Processo a Michael Jackson: differenze tra le versioni

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Il 20 febbraio 2003 Janet Arvizo fu intervistata dal Sensitive Case Unit del Los Angeles Department of Children & Family Services (DCF) nell'ambito di un'indagine svolta in collaborazione con la [[Los Angeles Police Department|polizia di Los Angeles]]. Un ufficiale scolastico del [[Los Angeles Unified School District]] aveva presentato una denuncia in quanto era preoccupato per il ragazzo, che in seguito sarebbe diventato l'accusatore di Jackson, e per suo fratello minore: dopo aver visto il documentario di Bashir, il funzionario sospettò che il cantante avesse abusato sessualmente dei ragazzi e che la madre non avesse vigilato abbastanza su di loro. L'intera famiglia insistette riguardo al fatto che nessun contatto inappropriato con Jackson si era verificato.
Il caso fu chiuso e le accuse contrassegnate come "infondate". Nel novembre 2003 ne fu redatta una relazione<ref>{{Cita web |url=http://www.thesmokinggun.com/documents/celebrity/early-probe-cleared-michael-jackson|titolo=Early Probe Cleared Michael Jackson|accesso=4 febbraio 2013 |opera=[[Thesmokinggun.com]]|data=9 dicembre 2003}}</ref>.
[[File:MartinBashir.jpg|sinistra|miniatura|[[Martin Bashir]] nel 2012.]]
 
A causa del documentario la famiglia Arvizo era vessata dalla pressione dei media e decise di fare un viaggio in [[Brasile]], che le sarebbe stato offerto dal cantante; successivamente, però, gli Arvizo decisero di annullarlo e tornarono per l'ultima volta al Neverland Ranch (durante il processo che seguirà, la famiglia dichiarerà di essere stata costretta ad allontanarsi, mentre un testimone la smentì).<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=118–196-339-347}}</ref>
Quindi Janet decise di contattare l'avvocato Dickerman per muovere causa contro Bashir e l'azienda britannica per cui lavorava per avere filmato suo figlio Gavin senza autorizzazione. Questi, a sua volta, contattò l'avvocato Feldman e indirizzò gli Arvizo da lui.<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=198-207}}</ref> Feldman era già stato l'avvocato dei Chandler, la famiglia che aveva accusato Jackson di abusi sessuali su minore nel [[1993]] e con la quale l'assicurazione del cantante aveva stilato un accordo extragiudiziario perché il cantante in quel momento era in tournée e i suoi soci non volevano perdere ingenti somme di denaro a causa di un processo; la popstar in cambio aveva preteso che gli fosse riconosciuta la totale estraneità ai fatti su un documento che la difesa aveva depositato successivamente in tribunale<ref>{{Cita web|url=http://www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf|titolo=Memo in support of objection to subpoena for settlement documents|accesso=4 febbraio 2013|opera=[[sbscpublicaccess.org]]|data=21 marzo 2005|dataarchivio=8 dicembre 2012|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6Cl1qIW4s?url=http://www.sbscpublicaccess.org/docs/ctdocs/032205mjmemospprtobj.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Anni dopo Jordan Chandler denunciò suo padre per tentato omicidio e, secondo alcune fonti mai confermate, nei giorni successivi al decesso del cantante avrebbe dichiarato di essere stato costretto dal padre a mentire per estorcere denaro al cantante.<ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/persone/michael-jackson-3/suicidio-padre-ragazzo/suicidio-padre-ragazzo.html|titolo=Suicida il padre del ragazzo che accusò Jackson|accesso=4 febbraio 2013 |opera=[[repubblica.it]]|data=18 novembre 2009}}</ref>
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== Accuse e arresto ==
[[File:Michaeljacksonmug1.jpg|thumb|La foto segnaletica di Jackson.|sinistra]]
Quando la famiglia Arvizo riformulò le proprie accuse, dichiarando che Jackson si era comportato in maniera impropria con Gavin Arvizo, il procuratore distrettuale Thomas Sneddon il 18 dicembre 2003 emise un mandato d'arresto per Jackson con 10 capi di imputazione: quattro per molestie su un minore, quattro per somministrazione di una sostanza intossicante su un minore al fine di commettere tale reato, uno per tentate molestie su minori, e uno per cospirazione, ovvero trattenere il ragazzo e la sua famiglia prigionieri a fini estorsivi e di sottrazione di minori.[[File:Michaeljacksonmug1.jpg|thumb|Foto segnaletica di Jackson]]
 
L'accusa dichiarò che Jackson aveva in sette occasioni «intenzionalmente e illegalmente commesso un volgare e lascivo atto, su e con il corpo del ragazzo e alcune parti e membri dello stesso, con l'intento di suscitare passioni e desideri sessuali» sia di Jackson sia del ragazzo e che questo comportamento era stato di natura sessuale. Inoltre Jackson fu accusato, in due di queste occasioni, di aver somministrato al ragazzo un agente inebriante con l'intenzione di rendere più facile l'atto menzionato in precedenza.<ref name="ReferenceA">{{cita libro|nome=Aphrodite|cognome=Jones|wkautore=Aphrodite Jones|titolo=Michael Jackson conspiracy|anno=2010|editore=Aphroditejonesbooks|pp=352-353}}</ref>
 
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=== L'arresto di Jackson ===
[[File:Michael Jackson in Vegas cropped.jpg|miniatura|Michael Jackson a Las Vegas il 13 novembre 2003, una settimana prima dell'arresto.]]
Insieme con il mandato di perquisizione, il 20 novembre 2003, fu emanato un mandato di arresto per Jackson. Il cantante era a [[Las Vegas]], [[Nevada]], e stava registrando un video musicale per il suo più recente singolo ''[[One More Chance (Michael Jackson)|One More Chance]]'' dalla sua raccolta ''[[Number Ones (Michael Jackson)|Number Ones]]'': l'artista volò su un jet affittato al Santa Barbara Municipal Airport e si costituì alla polizia californiana. Fu portato al carcere di Santa Barbara County e uscì dal veicolo delle forze dell'ordine in manette.
 
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Una volta tirò cibo dappertutto, buttando [[puré]] addosso ad un dottore che dormiva tranquillo; al contrario i figli di MJ erano molto educati: si comportavano sempre bene e MJ si accertava che fosse così. Trovò strano che Jackson non fosse intervenuto quando Gavin si comportò in quella maniera e ancora più strano fu che la madre non disse nulla. Non aveva assolutamente mai pensato che il ragazzo fosse ubriaco, ma estremamente maleducato e arrogante: una volta si diede delle arie mostrandole l'orologio che MJ gli aveva regalato. ''“L'opinione dell'assistente di volo era che Gavin si comportasse come se avesse in pugno Michael Jackson.”''<ref name="ReferenceC"/>.
L'assistente era stata chiamata dall'accusa sul banco dei testimoni con la speranza che confermasse che MJ in volo era ubriaco o irresponsabile, ma in realtà successe il contrario; lo definì un gentiluomo tranquillo dalla voce carezzevole, che non aveva mai servito a Gavin alcolici o bevande di alcun genere<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=175-184}}</ref>.
[[File:George Lopez 2010.jpg|miniatura|233x233px|George Lopez nel 2010.]]
 
'''[[George Lopez]]'''. Quando salì sul banco dei testimoni il comico [[George Lopez]], apparve chiaro a tutti che gli Arvizo erano dei truffatori. Egli collaborava con il laboratorio artistico di Masada e fu chiamato al telefono da Janet nell'autunno del [[1999]] per comunicargli la malattia del figlio. Lopez lo andò a trovare più volte e il comico sapeva che il padre di Gavin era a corto di soldi: ”''Ogni volta che parlavamo era sempre, sempre di soldi''” testimoniò, così gli dava ogni volta tutto quello che aveva nel portafogli. David Arvizo lo invitò a partecipare anche ad una raccolta di fondi per la malattia del figlio, ma ad un certo punto l'attore si rese conto che la raccolta non era più a favore di Gavin. L'attore ricordò che un giorno portò Gavin e i fratelli ad un centro commerciale e durante la visita il ragazzo indicava ogni sorta di oggetti pretendendo che gli si comprassero; David non intervenne mai per rimproverare il figlio.
 
Quando il comico tornò a casa, trovò il portafoglio di Gavin nel suo soggiorno, con dentro 50$. Chiamò gli Arvizo per dire che avrebbe lasciato il portafogli da Masada, per dar loro modo di recuperarlo. Qualche giorno più tardi scoprì che David Arvizo aveva detto a Masada che quando Gavin aveva lasciato il portafogli a casa di Lopez, nel suo interno c'erano invece 300$; in pratica l'accusò di averli rubati e Masada, per “riappacificarsi” con gli Arvizo, si offrì di rimborsarli. I giurati drizzarono le orecchie: apparve chiaro che gli Arvizo avevano lasciato lì il portafoglio di proposito per poi procedere con le accuse ed ottenere altro denaro. Il comico testimoniò che continuarono a perseguitarlo più volte per ottenere sempre più soldi, fino a che non decise di troncare con loro. Dichiarò che quella famiglia era innamorata di Michael Jackson<ref>{{cita libro| nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=AphroditeJones|editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy|pp=188-196}}</ref>.
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'''Ann Kite'''. Fu chiamata a deporre contro MJ per l'accusa di [[associazione a delinquere]]; secondo quanto voleva far credere, avrebbe fatto parte del team di "''salvataggio''" del cantante dopo la messa in onda del documentario di Bashir; disse che fu assunta dal suo ex, Le Grand, l'avvocato chiamato da MJ per indagare verso i soci che temeva lo stessero derubando, il quale fu licenziato poco tempo dopo per "''contenimento danni''"; grazie a lui le furono anticipati 10.000 $ dei ventimila relativi alla sua paga mensile. Tuttavia, durante il controinterrogatorio, si scoprì che la donna non ebbe mai contatti con MJ, che non si occupò del caso se non per una sola settimana e che in realtà lei era il presidente di una società che si occupava di far approvare leggi riguardo alla diffusione di segnali audio-video in [[internet]].
 
Quando fu interrogata dal procuratore sostenne che Le Grand le raccontò che ad un certo momento gli Arvizo furono riportati a Neverland e che il team di Jackson avesse un piano per screditarli. Durante il controinterrogatorio della difesa, invece, quando Mesereau parlò della dichiarazione della Kite alla polizia, vennero alla luce dei particolari inquietanti circa il suddetto team, ossia le persone che avrebbero dovuto "''aiutare''" MJ durante il "''periodo di crisi''": il gruppo era composto da [[Ronald Konitzer]], [[Marc Shaffel]] e [[Mark Geragos]]; quest'ultimo, un avvocato penalista, aveva l'ultima parola su tutto; emerse che Konitzer aveva la procura per agire per conto e in nome di MJ e l'aveva usata per appropriarsi illecitamente di 980.000$ del cantante, secondo quanto le fu riferito da Le Grand; alla polizia dichiarò che non era sicura che Jackson ne fosse a conoscenza, in quanto lei non aveva mai avuto nessun contatto con l'artista.
 
Tuttavia ebbe l'impressione che lui non ne sapesse nulla e sostenne che ad un certo punto era così preoccupata per quello che stava succedendo intorno a Jackson che chiamò il fratello, [[Jermaine Jackson (musicista)|Jermaine Jackson]]; in seguito a questo, la procura a Konitzer fu revocata. Poi domandò a Le Grand di indagare su Konitzer e Schaffel, poiché nutriva forti dubbi su di loro. La Kite affermò che trattandosi di MJ e della gran quantità di soldi che gli gira attorno, non era facile sapere chi fosse leale con chi; lei non si fidava di nessuno in quella squadra. La testimonianza della Kite si ritorse contro l'accusa: MJ apparve ''vulnerabile'' agli occhi della giuria, la quale si rese conto che la star poco sapeva riguardo a chi lo gestiva e che cosa queste persone facessero<ref name="ref_F" />.
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'''Stacy Brown'''. Coautore del libro di Bob Jones, testimoniò che quest'ultimo gli avrebbe detto dei capelli leccati: gli osservatori in aula scossero la testa e quasi risero ascoltando questa dichiarazione, anche perché Jordan Chandler non depose mai e Gavin Arvizo non parlò mai di questo presunto fatto durante la sua deposizione. Quando gli fu chiesto come fosse nata l'idea del libro, Brown affermò che Jones aveva problemi finanziari<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=233-235}}</ref>.
 
'''[[Debbie Rowe]]'''. Ex moglie di Jackson, aveva rinunciato ai suoi diritti genitoriali sui due figli, Prince e Paris, avuti dalla superstar ma nel 2004 ebbe un ripensamento e mosse causa per ottenere la custodia dei due bambini. Testimone per l'accusa, aveva collaborato con Sneddon telefonando al team di MJ e permettendo al procuratore di registrare le telefonate dalle quali però non emerse nulla per quanto concerneva il possibile coinvolgimento diretto di Jackson per la registrazione del video di confutazione. La sua testimonianza in aula, tuttavia, favorì la difesa: quando fu interrogata dall'assistente del procuratore, affermò senza esitare che durante il suddetto video (nella quale la si vedeva commuoversi fino alle lacrime mentre difendeva e lodava Jackson<ref name=":3" />) non stava recitando nessun copione, che aveva risposto con sincerità e che non aveva ottenuto alcun compenso per le sue dichiarazioni.
 
Disse che era stata contenta di rispondere a domande a favore di Michael e che sperava di ricucire un rapporto con lui. Le domande della difesa si concentrarono sui ''"correi non indiziati"'' che circondavano Jackson: Shaffel, Weisner e Konitzer. Lei disse che ebbe l'impressione, riguardo al video, che avessero agito all'insaputa dell'artista. Confermò quanto detto alla polizia: Shaffel, Weisner e Konitzer manipolavano MJ e si approfittavano di lui; dichiarò che i tre stavano in tutti i modi cercando di trarre profitto dal nome di Jackson: era a conoscenza del fatto che erano intenzionati a creare aziende in America e in Europa con il nome della pop star, ma lei non era convinta che MJ fosse a conoscenza di tutto ciò. Ribadì che anche in altre occasioni aveva assistito a comportamenti del genere da parte dei "gestori" dell'artista.
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'''Wade Robson, Brett Branes, Macaulay Culkin'''. Alcuni ragazzi tra cui [[Wade Robson]], Brett Branes, e [[Macaulay Culkin]] salirono sul banco dei testimoni in quanto, a sentire alcuni ex dipendenti che avevano lavorato a Neverland, sarebbero stati vittime di molestie da parte della pop star, ma le presunte vittime, tra cui, appunto, l'attore Macaulay Culkin protagonista del film ''[[Mamma ho perso l'aereo]]'', negarono tassativamente ed anzi si sentirono offesi e arrabbiati riguardo al fatto che quelle persone avessero mosso accuse di quel genere senza neanche domandare loro se fossero veri certi episodi; testimoniarono che in camera di Jackson c'erano stati molte volte, ma lì non accadeva nulla di male: giocavano ai videogiochi, guardavano film, facevano la lotta con i cuscini.
 
{{Doppia immagine|right|Wade Robson .jpg|180|Macaulay Culkin singing (2010).jpg|150|[[Wade Robson]] all'uscita dall'aula di tribunale al processo Jackson nel 2005.|[[Macaulay Culkin]] nel 2010.}}
 
Culkin disse che la sua famiglia poteva andare ovunque nella proprietà, non era vietato l'ingresso in nessuna stanza, neanche in quella di Michael; per i suoi genitori non era mai stato un problema il fatto che lui dormisse in camera della pop star: loro entravano e uscivano dalla stanza e a volte il padre lo andava a svegliare perché andassero a cavalcare insieme la mattina presto. Non aveva mai visto il cantante fare niente di inappropriato a nessun bambino. Mesereau smascherò in aula gli ex-dipendenti quanto provò che in realtà stavano cercando una sorta di vendetta per essere stati licenziati in seguito ad alcuni furti che avevano commesso nella proprietà; alcuni di loro volevano ottenere dei soldi da Jackson. Un altro accusatore, Jason Francia, la cui madre (ex impiegata anche lei al ranch) chiese un risarcimento a Jackson in quanto il figlio le avrebbe detto di essere stato solleticato dal cantante, si contraddisse più volte e dalla registrazione del suo colloquio con gli sceriffi emerse che fu forzato dalla polizia a dichiarare il falso<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=218-225-291-299}}</ref>.
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'''Ex avvocato'''. Un ex avvocato di Jackson testimoniò che aveva deciso di intraprendere un'indagine sulla famiglia Arvizo, quando seppe del caso J. C. Penney, temendo che potessero agire allo stesso modo con il cantante e usare la situazione per manipolarlo. Disse anche: ''“Chiesi a B. Miller di scoprire dov'erano e di documentare quello che stavano facendo, con chi si incontravano e se cercavano di vendere una storia ai giornali, o di incontrare avvocati o qualcosa di ancora più serio”''; dichiarò che temeva che gli Arvizo stessero cercando di estorcere denaro alla superstar; quando esaminò la causa J. C. Penney si fece un'opinione negativa degli Arvizo<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=326-330}}</ref>.
 
'''[[Jay Leno]]'''. Il comico [[Jay Leno]] testimoniò che spesso riceveva telefonate da bambini malati ai quali cercava di tirare sù il morale. Si ricordò della telefonata di Gavin nel 2000, il quale gli lasciava anche dei messaggi, ma questi ultimi sembravano quelli di un adulto e non di un bambino: ”''Sembrava che leggesse un copione mentre parlava”. Le telefonate diventavano sempre di più e Leno seppe che Gavin voleva diventare un comico e così pensò che l'insistenza era dovuta a questo, tuttavia gli sembrò strano che non avesse mai ricevuto telefonate da un genitore, un dottore o un adulto. I giurati, mentre sentivano la testimonianza di Leno, si ricordarono che Gavin al banco dei testimoni aveva giurato di non aver mai parlato con lui<ref name="ref_D" />.''
[[File:An Evening Honouring Chris Tucker (12911404573).jpg|miniatura|218x218px|Chris Tucker nel 2014.]]
 
'''[[Chris Tucker]]'''. L'attore [[Chris Tucker]], testimoniò che gli accusatori si rivolsero anche a lui, il quale inizialmente fece anche dei regali a Gavin, poi il ragazzo iniziò a chiedere sempre più soldi e gli Arvizo iniziarono a chiamarlo pure per avere le chiavi delle sue macchine: l'attore cominciò a pensare che c'era qualcosa di sospetto nel loro atteggiamento. Dopo la messa in onda del documentario di Bashir emerse che gli Arvizo, perseguitati dai media, chiesero a Tucker, che era amico del cantante, di cercare Jackson, perché volevano raggiungerlo; in aula furono presentati i tabulati telefonici delle telefonate che essi fecero al comico il 4 febbraio 2003. Gli dissero che volevano raggiungere Michael a Miami. ''“I giurati non poterono credere alle loro orecchie: per mesi l'accusa aveva dichiarato che gli Arvizo erano stati obbligati ad andare da Jackson a Miami”''. Tutti gli Arvizo avevano testimoniato che non era stata loro l'idea di recarsi a Miami. Tucker dichiarò, invece, che erano tutti entusiasti di andare da Michael; Gavin era euforico. Quando giunsero in [[Florida]], Tucker disse a Michael che aveva dei sospetti riguardo agli Arvizo: ''”Mike, c'è qualcosa che non va.”''.<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=339-347}}</ref>.
 
Durante il processo emerse che la famiglia accusatrice aveva ottenuto così tanto denaro da vari personaggi famosi che Janet ad un certo punto stava per comprare un [[SUV]] ma poi depositò i soldi in banca, mentre continuava a truffare l'assistenza sociale che le versava regolarmente assegni. Un editore di un quotidiano testimoniò che fu supplicato di pubblicare un annuncio gratuito per sollecitare donazioni in favore di Gavin quando, in realtà, risultò che le spese sanitarie erano interamente coperte dall'assicurazione del padre<ref name="ReferenceC" />. In aula fu mostrato anche il video che testimoniava il colloquio di Gavin con la polizia, ma molto di quello che stava dicendo sembrava studiato a tavolino: ''“Gavin, ragazzino, noi vogliamo che tu faccia questo”'' dicevano i poliziotti. Gavin diceva che era successo tutto ''dopo'' Miami, che non aveva mai visto le parti intime di MJ, che non era certo di cosa fosse successo durante i presunti atti sessuali e che non era sicuro di cosa fosse un'eiaculazione: in aula si domandarono come fosse possibile che un ragazzo di quell'età non sapesse una cosa del genere<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| p=349}}</ref>. Dopo il video relativo all'interrogatorio di Gavin, Mesereau decise di non controinterrogare gli Arvizo, mossa che spiazzò il procuratore, in quanto gli tolse la possibilità di controinterrogarli a sua volta lui stesso: Sneddon aveva necessità di cambiare la percezione che la famiglia accusatrice aveva dato di sé, ma non ne ebbe l'opportunità<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| p=350}}</ref>.
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Intorno alle 14:25 PDT (21:25 UTC) del 13 giugno 2005, la giuria della Corte Superiore dello Stato della California, [[Contea di Santa Barbara]], giudicò Jackson ''non colpevole'' per tutti i 10 reati maggiori e i 4 minori per i quali era stato processato<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| pp=252-253}}</ref>. Dopo il verdetto, il giudice Melville lesse una dichiarazione della giuria: “''Noi, la giuria, con gli occhi del mondo puntati addosso, abbiamo studiato scrupolosamente le testimonianze, le prove e le regole di procedura presentate in aula dal 31 gennaio 2005. Seguendo le istruzioni della giuria siamo giunti fiduciosi al nostro verdetto. È nostra speranza che questo caso sia una testimonianza di fiducia nell'integrità e nella veridicità del nostro sistema giudiziario''".
 
Quando il giudice disse a Michael Jackson che era libero di andare, la pop star si rese conto che tutte le accuse contro di lui erano state respinte. Si asciugò le lacrime, abbracciò e ringraziò i suoi avvocati e uscì dall'aula accompagnato dai suoi famigliari e, una volta uscito all'esterno del tribunale da uomo libero, con una mano sul petto, salutò e ringraziò i numerosi [[fan]], giunti da tutto il mondo in suo supporto.<ref>{{cita libro | nome=Aphrodite |cognome=Jones | wkautore=Aphrodite Jones| editore=Aphroditejonesbooks | anno=2010 | titolo=Michael Jackson conspiracy| p=25}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=John M.|cognome=Broder|nome2=Nick|cognome2=Madigan|url=https://www.nytimes.com/2005/06/14/us/michael-jackson-cleared-after-14week-child-molesting-trial.html|titolo=Michael Jackson Cleared After 14-Week Child Molesting Trial|pubblicazione=The New York Times|data=14 giugno 2005|accesso=6 dicembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://edition.cnn.com/2005/LAW/06/14/jackson.trial/|titolo=CNN.com - Jackson jurors: Evidence 'just wasn't there' - Jun 14, 2005|sito=edition.cnn.com|accesso=6 dicembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.latimes.com/la-me-jacksontimeline-verdict-story.html|titolo=Jackson Acquitted on All 10 Counts|pubblicazione=Los Angeles Times|data=14 giugno 2005|accesso=6 dicembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/Entertainment/LegalCenter/story?id=816439&page=1|titolo=Michael Jackson Acquitted of Child Molestation Charges|autore=A. B. C. News|sito=ABC News|data=30 novembre 2005|accesso=6 dicembre 2017}}</ref>.
 
== Critiche alle accuse ==
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=== Incongruenze e sospetti di un complotto contro Jackson ===
Alcune fonti criticarono le accuse; la giornalista Aphrodite Jones dichiarò: ''“Le accuse cominciarono a prendere forma quando la famiglia Arvizo non riuscì a ottenere soldi per il documentario di Bashir o per il video di confutazione realizzato per elogiare Jackson”''.<ref>{{cita libro|nome=Aphrodite|cognome=Jones|wkautore=Aphrodite Jones|titolo=Michael Jackson conspiracy|anno=2010|editore=Aphroditejonesbooks|p=47}}</ref>.
 
Inoltre destò scalpore il fatto che Jackson fu incriminato in base a eventi che, secondo l'accusatore, sarebbero avvenuti solo ''dopo'' la messa in onda del documentario di Bashir, quando il cantante aveva gli occhi del mondo puntati addosso e la polizia aveva cominciato a indagare<ref>{{cita libro|nome=Aphrodite|cognome=Jones|wkautore=Aphrodite Jones|titolo=Michael Jackson conspiracy|anno=2010|editore=Aphroditejonesbooks|p=115}}</ref>. La difesa dichiarerà che sarebbe assurdo pensare che Jackson avesse molestato il ragazzo quando era stato appena sospettato del misfatto, infatti il documentario di Bashir era andato in onda negli Stati Uniti il 6 febbraio 2003; Gavin Arvizo disse che le presunte molestie avvennero tra il 20 febbraio 2003 e il 12 marzo dello stesso anno.
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Molti in aula, tra cui i giurati, ebbero poi l'impressione che era diventata un'ossessione per Sneddon far condannare Jackson, come dichiararono successivamente<ref>{{Cita web|url=http://surftofind.com/seminal2|titolo=Part II: Tom Sneddon - A Strange Obsession|data=|accesso=7 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419001432/http://surftofind.com/seminal2|dataarchivio=19 aprile 2013|urlmorto=sì|opera=[[surftofind.com]]}}</ref>. Questo venne ribadito da uno di loro anche nel documentario ''True Crime'' sempre di Aphrodite Jones, trasmesso su [[Investigation Discovery (Stati Uniti d'America)|Investigation Discovery]], nel [[2010]].
 
Qualcuno, come C. Thomson, pose la questione razziale perché la persecuzione di Jackson iniziò quando cominciò ad avere più successo di qualsiasi altro bianco: ''“Spesso confronto Jackson con [[Jack Johnson (pugile)|Jack Johnson]], il primo campione nero di boxe della categoria pesi massimi. Il trattamento di Johnson da parte dei media è stato indiscutibilmente razzista e il trattamento di Jackson da parte dei media è stato incontestabilmente simile; insulti, citazioni errate dilaganti, racconti fasulli, cartoni animati dispregiativi, copertura prevenuta delle accuse penali - e così via."''.<ref>{{Cita web|url=http://extrememichaeljackson.wordpress.com/2010/05/11/lorette-c-luzajic-talks-with-michael-jackson-expert-charles-thomson/|titolo=Lorette C. Luzajic talks with Michael Jackson Expert Charles Thomson|data=|accesso=7 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121211191337/http://extrememichaeljackson.wordpress.com/2010/05/11/lorette-c-luzajic-talks-with-michael-jackson-expert-charles-thomson/|dataarchivio=11 dicembre 2012|urlmorto=sì|opera=[[Lorette C. Luzajic]]}}</ref>.
 
== Sviluppi successivi ==
 
Nel 2013, il coreografo [[Wade Robson]], che aveva testimoniato sotto giuramento al processo in favore di Jackson dichiarando di non essere mai stato da lui molestato sessualmente, ha intentato una causa civile per 1,5 miliardi di dollari contro gli eredi di Jackson,<ref name="ref_B">Vogel, Joe (29 gennaio 2019). "What You Should Know About the New Michael Jackson Documentary". ''Forbes''.</ref> affermando che Michael Jackson aveva invece abusato di lui per un periodo di sette anni quando era un bambino.<ref name="ref_A">Menezes, Alroy (6 agosto 2014). "James Safechuck Alleges Sexual Abuse By Michael Jackson, Sues Singer's Estate".</ref> Nel maggio 2015, il giudice Mitchell Beckloff ha respinto la causa, dichiarando che Robson aveva atteso troppo tempo prima di ritrattare la sua prima testimonianza.<ref name="ref_A" />
[[File:Michael Jackson with accuser James Safechuck (46844862102).jpg|miniatura|197x197px|Jackson con [[James Safechuck|Safechuck]] nel 1988.]]
 
Nel 2014, un altro uomo che aveva trascorso del tempo con Jackson da bambino, [[James Safechuck]], dichiarò di essere stato anch'egli vittima di abusi sessuali da parte del cantante chiedendo un altrettanto miliardario risarcimento; anche questo venne però rigettato dai giudici.<ref name="ref_B" /> Inoltre, disse di essere stato molestato sessualmente in più di 100 occasioni da Jackson in un periodo di quattro anni, e di essere stato sottoposto a una specie di "lavaggio del cervello" che lo aveva portato a scambiare gli abusi per "atti d'amore".<ref>{{Cita news|url=http://www.ibtimes.com/james-safechuck-alleges-sexual-abuse-michael-jackson-sues-singers-estate-1650260|titolo=James Safechuck Alleges Sexual Abuse By Michael Jackson, Sues Singer's Estate|cognome1=Menezes|nome1=Alroy|data=6 agosto 2014|accesso=10 settembre 2014}}</ref> Le accuse sono state tacciate dai famigliari di Jackson e dai loro legali come false e i due accusatori come due persone in cerca di soldi facili e di notorietà.<ref>{{Cita web|url=https://www.vanityfair.com/hollywood/2019/02/michael-jackson-estate-leaving-neverland-letter-channel-4|titolo=Michael Jackson Estate Slams “Disgraceful” Leaving Neverland Again|autore=Condé Nast|sito=Vanity Fair|data=11 febbraio 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.thesun.co.uk/news/8616031/michael-jackson-niece-leaving-neverland-wade-robson-liar/|titolo=‘IT’S SO RIDICULOUS’ Michael Jackson’s niece Brandi slams ex Wade Robson as money-grabbing liar adding Leaving Neverland star never told her of abuse|sito=The Sun|data=12 marzo 2019|lingua=en-GB}}</ref>
 
Le accuse di Robson e Safechuck mosse nei confronti di Michael Jackson sono finite al centro di un documentario del 2019 intitolato ''[[Leaving Neverland]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.buzzfeed.com/scottybryan/michael-jackson-leaving-neverland-documentary|titolo=A Documentary Featuring Sexual Abuse Allegations Against Michael Jackson Will Air On Channel 4 And HBO|cognome=Bryan|nome=Scott|sito=BuzzFeed|lingua=en|accesso=10 gennaio 2019}}</ref>
 
Nel corso dei mesi successivi alla messa in onda del documentario sono emerse però varie incongruenze alle testimonianze che mettono in dubbio le accuse di presunti abusi e la serietà del regista che è stato accusato di aver girato in realtà un "[[Mockumentary|mockumentario]]" deliberatamente unilaterale.<ref>{{Cita web|url=https://medium.com/@vishwasnicholas/dan-reed-or-damn-greed-lies-of-mockumentary-revealed-69691a636135|titolo=Dan Reed or Damn Greed….Lies of Mockumentary revealed….|autore=Vishwas Nicholas|sito=Medium|data=26 febbraio 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.express.co.uk/entertainment/music/1099772/Leaving-Neverland-Michael-Jackson-abuse-lie-true-Wade-Robson-Safechuck-film|titolo=Leaving Neverland 'LIES' exposed: 'Wade Robson lied about more than Michael Jackson abuse|autore=Stefan Kyriazis|sito=Express|data=13 marzo 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.damienshields.com/leaving-neverland-exposed-the-devil-is-in-the-detail/|titolo=Leaving Neverland Exposed: The Devil is in the Detail|autore=Damien Shields|data=27 giugno 2019|lingua=en-US}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://rollingout.com/2019/08/14/lies-of-leaving-neverland-pokes-holes-in-the-stories-of-mjs-accusers/|titolo=‘Lies of Leaving Neverland’ pokes holes in the stories of MJ’s accusers|autore=Terry Shropshire|data=14 agosto 2019|lingua=en-US}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://heavy.com/news/2019/08/lies-of-leaving-neverland-meaning/|titolo=What Does ‘Lies of Leaving Neverland’ Mean? Why Is it Trending on Twitter?|autore=Caroline Burke|sito=Heavy.com|data=18 agosto 2019|lingua=en}}</ref>.
 
== Note ==