Erbaluce di Caluso: differenze tra le versioni

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La zona di produzione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni:
 
[[Agliè]], [[Azeglio]], [[Bairo]], [[Barone]], [[Bollengo]], [[Borgomasino]], [[Burolo]], [[Caluso]], [[Candia Canavese]], [[Caravino]], [[Cossano Canavese]], [[Cuceglio]], [[Ivrea]], [[Maglione (Italia)|Maglione]], [[Mazzè]], [[Mercenasco]], [[Montalenghe]], [[Orio Canavese]], [[Palazzo Canavese]], [[Parella]], [[Perosa Canavese]], [[Piverone]], [[Romano Canavese]], [[San Giorgio Canavese]], [[San Martino Canavese]], [[Scarmagno]], [[Settimo Rottaro]], [[Strambino]], [[Vestignè]], [[Vialfrè]], [[Villareggia]] e [[Vische]] in provincia di Torino; [[Roppolo]], [[Viverone]] e [[Zimone]] in provincia di Biella; [[Moncrivello]] in provincia di Vercelli.<ref name=Disciplinare />.
 
==Storia==
L'Erbaluce è considerato un vitigno autoctono, di origini molto antiche: già i Salassi coltivavano la vite e vinificavano. Il vitigno venne gradito anche in età romana, venendo chiamato Alba lux o Albalux. Si ritiene che il nome attuale ne sia infatti la correzione locale.<ref name="erbaluce-bianco.it">[http://www.erbaluce-bianco.it/vitigno.html]</ref>
 
Le prime notizie storiche del vitigno Erbaluce risalgono al 1606, quando viene menzionato da [[Giovan Battista Croce]], gioielliere presso il duca [[Carlo Emanuele I di Savoia|Carlo Emanuele I]].<ref>[http://www. name="erbaluce-bianco.it" /vitigno.html]</ref> {{citazione|«Erbalus è uva bianca così detta, come Albaluce, perché biancheggiando risplende: fa li grani rotondi, folti e copiosi, ha il guscio, o sia scorsa dura: matura diviene rostita, e colorita, e si mantiene in su la pianta assai: è buona da mangiare, e a questo fine si conserva: fa li vini buoni e stomacali.»}}
Altre menzioni appaiono nel 1799 in studi della Società agraria di Torino, dal Gatta nel 1833 nel suo studio su Viti e vini della provincia di Ivrea.
 
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Il '''passito''' viene ottenuto da grappoli sottoposti a un periodo di appassimento in locali arieggiati, le cosiddette "passitaie", dove rimangono, distesi su graticci o appesi per il peduncolo, per circa 5 mesi; a marzo avviene la pigiatura.
 
Lo '''spumante''' può essere prodotto esclusivamente con il [[Metodo classico]] e subisce una seconda fermentazione in bottiglia di almeno 15 mesi .
 
esclusione della tipologia spumante è obbligatoria l'indicazione dell'annata di produzione delle uve.
 
È consentiva la menzione '''vigna''' seguita dal relativo toponimo, che deve risultare nella documentazione.
 
La tecnica di coltura è la "pergola calusiese" formata da un'interfila di oltre 5 metri; la potatura avviene per tralci lunghi in quanto l'Erbaluce non fruttifica sulle prime gemme basali.
 
La versatilità della cultivar consente (unico bianco in Italia) di vinificarla come bianco secco, spumante e passito.
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* DM 12.07.2013, pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
* DM 07.03.2014, pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
* La versione in vigore è stata approvata con D.M. gg.mm.aaaa Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf<ref name = Disciplinare/>
 
==Tipologie==