Un'estate ai Caraibi: differenze tra le versioni
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Un bel giorno, ad Antigua, arrivano due di questi genitori adottivi che vogliono conoscere Padre Miguel (un prete che opera dove vive Alberto) e soprattutto il loro “figlio adottivo”, Morgan, per portarlo con loro. In cambio sono pronti a fare una donazione alla parrocchia di trecentomila euro. Alberto rimane indeciso: con quella somma potrà tornare in Italia e anche Morgan potrà vivere una vita migliore. Ma Alberto non ha fatto i conti con il suo cuore e con Morgan.
[[Pavia]]. Roberto è un bancario, single e ipocondriaco. Ogni tre mesi va in ospedale dal suo amico medico Giacomo a farsi le analisi. Una lastra ai polmoni segna la sua condanna: Giacomo gli diagnostica un [[tumore]] allo stato terminale e appena due mesi di vita. Ma in ospedale hanno commesso un errore: la sua lastra è stata scambiata con un 102enne e Giacomo si precipita a chiamare l'amico per dargli la bella notizia. Ma Roberto in casa non c'è perché è ad Antigua, ai Caraibi. Si è licenziato dalla banca e ha anche portato via dei soldi dalla cassaforte. Ha affittato la suite presidenziale nel più bell'albergo dell'isola. Pasteggia a champagne. Giacomo arriva ad Antigua per dargli la bella notizia: non deve morire! Roberto, però, la prende male.
È furibondo con l'amico poiché si è licenziato mandando a quel paese il capo, ha rubato e ha dilapidato quasi tutto il bottino. Non sapendo come tornare in Italia, Giacomo e Roberto escogitano una truffa per intascare i soldi dell'assicurazione: fanno un'assicurazione reciproca sulla vita fingendosi una coppia gay. Roberto finge di morire, ma il giorno dopo si presenta in camera una ragazza, che si rivela come la figlia di Mr. [[IKEA]], e che Roberto aveva salvato dagli squali non conoscendo le sue origini. Allora Roberto rivela di essere sopravvissuto e accetta la proposta della ragazza, di mettersi insieme e di ricevere un assegno di due milioni di euro. Infine Roberto dà metà dei soldi a Giacomo per ringraziarlo di aver combinato il casino della lastra e quindi di averlo mandato ai Caraibi.
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