>, oltre a scontrarsi diverse volte con i militanti del PD romano.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/11/27/orfini-politica-facebook/|titolo=Orfini ai militanti del PD romano: passate tre quarti del tempo a discutere su Facebook di cazzate|sito=Il Post|data=2015-11-27|lingua=it-IT|accesso=2022-04-20}}</ref>
 
Il 22 giugno [[2016]] Massimo D'Alema, in un intervista al ''[[Corriere della Sera]]'', afferma su Orfini: "''Sono pronto all’autocritica: diciamo che l’ho allevato male''".<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/amministrative-2016/notizie/d-alema-cosi-renzi-sta-rottamando-pd-referendum-io-votero-no-0d5924ee-37df-11e6-ad05-6c8e02b5840c.shtml|titolo=D’Alema: «Così Renzi sta rottamando il Pd. Il referendum? Io voterò no»|sito=Corriere della Sera|data=2016-06-21|lingua=it|accesso=2022-04-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2016/06/22/d-alema-contro-renzi-orfini/|titolo=D'Alema fa «autocritica» su Orfini, suo allievo|sito=Il Post|data=2016-06-22|lingua=it-IT|accesso=2022-04-20}}</ref>
Il 19 febbraio [[2017]], dopo le dimissioni di [[Matteo Renzi]] da segretario del PD, viene nominato reggente ''[[ad interim]]'' del partito, fino all'elezione del nuovo segretario.<ref>http://www.corriere.it/politica/17_febbraio_15/pd-le-dimissioni-renzi-sara-orfini-guidare-partito-2c78e9f4-f36e-11e6-a927-98376e914970.shtml</ref> Il 30 aprile successivo, le [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2017 (Italia)|primarie]] eleggono nuovamente Renzi segretario e il 7 maggio Orfini viene riconfermato presidente del partito dall'assemblea nazionale.
 
Il 19 febbraio [[2017]], dopo le dimissioni di [[Matteo Renzi]] da segretario del PD, viene nominato reggente ''[[ad interim]]'' del partito, fino all'elezione del nuovo segretario.<ref>http://www.corriere.it/politica/17_febbraio_15/pd-le-dimissioni-renzi-sara-orfini-guidare-partito-2c78e9f4-f36e-11e6-a927-98376e914970.shtml</ref>. Il successivo 30 aprile successivo, lealle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2017 (Italia)|primarie del PD]], eleggono nuovamente Renzi segretario e il 7 maggio Orfini viene riconfermato presidente del partito dall'assemblea nazionale.
Il 10 luglio [[2017]], dopo aver traghettato il PD capitolino verso il congresso vinto dal nuovo segretario Andrea Casu, termina la sua attività da commissario straordinario della federazione romana del Partito Democratico.<ref>{{Cita news|nome=Giovanna|cognome=Vitale|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/07/09/news/roma_sara_l_italo_indiano_mani_il_nuovo_presidente_del_pd-170396580/|titolo=Roma, sarà l'italo indiano Sibi Mani il nuovo presidente del Pd romano|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=9 luglio 2017|accesso=10 luglio 2017}}</ref>
 
Il 10 luglio [[2017]], dopo aver traghettato il PD capitolino verso il congresso vinto dal nuovo segretario [[Andrea Casu]], termina la sua attività da commissario straordinario della federazione romana del Partito Democratico.<ref>{{Cita news|nome=Giovanna|cognome=Vitale|url=http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/07/09/news/roma_sara_l_italo_indiano_mani_il_nuovo_presidente_del_pd-170396580/|titolo=Roma, sarà l'italo indiano Sibi Mani il nuovo presidente del Pd romano|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=9 luglio 2017|accesso=10 luglio 2017}}</ref>
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2018|elezioni politiche del 2018]] si ricandida alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], nel [[collegio uninominale Lazio 1 - 05|collegio uninominale di Roma-Torre Angela]] dove ottiene il 20,71% e viene sconfitto, giunge infatti terzo dietro all'esponente del [[Movimento 5 Stelle]] [[Lorenzo Fioramonti]] (36,65%) e alla candidata del centro-destra [[Barbara Mannucci]] (32,27%).<ref>{{Cita web|url=http://elezioni.interno.gov.it/camera/scrutini/20180304/scrutiniCI15150000000|titolo=Eligendo: Camera [Scrutini] Collegio uninominale 05 - ROMA - ZONA TORRE ANGELA (Italia) - Camera dei Deputati del 4 marzo 2018 - Ministero dell'Interno|sito=Eligendo|lingua=it|accesso=2018-03-16}}</ref> Viene comunque rieletto deputato in virtù della candidatura nelle liste [[Sistema proporzionale|proporzionali]] del partito.
 
== Posizioni politiche ==
Nell'Ad agosto [[2020]], a poche settimane dal [[Referendum costituzionale in Italia del 2020|referendum costituzionale]] del 20 e 21 settembre [[2020]] sulla riduzione del numero di parlamentari legato alla riforma [[Riccardo Fraccaro|Fraccaro]] avviata dal [[governo Conte I]] guidato dalla [[Lega Nord|Lega]] assieme al [[Movimento Cinque Stelle]] e concluso dal [[governo Conte II]] guidato dalla coalizione M5S e PD<ref>{{Cita web|url=http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/la-democrazia-non-e-un-costo-taglio-parlamentari/|titolo=La democrazia non è un costo|sito=Osservatorio Globalizzazione|data=2020-02-18|lingua=it-IT|accesso=2021-03-15}}</ref>, seguito dalla sua sottocorrente orfiniana del PD come [[Giuditta Pini]], [[Fausto Raciti]], [[Francesco Verducci]] e [[Chiara Gribaudo]]<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/entry/referendum-i-ribelli-del-no_it_5f46a3a7c5b6cf66b2b201c8|titolo=I ribelli del No (di P. Salvatori)|sito=L'HuffPost|data=2020-08-26|lingua=it|accesso=2020-08-29}}</ref>, annuncia il suo voto contrario<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.theitaliantimes.it/politica/referndum-costituzionale-come-votano-i-big-si-e-no_110920/|titolo=Referendum 2020: ecco come voteranno i big}}</ref>, in dissidenza con la linea ufficiale del suo partito, schierato per il "Sì"<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/politica/20_settembre_07/zingaretti-si-referendum-pd-stara-governo-finche-fara-cose-utili-paese-a5de6498-f0fb-11ea-9f2b-89b4229fc5bf.shtml|titolo=Zingaretti: «Sì al referendum. Il Pd starà al governo finché farà cose utili al Paese»|autore=Claudio Bozza|sito=Corriere della Sera|data=2020-07-09|accesso=2021-03-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.agcom.it/documents/10179/17633816/Documento+generico+25-02-2020+1582637279971/f345e405-336c-4f66-b67c-5e546807b4bd?version=1.4|titolo=Elenco dei soggetti politici ai sensi dell’articolo 2 della delibera n. 52/20/CONS}}</ref>, affermando che il «si» è "''il “trionfotrionfo del [[populismo]] e l’umiliazione della [[politica]]''" e aggiunge "''Il PD ritrovi coraggio e autonomia e voti no: le battaglie giuste si fanno anche quando sono difficili. Anzi soprattutto se sono difficili''".<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/24/taglio-parlamentari-il-governatore-pd-bonaccini-annuncia-il-suo-si-e-da-30-anni-che-il-centrosinistra-propone-di-ridurli-orfini-partito-si-schieri-per-il-no/5908870/|titolo=Taglio parlamentari, il governatore Pd Bonaccini annuncia il suo sì: "È da 30 anni che il centrosinistra propone di ridurli". Orfini: "Partito si schieri per il No"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2020-08-24|lingua=it-IT|accesso=2020-08-29}}</ref>
 
== Note ==