Liberal Democratici (Regno Unito): differenze tra le versioni
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=== I Lib Dems ===
Nel [[1988]] i liberali
Le elezioni del [[1997]] videro per la prima volta un notevole avvicinamento dei Lib-Dems verso i Laburisti di [[Tony Blair]]. Con la maggiore autonomia riconosciuta a [[Scozia]] e [[Galles]] nel [[1999]], i Liberal
Nel [[1999]], dopo
Con il suo stile meno convenzionale (era soprannominato ''chatshow Charlie''), Charles Kennedy condusse i Lib-Dems ai migliori risultati elettorali dagli anni '20, ottenendo 63 parlamentari (e oltre il 23% dei consensi) alle elezioni del maggio [[2005]]. Un altro fattore cruciale per la sorprendente crescita dei Lib-Dems fu la loro ferma e coerente opposizione alla guerra in [[Iraq]]. Un numero notevole di ex-simpatizzanti
Nel gennaio [[2006]] i Lib-Dems conobbero uno dei più difficili momenti negli ultimi vent'anni. Sotto crescente pressione da parte di alcune fazioni interne (la destra del partito accomunata dal programma liberista dell{{'}}''Orange Book''), il leader [[Charles Kennedy]] rassegnò le dimissioni a causa delle complicate condizioni di salute, dovute all'eccessivo consumo di alcool. La campagna per la designazione del nuovo leader si concluse il 2 marzo 2006 con l'elezione di Sir [[Menzies Campbell]], di gran lunga il più anziano dei contendenti e da taluni visto come il candidato più conservatore tra i Liberal
Nel [[2007]], alle [[elezioni parlamentari in Scozia del 2007|elezioni]] per il [[Parlamento scozzese]] e per l'[[Parlamento gallese|Assemblea
Nell'autunno del 2007, allontanandosi la prospettiva di nuove elezioni generali, molti nel partito pensarono fosse opportuno ricercare un nuovo leader più giovane e carismatico. Menzies Campbell, che allora aveva 66 anni, si dimise il 15 ottobre 2007. Qualche mese dopo fu eletto il suo successore, [[Nick Clegg]].<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/7148367.stm www.bbc.co.uk].</ref>
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Alle elezioni parlamentari del 6 maggio [[2010]] il partito ottenne solo 57 seggi<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/shared/election2010/results/ www.bbc.co.uk].</ref> alla [[Camera dei comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]], benché i sondaggi durante la campagna elettorale e la buona impressione suscitata da Clegg nei tre dibattiti televisivi contro Gordon Brown e David Cameron avessero fatto pensare ad un risultato più favorevole. I Lib-Dem furono penalizzati dal sistema uninominale maggioritario, ottenendo il 23% dei voti (+1%), ma 57 seggi (-5), pari appena all'8,3% del consesso parlamentare. Ciò, comunque, non impedì ai liberali di tornare, dopo novant'anni, al governo. I Tories, infatti, pur risultando il primo partito, non ottennero la maggioranza assoluta dei seggi e furono costretti ad aprire ad un governo di coalizione con i Lib-Dem, il terzo partito della Camera. Nick Clegg divenne così vice-primo ministro del Governo del Regno Unito.<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/12/news/gb_governo-4008373/ www.repubblica.it].</ref>
Il partito, però, pagò cara questa partecipazione in termini di consenso. Sebbene [[Nick Clegg]] avesse chiarito prima delle [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2010|elezioni del 2010]] che in caso di uno ''hung parliament'' (parlamento sospeso) il suo schieramento avrebbe sostenuto in una coalizione il partito più votato in termini assoluti, parte della componente progressista dell'elettorato giudicò negativamente l'alleanza con i Conservatori di David Cameron. I Liberal
Le personalità del partito hanno sempre difeso il proprio operato, sostenendo che sarebbe stato impossibile mantenere tutti gli impegni del manifesto, dal momento che i Liberal
Nel [[2017]] il Primo ministro [[Theresa May]] decise di convocare [[Elezioni generali nel Regno Unito del 2017|nuove elezioni]] e i Liberal-
Tuttavia, sei giorni dopo le elezioni [[Tim Farron]]
Il 27 luglio [[2017]] Vincent Cable
In seguito al fallimento delle trattative sulla [[Brexit]] da parte del Governo May, i liberali si sono identificati come i più europeisti nel panorama politico inglese. Sono stati il primo partito ad avanzare una proposta di nuovo referendum. Questo ha comportato un forte incremento dei voti alle [[Elezioni europee del 2019 nel Regno Unito|europee del 2019]], in cui i liberali hanno raggiunto il 19% dei voti (secondi dietro al [[Brexit Party]]).
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