|stato precedente=[[File:Light Blue Flag of Iceland.svg|20px|border|bandiera]] [[Regno d'Islanda]]
}}
a ruben piace duro.
L{{'}}'''Islanda''' (in [[Lingua islandese|islandese]]: ''Ísland'' {{IPA|[ˈistlant]}}), ufficialmente '''Repubblica d'Islanda''' (in islandese: ''Lýðveldið Ísland''), è una [[nazione insulare]] dell'[[Europa settentrionale]]. È situata nell'[[oceano Atlantico]] settentrionale, tra la [[Groenlandia]] e la [[Gran Bretagna]], a nordovest delle [[Fær Øer|isole Fær Øer]]. L'Islanda è bagnata a nord dal [[Mar di Groenlandia]], a est e a sud dall'[[oceano Atlantico]] del Nord e a ovest dallo [[stretto di Danimarca]].
Nel 2020 la [[popolazione]] era di 366 700 abitanti; ciò la rende uno dei Paesi meno popolati in [[Europa]]. La capitale è [[Reykjavík]], collocata sulla [[dorsale medio atlantica]]. L'Islanda presenta una marcata attività [[Vulcano|vulcanica]] e [[Geotermia|geotermica]] che ne caratterizza fortemente il paesaggio. L'interno consiste principalmente in un [[altopiano]] desertico, [[montagna|montagne]] e [[ghiacciaio|ghiacciai]], da cui molti [[fiume glaciale|fiumi glaciali]] scorrono verso il mare attraversando le [[pianura|pianure]]. L'Isola possiede un [[clima temperato]], relativamente alla sua [[latitudine]], grazie alla [[corrente del Golfo]] che ne consente una buona abitabilità.
== Etimologia del nome Islanda ==
La parola "Islanda" deriva dall'[[Lingua islandese|islandese]] ''Ísland'', termine [[Lingua norrena|norreno]] che significa “terra del ghiaccio”, “terra ghiacciata”,<ref name="island">{{Cita libro|autore = André Cherpillod|titolo = Dictionnaire étymologique des noms géographiques|anno = 1991|edizione = 2|città = Parigi|editore = Auflage|lingua = francese|isbn = 2-225-82277-8}}
</ref> concetto che è presente nell'odierna traduzione inglese ''Iceland''.
L'isola ha avuto varie denominazioni nel corso della storia. Secondo la tradizione tramandata dal [[Landnámabók]], manoscritto che narra l'insediamento nell'isola, a scoprire l'isola e a darle per primo un appellativo fu il navigatore vichingo [[Naddoddr|Naddoður]]:
{{citazione|Si dice che una volta alcuni uomini partirono dalla Norvegia alla volta delle isole Fær Øer; certi aggiungono che tra di loro c'era anche [[Naddoddr]] il Vichingo; ma questi si spinsero troppo ad ovest in alto mare e lì trovarono una terra molto estesa. Dopo essere sbarcati in un fiordo sulla costa orientale, scalarono un monte elevato e si guardarono attorno, in lungo e in largo, per osservare se c'era traccia di fumo, o qualsiasi altro indizio [che indicasse loro] se quel territorio fosse abitato, ma non riuscirono a vedere nulla di tutto questo.<br />
Nel periodo autunnale fecero vela per le isole Fær Øer e quando ritornarono era caduta molta neve ricoprendo le montagne, motivo per cui essi battezzarono quella terra Snaeland.|[[Landnámabók]], parte del capitolo I.<ref name="Primo nome dell'islanda">{{cita web|url=http://www.snerpa.is/net/snorri/landnama.htm|titolo=Landnámabók|accesso=31 agosto 2013|lingua=is}}</ref>|Svo er sagt, að menn skyldu fara úr Noregi til Færeyja; nefna sumir til Naddodd víking; en þá rak vestur í haf og fundu þar land mikið. Þeir gengu upp í Austfjörðum á fjall eitt hátt og sáust um víða, ef þeir sæju reyki eða nokkur líkindi til þess, að landið væri byggt, og sáu þeir það ekki.<br />
Þeir fóru aftur um haustið til Færeyja; og er þeir sigldu af landinu, féll snær mikill á fjöll, og fyrir það kölluðu þeir landið Snæland.|lingua=is}}
È conosciuto il nome di un altro esploratore che scoprì che quella terra era un'isola: Garðar Svavarsson, che diede a quel luogo il suo nome (''Garðarshólmur'').<ref name= Baedeker >{{Cita libro |autore=Hans Klüche |autore2=Odin Hug |autore3=Christian Nowak |titolo = Iceland|url = https://books.google.com/books?id=rwXdrz6SOSgC |anno=2009 |editore=Baedeker |isbn=978-3-8297-6616-6 |lingua=inglese |pp=39, 40}}</ref>
Il nome definitivo venne concepito da [[Flóki Vilgerðarson]], che nel definire quella terra ''Ísland'' molto probabilmente voleva fare allusione al paesaggio invernale islandese.<ref name=island/>
== Storia ==
{{C|toni in molte parti discorsivi o non enciclopedici|Storia|arg2=Europa|ottobre 2020}}{{vedi anche|Storia dell'Islanda}}
=== Prima della colonizzazione ===
{{vedi anche|Colonizzazione dell'Islanda}}
[[File:Faroe stamp 253 Europe and the Discoveries.jpg|left|thumb|[[Brandano (santo)|San Brandano]] e compagni scoprono l'Islanda (francobollo delle [[isole Fær Øer]])]]
La distanza dal continente europeo e da terre densamente popolate, nonché la difficoltà nel solcare le impetuose correnti del [[Mar di Norvegia]] e il clima freddo, sono causa dell'esclusione dell'Islanda dai movimenti migratori dell'uomo per lungo tempo, almeno fino a quando le innovazioni tecnologiche non permisero di intraprendere viaggi di lunga durata.<ref name = Iceland,_the_Republic >{{cita web|url=http://www.sedlabanki.is/uploads/files/History%20and%20culture.pdf|titolo= Iceland, the Republic (History and culture)|accesso=20 settembre 2013|lingua=en}}</ref>
Non si hanno certezze su quali siano stati i primi scopritori ed esploratori dell'isola, tanto che si ipotizza che alcune informazioni siano celate dietro le carte e le fonti che riportano la leggendaria [[Thule (mito)|isola di Thule]], a partire dal suo presunto scopritore, il greco [[Pitea]].
Quello che invece è certo è che l'Islanda fu inizialmente abitata da monaci [[Anacoreta|anacoreti]] irlandesi<ref name=":10">[http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/europa/islanda/storia/ Islanda - Guida di viaggio: Storia - Lonely Planet Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, i [[Papar]], che, seguendo l'esempio di [[Brandano (santo)|san Brandano di Clonfert]], portavano a termine viaggi perigliosi per mettere alla prova la propria fede.
Forse i monaci interpretarono il consistente movimento migratorio degli uccelli come probabile presenza di una terra di notevoli dimensioni al di là dell'oceano, intuizione potenzialmente agevolata dalla relativa vicinanza delle [[Fær Øer|isole Fær Øer]] (450 km), visitate dagli eremiti irlandesi già nel [[VI secolo]].<ref name= Iceland,_the_Republic /> Sta di fatto che già all'inizio del IX secolo i monaci irlandesi sapevano raggiungere l'isola e qualcuno di essi vi aveva trascorso un considerevole periodo di permanenza.
Tuttavia non vi sono testimonianze di grandi migrazioni umane o della fondazione di un insediamento permanente sull'isola risalenti all'epoca precedente l'arrivo degli esploratori vichinghi o ancora la sopravvivenza di ceppi genetici di parentela tra gli animali d'allevamento islandesi e quelli irlandesi.<ref name= Iceland,_the_Republic />
==== Testimonianze romane ====
{{vedi anche|Storia dell'Islanda#Prove della presenza romana}}
[[File:Ritrovi scavi monete.gif|thumb|Animazione riguardo alla cronologia dei ritrovamenti di monete romane in Islanda]]
Nel corso del XX secolo il ritrovamento di sei monete romane, per la precisione tre [[Antoniniano|antoniniani]] di rame nella contea di Suður-Múlasýsla (negli anni 1905, 1923, 1933), un altro antoniniano (nel 1966 a [[Hvítárholt]]) e due [[dupondio|dupondi]], scoperti il primo nel 1991 nell'[[Isole Vestmann|arcipelago delle isole Vestmann]] e il secondo nel 1993 durante uno scavo condotto sulla collina di [[Arnarhóll]], destò un certo scalpore.
Da allora molti studiosi, islandesi e no, si sono interrogati sull'origine di queste monete, elaborando teorie tra le quali le due più accreditate sostengono che le monete fossero il frutto degli scambi commerciali dei Vichinghi oppure che furono trasportate da una nave romana andata alla deriva.
=== Colonizzazione vichinga ===
{{vedi anche|Colonizzazione dell'Islanda| Stato libero d'Islanda}}
Gli eremiti britannici se ne andarono quando, tra il IX e il X secolo, dopo le esplorazioni di [[Naddoddr]] e [[Gardar Svavarsson]]<ref name= Baedeker />, iniziò la colonizzazione norvegese che li infastidì a causa della religione dei nuovi arrivati.<ref name = Britannica8 >{{cita web|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/281235/Iceland/225462/Media-and-publishing#toc214395|titolo= Encyclopædia Britannica (p. 8) - Early History of Iceland|accesso=31 agosto 2013|lingua=en}}</ref>
Venne istituito uno dei più antichi parlamenti d'Europa, l'[[Alþing]],<ref name="Treccani" /> a cui partecipavano i capi religiosi (''[[Goði|góðar]]'') e i membri della piccola borghesia dell'isola e dal quale dipendeva anche il sistema giudiziario.<ref name=autogenerato2>{{cita web|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/281235/Iceland/225462/Media-and-publishing|titolo= Iceland - History - Encyclopædia Britannica (p. 8)|accesso=21 settembre 2013|lingua= en}}</ref>
A seguito della decisione del re di Norvegia di convertirsi al cristianesimo, nel 999 l'Islanda divenne un territorio cristiano, sempre però sottomesso ai ''góðar'', che adesso erano potenti uomini di Chiesa.<ref name= Britannica8 />
In quell'epoca iniziò per l'isola un periodo di crescita economica e di pace.<ref name= Lonely >{{cita web|url=http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/europa/islanda/storia/|titolo= Storia d'Islanda - Lonely Planet|accesso=31 agosto 2013}}</ref>
=== Epoca degli Sturlunghi e dominio norvegese ===
{{Vedi anche|Epoca degli Sturlungar}}
L'Islanda fu saccheggiata da eserciti stranieri. Queste invasioni provocarono spaccature nel governo dell'isola e le lotte di potere aumentarono il disordine. Questa situazione diede l'occasione a re Hákon di Norvegia di intervenire offrendo la propria protezione.
Il popolo islandese dovette fare buon viso a cattivo gioco. Il governo locale venne sciolto e gli islandesi giurarono fedeltà al re norvegese.
Con il [[Gamli sáttmáli|Vecchio Patto]] venne creata nel 1262 una specie di confederazione e formulato un nuovo codice di leggi (1281), detto Jónsbók, che sanciva l'annessione dell'Islanda alla Norvegia.
Nel secolo successivo, tre eruzioni del [[Vulcano (geologia)|vulcano]] [[Hekla]] (1300, 1341 e 1389), portarono morte e distruzione nell'Islanda meridionale. Anche le malattie flagellarono il Paese e, quando la [[peste]] colpì la Norvegia, cessarono i commerci e i rifornimenti dalla terraferma.<ref>''[http://books.google.com/books?id=d-XiZO8V4qUC&pg=PA312 Medieval Scandinavia: an encyclopedia]''. Phillip Pulsiano, Kirsten Wolf (1993). [[Taylor & Francis]]. p.312. ISBN 0-8240-4787-7</ref>
=== Dominio danese ===
Nel 1397 l'[[Unione di Kalmar]] ([[Norvegia]], [[Svezia]], [[Danimarca]]), portò l'Islanda, quale provincia norvegese, sotto il dominio danese. Tutti i beni della Chiesa furono requisiti dalla Stato danese con la riforma del 1550. La fine del XVI secolo vide una forte carestia, provocata da quattro freddissimi inverni consecutivi, che portarono alla morte di oltre 9.000 persone. Lo sviluppo dell'isola fu bloccato da monopoli commerciali.
Nel 1552 la popolazione islandese dovette seguire (su ordine del regno danese) la [[Riforma protestante]]. Ancora nel ventunesimo secolo la maggioranza degli islandesi è di confessione evangelica. Il XVII e il XVIII secolo portarono numerosi disastri naturali. Nel 1636 il vulcano Hekla eruttò per sette mesi consecutivi, eruzione che si ripeté nel 1693. Vi furono ancora eruzioni nel 1660 e nel 1755 da parte del [[Katla]]. Nel 1727 esplose l'[[Öræfi]] e nel 1783 il [[Lakagígar]] eruttò per dieci mesi consecutivi. A causa di ciò, si diffuse una nube velenosa che distrusse pascoli e colture, provocando una carestia che negli anni successivi ridusse la popolazione del 20%.
La [[trattato di Kiel|pace di Kiel]] nel 1814 confermò ulteriormente la sovranità danese sull'Islanda. Il 1º dicembre 1918 venne fondato il [[Regno d'Islanda]], che consentiva all'isola l'autonomia dalla Danimarca, ma sempre in unione con la corona danese.
{{vedi anche|Unione di Kalmar}}
Il re [[Haakon VI di Norvegia]] sposò la principessa islandese [[Margherita I di Danimarca|Margherita I]], figlia di [[Valdemaro IV di Danimarca]]. Alla morte di Valdemaro IV (1375), il figlio di Margherita e Haakon, [[Olaf III di Danimarca|Olaf]], divenne re danese. Ereditò tutte le terre alla morte del padre. Nel 1380 l'Islanda divenne danese, e nel 1383, quando Olaf raggiunse l'età per poter governare, gli islandesi gli giurarono fedeltà. Nel 1387 morì e gli succedette [[Margherita I di Danimarca]]<ref name="nome23">(en) {{Cita libro|autore=Jón R. Hjálmarsson|titolo=History of Iceland: From the Settlement to the present day}} Reykjavík, Iceland Review, 2007, 208 p. (ISBN 978-9979-2-2058-9) (OCLC 269082266)</ref>.
L'[[Unione di Kalmar]] tra i Paesi scandinavi nacque grazie a [[Margherita I di Danimarca]] nel 1397.<ref>{{cita|Marmier|p. 303|HdI}}.</ref> La regina [[Margherita I di Danimarca|Margherita]] governò questi Paesi con fermezza fino alla sua morte nel 1412.<ref name="kalmar">{{Cita web|lingua=en|url=http://www.sverigeturism.se/smorgasbord/smorgasbord/society/history/kalmar-union.html|titolo=The Kalmar Union|accesso=15 maggio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110610104958/http://www.sverigeturism.se/smorgasbord/smorgasbord/society/history/kalmar-union.html|dataarchivio=10 giugno 2011}}</ref>.
La [[peste nera]] toccò la [[Norvegia]], come molti altri Paesi europei, nel [[1349]]-[[1350|50]]<ref name="nome23"/>. Non si sa il numero esatto di vittime, ma si stima che siano state tra un terzo e la metà della popolazione. Ci furono molte conseguenze. Molte fattorie vennero abbandonate e vennero donate alla Chiesa. Persino la cultura islandese ne fu rallentata<ref>(en) {{Cita libro|autore=Jón R. Hjálmarsson|titolo=History of Iceland: From the Settlement to the present day}} Reykjavík, Iceland Review, 2007 (ISBN 978-9979-2-2058-9) (OCLC 269082266)</ref>.
Ci si mise molto tempo per riprendersi da tale epidemia, e per di più un'altra ne seguì nel 1494-1495<ref>{{cita web|lingua=en |url= https://visindavefur.hi.is/svar.php?id=5634 |titolo= When were rats first known in Iceland? |autore= Hákon Skúlason |data= 10 febbraio 2006 |editore= visindavefur.is |accesso= 15 maggio 2011 }}</ref>.
Nel quindicesimo secolo le riserve di pesce divennero molto preziose in ragione della forte richiesta europea. <!-- c'é altro testo bloccato in cronologia 24 9 2013-->I mercanti norvegesi, che controllarono il commercio islandese per un po', videro i [[Tedeschi]] [[lega anseatica|anseatici]] diventare più importanti durante tali cambiamenti. Viene chiamato [[Secolo degli inglesi]], a causa di una grande massa di pescatori [[inglesi]] che si trasferirono in acque islandesi<ref>{{Cita libro|autore=Jón R. Hjálmarsson|titolo=History of Iceland: From the Settlement to the present day|anno=2007|città= Reykjavík|editore= Iceland Review|isbn=978-9979-2-2058-9|oclc=269082266|pp=63-65|lingua=en}}</ref>.
Nel 1536, decadde l'Unione di Kalmar, e l'Islanda entrò nel [[Regno di Danimarca e Norvegia|regno di Danimarca-Norvegia]]<ref name="kalmar"/>.
=== Il protestantesimo (1530-1701) ===
Il commercio con [[Amburgo]] raggiunse il suo massimo nel 1530 e grazie a questo si diffuse il luteranesimo<!-- ensuite à soumettre encore plus étroitement le pays au pouvoir politique danois-->. In [[Danimarca]], [[Cristiano III di Danimarca|Cristiano III]] confiscò i beni ecclesiastici e licenziò il clero. L'avvento norvegese di [[Trondheim]], Engelbrekt Engelbrektsson, resistette fino al [[1537]] prima che il luteranesimo fosse imposto in Norvegia<ref name="nome23"/>.
In Islanda persistette il cattolicesimo e l'avvento del vescovo di [[Hólar|Hólar í Hjaltadal]], [[Jón Arason]], permise alla Chiesa cattolica di tornare in possesso dei beni confiscati e di cacciare il clero protestante. Nel 1540, Arason si procurò una [[macchina da stampa]], la prima nel Paese.<!-- controllare --> Appartenente a una potente famiglia isolana, figura come re non coronato in Islanda<ref name="nome23"/><ref name="arni">{{cita web |lingua= en |url= http://www.arnastofnun.is/page/a_arni_magnusson_en |titolo= Árni Magnússon (1663 - 1730) - life and work |autore= Sigurgeir Steingrímsson |editore= Stofnun Árna Magnússonar í íslenskum fræðum |accesso= 21 maggio 2011 |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20120130094957/http://www.arnastofnun.is/page/a_arni_magnusson_en |dataarchivio= 30 gennaio 2012 }}</ref>.
Venne fatto prigioniero e decapitato il 7 novembre 1550<ref name="nome23"/>. L'anno successivo Cristiano III inviò in Islanda un contingente di 300 uomini che organizzò un processo postumo e legalizzò l'esecuzione.
Nel 1573 in Islanda arrivò il governo Riksråd («Consiglio reale») danese. Divenne così vassallo della corona.<ref name="nome23"/>
Nel 1627 una spedizione [[Pirateria|piratesca]] [[Impero ottomano|ottomana]] raggiunse l'Islanda sotto il comando di [[Murat Reis]], governatore di [[Oualidia]]: tra il [[20 giugno]] e il [[19 luglio]] ridusse in [[schiavitù]] dai 400 agli 800 islandesi. In Islanda tale avvenimento è ricordato come ''[[Tyrkjaránið]].''
=== Postriforma (1701-1830) ===
[[File:Frederik den 4.jpg|left|thumb|upright=0.7|[[Federico IV di Danimarca]]]]
Il 1700 fu un secolo difficile per gli islandesi, soprattutto per una povertà quasi epidemica e l'irrigidimento del clima.
Molta gente morì di fame, provocando una drastica diminuzione della popolazione<ref name="nome23"/>. Nel 1700 salì al trono [[Federico IV di Danimarca]], che nominò una commissione formata da [[Árni Magnússon]] e Páll Vídalín, inviati alla ricerca di soluzioni<ref name="nome23"/>.
Nell'arco di dieci anni si rivelarono piuttosto efficaci<ref name="nome23"/>, ma nel [[1707]] una terribile epidemia di [[vaiolo]] uccise migliaia di persone, un terzo del totale<ref name="nome23"/>.
[[File:Eggert Ólafsson's Death.jpg|thumb|La morte di [[Eggert Ólafsson]]]]
Nel XVIII secolo si sviluppò il [[pietismo]]. Nel 1741 due teologi, l'islandese ''Jón Þorkelsson'' e il danese ''Ludvig Harboe'', vennero mandati in Islanda per «aiutare il popolo»: si occuparono dell'educazione giovanile e contrastarono l'apprendimento delle [[Saghe islandesi|saghe]]<ref name="nome23"/>.
A metà del XVIII secolo cominciò a tornare l'interesse danese per l'Islanda. Due studenti, [[Eggert Ólafsson]] e Bjarni Pálsson, dell'[[Università di Copenaghen]], furono inviati nel [[1752]] per stendere una relazione sul Paese. Eggert Ólafsson li riassunse nel ''Libro dei viaggi'', tradotto in numerose lingue e ancora nel ventunesimo secolo fonte sull'Islanda del XVIII secolo<ref name="nome23"/>.
=== La ripresa ===
I governi danesi presero sede a [[Bessastaðir]], vicino a [[Reykjavík]].<ref>{{is}}{{cita web | lingua = en | url = http://forseti.is/Bessastadir/ | titolo = Bessastaðir | editore = forseti.is | accesso = 21 maggio 2011 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110321091626/http://forseti.is/Bessastadir/ | dataarchivio = 21 marzo 2011 }}</ref> Siccome avevano poco tempo, delegarono le loro funzioni a un [[balivo]], sempre un danese fino al 1749, anno in cui venne rimpiazzato da un islandese, Skúli Magnússon, che decise di lavorare per migliorare le condizioni di vita degli islandesi.<ref>{{is}} {{Cita web | url = http://www.reykjavik.is/desktopdefault.aspx/tabid-3038/4847_view-475/ | titolo = Skúli Magnússon | accesso = 21 maggio 2011 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100823235049/http://www.reykjavik.is/desktopdefault.aspx/tabid-3038/4847_view-475/ | dataarchivio = 23 agosto 2010 }}</ref>
Le idee di Skúli Magnússon furono approvate nella sessione parlamentare del 1751 e fu costituita una compagnia commerciale con un certo numero di volontari. Il re, interessato all'iniziativa, cedette molte delle sue fattorie a Reykjavík ove tutti investirono somme considerevoli. Nel 1752 a Reykjavík iniziò la costruzione di vari laboratori per favorire artigianato, filatura, tessitura e tintura delle pelli, così come la produzione di sale e zolfo. Grazie a queste attività sulle vecchie terre di [[Ingólfur Arnarson]], arrivarono per la prima volta nuovi coloni. I vecchi edifici presenti ancora a Reykjavík testimoniano quest'epoca.<ref name="nome23" /> Il villaggio a poco a poco si ampliò e Reykjavík, futura capitale, arrivò allo ''status'' di municipio nel 1786 quando contava 167 abitanti.<ref>{{is}} {{Cita web | url = http://www.visitreykjavik.is/desktopdefault.aspx/tabid-147 | titolo = About Reykjavík | editore = reykjavik.is | accesso = 21 maggio 2011 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110423024027/http://www.visitreykjavik.is/desktopdefault.aspx/tabid-147/ | dataarchivio = 23 aprile 2011 }}</ref>
La compagnia, malgrado l'assistenza danese e reale, necessitava costantemente di fondi. I mercanti danesi, che vedevano la compagnia di Magnússon come una minaccia ai loro interessi, ripresero il controllo dei commerci islandesi e instaurarono un monopolio. L'iniziativa di Skúli Magnússon fallì e i laboratori scomparvero a poco a poco.<ref name="nome23"/>
=== Tempi difficili (1783-1800) ===
{{vedi anche|eruzione di Laki nel 1783}}
[[File:Lakagigar Iceland 2004-07-01.jpg|left|thumb|Il [[Laki]]]]
Negli anni 1750-1800 numerose catastrofi naturali afflissero l'Islanda<ref name="Is.fr">{{Cita web|lingua=francese|autore=Xavier Marmier|titolo= Histoire de l'Islande |editore= A. Bertrand |città= Paris |anno= 1840 |url=http://books.google.fr/books?id=094UAAAAQAAJ&pg=PP9#v=onepage&q&f=false}}</ref>.
Tra il [[1752]]-[[1759]] l'agricoltura andò in crisi e vennero abbandonate molte fattorie. Poi, nel [[1755]], eruttò il [[Katla]]<ref>{{cita web | lingua = en | url = http://www.nat.is/travelguideeng/volc_katla.htm | titolo = Katla | accesso = 21 maggio 2011 | dataarchivio = 22 ottobre 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111022004310/http://www.nat.is/travelguideeng/volc_katla.htm | urlmorto = sì }}</ref> e nel [[1766]] l'[[Hekla]]<ref>{{cita web | lingua = en | url = http://volcano.oregonstate.edu/vwdocs/volc_images/europe_west_asia/eruption_history.html | titolo = Hekla Eruption History | editore = Oregon State University | accesso = 21 maggio 2011 | dataarchivio = 6 agosto 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170806082922/http://volcano.oregonstate.edu/vwdocs/volc_images/europe_west_asia/eruption_history.html | urlmorto = sì }}</ref>.
La peggiore fu l'eruzione del [[Laki]] del [[1783]], durata un anno<ref name="Is.fr"/>. La lava occupò oltre 500 km<sup>2</sup>. I gas avvelenarono la fauna e la flora e ciò causò una grande carestia: tra il 1783 e il 1784 oltre {{formatnum:10000}} persone morirono di fame e la popolazione ritornò sotto le {{formatnum:40000}} persone. Nel [[1784]] la terra continuò a tremare. A [[Skálholt]] tutto, tranne la chiesa, venne raso al suolo. Il governo danese fece evacuare l'isola, anche se la decisione non fu ritenuta buona<ref>{{cita web|lingua=en | url = http://news.bbc.co.uk/2/hi/8624791.stm | titolo = The eruption that changed Iceland forever | autore = Tom de Castella| data = 16 aprile 2010 | editore = BBC news |accesso= 21 maggio 2011}}</ref>.
Molti si diedero da fare per migliorare l'Islanda. L'idea di Skúli Magnússon di sopprimere i monopoli danesi tornò in auge e divenne effettiva nel [[1787]], anche se il commercio restò prerogativa del re e/o dei suoi funzionari diretti<ref name="nome23"/><ref name="Is.fr"/>.
Nel 1800 fu istituita una corte suprema al posto dell'[[Althing]].<ref name="nome23" />
=== Le guerre napoleoniche ===
[[File:Jorgenjorgenson.jpg|upright=0.8|thumb|[[Jørgen Jørgensen]]]]
Nel XIX secolo le guerre rallentarono i commerci con la madrepatria<ref name="Is.fr"/>. La Danimarca si schierò con [[Napoleone I]], riducendo così le forniture agli islandesi. Nel 1809 l'avventuriero danese [[Jørgen Jørgensen]] arrestò il governatore e proclamò la fine della supremazia danese<ref name="Is.fr"/>. Dopodiché promise l'appoggio inglese e, in quanto "protettore", si proclamò Capo dell'Islanda<ref>{{cita web | url = http://www./news.bbc.co.uk/2/hi/8624791.stm | titolo = Var „íslenska byltingin“ að öllu leyti markleysa? | autore = Rut Rúnarsdóttir | data = 29 ottobre 2003 | editore = Visindavefurinn | accesso = 21 maggio 2011 | lingua = is | urlmorto = sì }}</ref>.
=== Battaglia d'indipendenza ===
A metà dell'Ottocento nuove idee giunsero in Islanda provenienti dall'Europa, come il [[nazionalismo romantico]] e dietro la spinta della borghesia e di intellettuali nacque un forte [[Movimento di indipendenza islandese|movimento indipendentista]] sotto la guida di [[Jón Sigurðsson]]. Nel [[1847]] l'[[Althing|Alþing]] fu trasferito a Reykjavík, che divenne quindi la capitale<ref name="Is.en">{{lingue|en|is}} {{Cita web | url = http://jonsigurdsson.is/jon_sigurdsson/stjornmalastorf/ | titolo = Stjórnmálastörf | editore = jonsigurdsson.is | accesso = 22 maggio 2011}}</ref>, e fu costituito con venti rappresentanti del popolo islandese e sei del re<ref>{{is}}{{cita web|lingua=en | url = http://www.althingi.is/kynningarefni/index_en.html | titolo = Althingi | accesso = 22 maggio 2011}}</ref>.
Nel 1849 fu abolita la [[monarchia assoluta]]. Accettando la costituzione danese però l'Islanda ritornò al [[Gamli sáttmáli|Vecchio Patto]] con la Norvegia del [[1262]], cioè l'Islanda non è legata alla Danimarca se non "personalmente". Nel 1851 si creò una convenzione per discutere l'avvenire politico dell'isola ma fu presto sciolta dal governatore<ref name="nome23"/>. Nel 1865 un nuovo governatore, Hilmar Finsen, propose nuovamente di concedere una maggiore autonomia all'Islanda: questo progetto venne sostenuto dall'Alþing ma respinto dal parlamento nel [[1869]]. Nel [[1871]] venne imposta una legge costituzionale dai danesi che unì questi e gli islandesi definitivamente lasciando qualche diritto locale, mentre il governatore diventò Viceré<ref name="nome23"/>. Gli islandesi, scontenti di questa costituzione, chiesero un nuovo testo prima del [[1874]] (1000º anno dalla [[colonizzazione dell'Islanda]]).
=== Autonomia ===
Il re concesse all'Islanda una costituzione più largamente autonomista negli affari locali permettendole anche di approvare leggi. Tuttavia gli atti approvati dall'Alþing dovevano essere controfirmati dal Re. Dieci anni più tardi si aprì la banca islandese e si costituì la corona islandese, contribuendo all'industria emergente<ref name="nome23"/>. Tuttavia la crisi persistette a causa di una forte emigrazione: in quarantaquattro anni (1870-1914), oltre {{formatnum:10000}} islandesi emigrarono in America settentrionale<ref name="nome23"/>.<!--
L'année [[1904]] constitue un tournant dans la lutte pour l'indépendance. En effet, le pouvoir exécutif est transféré en Islande à la suite d'un amendement constitutionnel adopté par l'Althing en 1903 et accepté par les autorités danoises. Le roi du Danemark nomme [[Hannes Hafstein]] [[Premiers ministres d'Islande|Premier ministre]], qui reprend ainsi les fonctions jusqu'alors exercées par un Gouverneur royal<ref>{{is}} {{Lien web | url = http://www.althingi.is/altext/thingm/0412610008.html | titre = Hannes Hafstein (Hannes Þórður) | auteur = | date = | éditeur = althingi.is | consulté le = 22 mai 2011}}.</ref>.-->
In questo periodo, esattamente nel 1913, venne adottata l'attuale bandiera<ref>{{Cita web | url = http://eng.forsaetisraduneyti.is/state-symbols/icelandic-national-flag/history/ | titolo = Icelandic national flag | editore = forsaetisraduneyti.is | accesso = 22 maggio 2011|lingua=is, en}}</ref>.
=== Regno d'Islanda (1918-1944) ===
Il {{data|1|dicembre|1918}}, a seguito di un [[referendum]], si sancì un'[[unione personale]] tra Danimarca e Islanda: il [[re di Danimarca]] rimase re d'Islanda, ma i due regni divennero formalmente distinti. La Danimarca mantenne tuttavia la sovranità per la difesa e gli affari esteri.
La [[prima guerra mondiale]] e la [[grande depressione]] afflissero duramente l'isola, fino al fallimento della [[Banca d'Islanda]]. Il governo cominciò a costruire ponti, scuole e [[centrale idroelettrica|centrali idroelettriche]]<ref name="nome23"/>. Dopo la guerra si registrarono segnali positivi.<ref name="nome23"/>
Nell'estate del 1938 si celebrò il millenario dell'[[Althing]]<ref name="nome23"/>.
==== La seconda guerra mondiale (1940-1945) ====
[[File:Iceland invasion targets.png|thumb|Gli obiettivi iniziali inglesi erano di distruggere tutti gli aeroporti (in blu) e di catturare le baie chiave (in rosso). A causa di problemi di trasporti, ci volle più di una settimana per raggiungere il nord del Paese.]]
Il 9 aprile 1940 la Danimarca venne invasa e cadde sotto il dominio della [[III Reich|Germania]], nemica dell'[[Inghilterra]]. La conquista della Danimarca infatti le avrebbe consentito una completa dominazione nordatlantica<ref name="nome23"/>. Così [[Invasione dell'Islanda|gli inglesi occuparono l'Islanda]], stabilendosi a [[Keflavík]]. L'Althing dovette così proclamare l'indipendenza dalla Danimarca.<ref name="nome23"/> L'Islanda, nonostante la sua dichiarata neutralità, ebbe un ruolo strategico decisivo per gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]].
==== La dichiarazione d'indipendenza (1944) ====
[[File:Thingvellir.jpg|thumb|left|[[Þingvellir]]]]
Nel [[1944]], tramite un [[referendum]], oltre il 90% degli islandesi votò per la [[Indipendentismo|secessione]]. Il 17 giugno 1944 (133º anniversario della nascita del patriota [[Jón Sigurðsson]] [[1811]]-[[1879]]), il Parlamento islandese proclamò la repubblica a [[Þingvellir]]. [[Sveinn Björnsson]] fu il primo presidente. Il re di Danimarca, allora occupata dalla Germania, si rassegnò e inviò agli islandesi un telegramma di congratulazioni<ref name="nome23"/>.
=== Dopo l'indipendenza ===
Lo sviluppo economico è stato accompagnato dalla creazione di un [[stato sociale]] ispirato al [[modello scandinavo]], che ha promosso l'innalzamento del tenore di vita e la regolamentazione delle disuguaglianze. Tuttavia, un'oligarchia è rimasta predominante: quattordici famiglie - un gruppo noto come "Octopus" - costituivano l'élite economica e politica del Paese. Hanno dominato tutti i settori dell'economia: importazioni, trasporti, banche, assicurazioni, pesca e rifornimento della base [[NATO]]. Politicamente, questa oligarchia ha governato sul [[Partito dell'Indipendenza (Islanda)|Partito dell'Indipendenza]] (PI), che controllava i media. Ha anche stabilito le nomine di alti funzionari dell'amministrazione, della polizia e dell'esercito. Le parti dominanti (PI e [[Partito Progressista (Islanda)|Partito Progressista]]) gestiscono direttamente le banche pubbliche locali, rendendo impossibile ottenere prestiti senza l'accordo dell'''apparatchik'' locale.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://gesd.free.fr/icewade.pdf|titolo=Iceland's rise, fall, stabilisation and beyond|autore=Robert H. Wade|autore2=Silla Sigurgeirsdottir}}</ref>
L'economia è stata liberalizzata dopo l'adesione dell'Islanda all'[[Spazio economico europeo]] nel 1994, che richiede la libera circolazione di capitali, beni, servizi e persone. Il primo ministro [[Davíð Oddsson]] ha intrapreso un programma di vendita di beni statali e di deregolamentazione del mercato del lavoro. Le disparità di reddito e di ricchezza si sono ampliate, aggravate da politiche fiscali sfavorevoli alla metà più povera della popolazione.<ref name=":0" />
Le truppe statunitensi restarono sul suolo islandese fino al [[2006]], ma con il divieto da parte del governo di posizionare [[Arma nucleare|armi nucleari]]. Negli anni settanta i rapporti tra Islanda e [[Regno Unito]] si incrinarono a causa dell'espansione delle acque territoriali islandesi, al fine di contrastare la concorrenza dei pescherecci del Regno Unito: questo periodo viene detto della ''[[guerra del merluzzo]]''. La crisi si concluse con un'accettazione del Regno Unito riguardo all'estensione del territorio.
Durante il periodo 2003-07 l'Islanda si è trasformata da un Paese più noto per la sua industria della pesca in uno che fornisce sofisticati servizi finanziari, che l'ha portata a essere colpita duramente dalla crisi finanziaria globale 2008, che si è estesa fino al 2009. La [[Crisi finanziaria islandese del 2008-2011|crisi interna]] ha portato alla più grande emigrazione dall'Islanda dal 1887.<ref>{{cita web | lingua = en | url = http://www1.american.edu/ted/icefish.htm | titolo = TED Case Studies The Cod War | editore = american.edu | accesso = 28 maggio 2011 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110525023712/http://www1.american.edu/TED/icefish.htm | dataarchivio = 25 maggio 2011 }}</ref><ref>{{cita web | lingua = en | url = http://www.icelandreview.com/icelandreview/search/news/Default.asp?ew_0_a_id=370813 | titolo = Iceland Election Results Announced | data = 1º dicembre 2010 | editore = [[Iceland Review]] | accesso = 22 aprile 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110209122111/http://icelandreview.com/icelandreview/search/news/Default.asp?ew_0_a_id=370813 | dataarchivio = 9 febbraio 2011 | urlmorto = sì }}</ref> Segnali allarmanti si moltiplicano rapidamente. Il disavanzo delle partite correnti del Paese è passato dal 5 per cento del PIL nel 2003 al 20 per cento nel 2006, uno dei livelli più alti al mondo. All'inizio del 2006, [[Fitch Ratings|Fitch]] ha declassato il rating dell'Islanda da "stabile" a "negativo". La [[corona islandese]] ha perso parte del suo valore, in contrasto con il valore dei debiti delle banche, che sono aumentati. Il mercato azionario è crollato e i fallimenti sono aumentati, costringendo lo Stato a mobilitare le finanze pubbliche a vantaggio del settore privato. La Danske Bank di Copenaghen ha poi descritto l'Islanda come un'economia sul punto di esplodere.<ref name=":0" />
== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia dell'Islanda|Fiordi dell'Islanda|Vulcani dell'Islanda|Ghiacciai dell'Islanda|Fiumi dell'Islanda|Laghi dell'Islanda|Cascate dell'Islanda}}
[[File:Iceland sat cleaned.png|sinistra|miniatura|331x331px|L'Islanda vista dal satellite]]
=== Morfologia ===
[[File:2008-05-25 14 33 56 Iceland-Þingvellir.jpg|thumb|upright=1.4|L'affioramento della dorsale medio-atlantica nel sud dell'Islanda, presso il [[parco nazionale di Þingvellir]]; le lunghe fratture visibili nella pianura costituiscono l'espressione superficiale delle [[faglie]] distensive della zona di [[rift]]]]
Ricoperta per il 10% da ghiacciai,<ref>{{Cita web|url = http://it.visiticeland.com/L%E2%80%99Islandadascoprire/Natura/|titolo = Natura - Visit Iceland|accesso = 28 agosto 2013|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130824070822/http://it.visiticeland.com/L%E2%80%99Islandadascoprire/Natura|dataarchivio = 24 agosto 2013}}</ref> l'Islanda è costituita dai monti della dorsale medio-atlantica<ref name="Treccani" /> e presenta una superficie formata da rocce di origine vulcanica, prevalentemente [[basalti]]che.<ref name=":7">{{Cita|Astolfi; Romano|p. 116|Geoatlas2}}.</ref> Gran parte del suo territorio è occupato da montagne che raggiungono discrete altezze (il monte più alto è l'[[Hvannadalshnjúkur]], 2 119 metri)<ref name=":7" /> ed è caratterizzato da vasti altopiani.<ref name="Treccani" /> Le coste, ricche di insenature e profondi [[fiordo|fiordi]] a settentrione, a sud si presentano arenose e basse<ref name="Treccani" /> e qui si concentrano le zone coltivabili, che sono in totale circa un quinto della superficie.<ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/europa/islanda/ambiente/|titolo=Islanda: Ambiente - Lonely planet|accesso=29 agosto 2013}}</ref> Occorre infine dire che il Paese ospita il più grande ghiacciaio del continente, il [[Vatnajökull]]<ref>{{Cita web|url = http://it.visiticeland.com/L%E2%80%99Islandadascoprire/Ilpi%C3%B9grandeparconazionaled%E2%80%99Europa/|titolo = Il più grande parco nazionale d'Europa|accesso = 29 agosto 2013|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130910123122/http://it.visiticeland.com/L%E2%80%99Islandadascoprire/Ilpi%C3%B9grandeparconazionaled%E2%80%99Europa|dataarchivio = 10 settembre 2013}}</ref> ed è la seconda isola più grande del continente.
La morfologia del territorio islandese ha subíto importanti modifiche a causa inizialmente di un peggioramento climatico avvenuto circa 9 milioni di anni fa e poi per le ultime [[Glaciazione|glaciazioni]] che ne hanno modellato il paesaggio con [[Fiordo|fiordi]], [[Valle|vallate]] dal tipico profilo a U e [[Montagna|montagne]] in parte ricoperte da [[ghiacciai]]. Non a caso, a causa di questa doppia particolarità, l'Islanda è spesso chiamata "l'isola di ghiaccio e di fuoco".<ref>[http://www.consolatoislanda.it/HTML/page.php?link=ghiacciofuoco Consolato Generale Onorario di Islanda - home page<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121118064616/http://www.consolatoislanda.it/HTML/page.php?link=ghiacciofuoco |data=18 novembre 2012 }}</ref>
=== Geologia ===
Geologicamente parlando, l'Islanda è un'isola giovanissima. Infatti è una delle terre di più recente formazione di tutto il pianeta, con appena circa 20 milioni di anni contro i circa 4 miliardi della [[crosta terrestre]]; il suo territorio è interamente costituito da rocce vulcaniche. Costituisce una delle isole vulcaniche più attive sulla Terra, originata dal [[magma]] fuoriuscito dalla dorsale oceanica che separa le due [[placche tettoniche|placche]] oceaniche dell'oceano Atlantico, che in corrispondenza dell'Islanda giacciono al di sopra di un [[hot spot]],<ref>{{cita|Sigurdur Steinthorsson|p. 428|Icel}}.</ref> la cui presenza ha permesso l'emersione dalle acque delle prime conformazioni [[Basalto|basaltiche]].
La presenza dell’isola emersa è dovuta alla sovrapposizione delle due sorgenti magmatiche: la dorsale (basalti N-MORB) e l'hotspot (basalti OIB, ovvero ''Oceanic Island Basalts'' come le Hawaii). Conseguentemente i magmi sono, dal punto di vista geochimico, intermedi: prendono il nome di [[Plume-Morb]] o [[Enriched-Morb]]. L'hotspot garantisce una sovrapproduzione di magma che permette l’emersione della dorsale: se non fosse per la presenza dell'hotspot sotto la dorsale, essa si manterrebbe ben al di sotto del livello del mare, come infatti avviene lungo tutta la sua estensione.
La separazione delle zolle, che avviene alla velocità di circa 2 cm all'anno, ha contribuito a far raggiungere all'isola i suoi attuali {{formatnum:103000}} km² di estensione.
==== Stratigrafia ====
[[File:Volcanic system of Iceland-Map-it.svg|thumb|right|upright=1.4|Carta geologica semplificata dell'Islanda]]
Le rocce vulcaniche affioranti sull'isola vengono suddivise in quattro serie distinte per età di formazione, che cresce con l'allontanarsi dalla fascia mediana di rift, che taglia l'isola da sud-ovest a nord-est. L'età delle rocce è stata determinata con metodi radiometrici, [[paleomagnetismo|paleomagnetici]] e analisi dei depositi piroclastici, interposti fra le colate laviche e loro [[meteorizzazione|alterazioni climatiche]], in quanto sono quasi del tutto assenti i fossili, a causa della tipologia delle rocce presenti.
# Postglaciale ([[Olocene]]): costituito da lave e rocce detritiche di età compresa fra 9 000-13 000 anni fa; sono presenti nelle aree vulcanicamente attive, inclusa la zona mediana di rift.
# Formazione [[palagonite|palagonitica]] del [[Pleistocene]] superiore, in gran parte derivante da lave effusive in condizioni subglaciali, la cui distribuzione in gran parte coincide con quella del postglaciale.
# Formazione dei basalti grigi del [[Pliocene]]-[[Pleistocene]] che costituiscono una fascia di rocce esterne e allungate attorno alla zona di rift
# Basalti di plateau, di età variabile da 3,1 a 16 milioni di anni, che ricoprono circa il 50% dell'isola soprattutto a est e a ovest-nord dell'isola; si tratta della coalescenza di lunghe colate laviche subaeree, spesse 5-15 metri. Vi si trovano rare intercalazioni di lenti di sedimenti continentali.<ref>{{cita|Sigurdur Steinthorsson|pp. 430–432|Icel}}.</ref>
Gran parte dell'attività vulcanica si sviluppa nella frattura che unisce la [[Reykjanes|penisola di Reykjanes]] all'[[Öxarfjörður]]. Qualche fenomeno vulcanico si verifica anche nell'Islanda meridionale e nella [[Snæfellsnes|penisola di Snæfellsnes]]. La maggior parte dei sistemi vulcanici dell'isola - nel complesso una trentina - si sviluppa intorno a un cono centrale, oppure è una grande depressione circolare (per esempio, lo [[stratovulcano]] [[Askja]]). Gli edifici vulcanici sono parte integrante del paesaggio islandese, spesso rappresentato da vastissimi altopiani lavici, le cui depressioni spesso sono ricoperte da depositi torbosi, interrotti da qualche cono vulcanico. Anche gli stessi altopiani si sono formati in seguito alle eruzioni subglaciali che, essendosi raffreddate rapidissimamente, hanno creato [[lava a cuscino]]. Infine, ancora nell'Islanda meridionale troviamo il [[Laki]], un sistema vulcanico di 24 km che nel [[1783]], eruttando, comportò effetti climatici nell'[[emisfero boreale]].<ref>Brayshay and Grattan, 1999; Demarée and Ogilvie, 2001</ref>
==== I vulcani ====
Vi sono 30 vulcani attivi, di cui 13 hanno eruttato dai primi insediamenti stabili sull'isola nel 874 d.C.<ref>{{cita pubblicazione |autore=Th. Thordarson |autore2=A. Hoskuldsson |titolo=Postglacial Volcanism in Iceland |url=http://pages.mtu.edu/~raman/papers2/Thordarson%20and%20Hoskuldsson%202008%20Postglacial%20volcanism.pdf |rivista=Jokull |editore University of Edimburgh |anno=2008 |volume=58|pp=197–228}}</ref> I più noti sono [[Hekla]], [[Grímsvötn]] e [[Katla]].,
==== Eruzioni principali ====
{{Vedi anche|Eruzione dell'Eyjafjöll del 2010}}
In circa 1 100 anni di insediamenti umani sull'isola, sono state registrate circa 250 maggiori eruzioni vulcaniche, alcune delle quali si sono protratte anche per anni. Queste hanno generato circa 45 000 m³ di rocce. I vulcani più attivi, nonché più noti, sono l'[[Hekla]], il [[Grímsvötn]] e il [[Katla]], che hanno avuto più o meno venti eruzioni ciascuno. Tuttavia, i [[Ghiacciaio|ghiacciai]] che ricoprono questi vulcani sono spesso soggetti a improvvisi scioglimenti a causa della ripresa di attività vulcanica all'interno delle loro [[Caldera|caldere]]. L'ultimo grande scioglimento si è verificato nel [[1996]], quando il Grímsvötn, coperto per gran parte dal [[Vatnajökull]], ne sciolse 3 km³. Eruzioni ben maggiori sono conosciute tra il [[1362]] e il [[1727]], quando continue eruzioni vulcaniche uccisero uomini e animali in gran quantità.
Andando ancora più indietro nel tempo, bisogna citare la drammatica e devastante eruzione dell'Hekla nel [[1104]], che rase al suolo la valle del [[Þjórsárdalur]] e che rivestì e seppellì sotto i [[lapilli]] le zone circostanti. Ma le eruzioni più disastrose di tutta la storia islandese si verificarono dopo il [[1727]]: nel [[XVIII secolo]] una serie di tre eruzioni mise in ginocchio l'isola e la sua popolazione. Iniziò il Katla nel [[1755]], replicò l'Hekla nel [[1766]] e concluse il Laki con una catastrofica eruzione tra il [[1783]] e il [[1784]]: lo [[zolfo]] e l'[[anidride carbonica]] avvelenarono fiumi e terreni uccidendo oltre 10 000 persone e più della metà del bestiame sull'isola.
Tra le eruzioni recenti, nessuna è lontanamente comparabile a quella del Laki di fine Settecento. Però quella innocua dell'[[Heimaey|isola di Heimaey]] del 23 gennaio [[1973]] non diventò una carneficina solo grazie a una fortunata coincidenza: la popolazione isolana fu salvata dalle barche dei pescatori che si trovavano al porto solo per caso. Passata l'emergenza, molti abitanti tornarono sull'isola e disseppellirono quelle case non raggiunte dalla lava, ma semplicemente ricoperte dalla cenere vulcanica ricaduta. L'eruzione fu una tragedia evitata, anche grazie a potenti getti di acqua marina sulle colate laviche in movimento, che ritardarono la loro avanzata. Il calore delle colate laviche fu utilizzato per alcuni anni per il riscaldamento delle abitazioni. Il suo piccolo porto da allora fu più protetto dalla forza del mare poiché le colate laviche che arrivarono fino all'acqua crearono una barriera. Infine, l'eruzione più nota fra quelle avvenute in tempi più recenti in Islanda risale sicuramente al [[2010]], quando l'[[Eruzione dell'Eyjafjöll del 2010|eruzione dell'Eyjafjöll]] emise nell'atmosfera una quantità di ceneri tale da paralizzare il traffico aereo di tutta [[Europa]] per settimane intere, con una perdita di oltre 200 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]] al giorno per molte compagnie aeree.<ref>{{Cita news |autore= Graeme Wearden |titolo= Ash cloud costing airlines £130m a day |url= http://www.guardian.co.uk/business/2010/apr/16/iceland-volcano-airline-industry-iata |pubblicazione= [[The Guardian]] |data=16 aprile 2010 |accesso=17 aprile 2010}}</ref>
==== Eruzioni sottomarine ====
Nel 1963 un'eruzione sottomarina ha dato origine a una piccola isola: [[Surtsey]], lungo le coste meridionali.
==== I geyser ====
[[File:Strokkur in sunlight.jpg|thumb|left|Geyser [[Strokkur]]]]
Oltre ai vulcani, molti dei quali attivi, nell'isola sono diffuse le manifestazioni vulcaniche secondarie: sorgenti termali, fumarole e moltissimi [[geyser]], getti di acqua calda alti decine di metri sfruttati anche per il riscaldamento delle case islandesi.
===== Sfruttamento dell'energia geotermica =====
Tali fenomeni sono dovuti a [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] che s'infiltrano nella [[crosta terrestre]], acquistando [[calore]] attraverso le [[roccia|pietre]] o il magma e risalendo successivamente in superficie in forma di sorgenti di [[vapore acqueo]]. Grossomodo, è questo lo stesso meccanismo attraverso cui avviene il funzionamento dei [[geyser]]. Sull'isola nordatlantica ci sono anche circa trenta aree ad alta temperatura, che presentano fanghi termali. Questa energia geotermica ad alta entalpia viene quindi utilizzata non solo per produrre [[energia elettrica]], ma anche per grandissima parte degli impianti di riscaldamento. Questo forte utilizzo del geotermico lo si deve anche grazie alla diminuzione degli effetti devastanti delle eruzioni dei temibili vulcani islandesi, in quanto i moderni sistemi di allarme consentono di trovare le giuste contromisure, tant'è che ormai le eruzioni sono diventate da fonte di paura per gli abitanti locali ad attrattiva turistica.
=== Idrografia ===
[[File:Dettifoss 2004.jpg|thumb|Cascata di [[Dettifoss]]]]
[[File:Skogafoss from below.JPG|thumb|Cascata di [[Skógafoss]]]]
==== I fiumi ====
{{vedi anche|Fiumi dell'Islanda}}
Data l'abbondanza dei ghiacciai, sono molti i fiumi alimentati dall'acqua derivante dallo scioglimento del ghiaccio nella stagione estiva. I corsi d'acqua hanno portate abbondanti e sono ricchi di salmoni; nei loro brevi corsi formano tante suggestive cascate, seguendo i dislivelli del terreno.
I fiumi islandesi sono in parte molto noti, ma nessuno di essi è navigabile. I principali fiumi sono:
* Islanda meridionale: [[Hvítá]], [[Krossá]], [[Kúðafljót]], [[Markarfljót]], [[Múlakvísl]], [[Ölfusá]] (il fiume con la maggior portata media annuale in Islanda), [[Öxará]], [[Rangá]], [[Skeiðará]], [[Sog (fiume)|Sog]], [[Þjórsá]] (il fiume più lungo d'Islanda, 280 km)
* Reykjavík: [[Elliðaá]]
* Islanda occidentale: [[Hvítá (Borgarfjörður)]], [[Norðurá (Borgarfjörður)]]
* Fiordi occidentali (Vestfirðir): [[Dynjandi]]
* Islanda settentrionale: [[Blandá]].
==== I ghiacciai ====
Un tempo l'Islanda era ricoperta da immensi ghiacciai. Ora essi formano le ''lagune di iceberg'' nel Mare di Groenlandia e coprono anche le vette, oltre i {{formatnum:2000}} metri, dei massicci centrali. È islandese il più grande ghiacciaio d'Europa, il [[Vatnajökull]], situato nella parte sud-orientale dell'isola, che occupa una superficie di circa 8 500 km².
==== I laghi ====
Numerosi sono i laghi, tra cui il ''Lago Mývatn'' e il ''Lago Öskjuvatn'', che occupa un antico cratere vulcanico, come molti altri laghi islandesi.
==== Le coste ====
Le coste raggiungono uno sviluppo di quasi 6 000 km; sono generalmente frastagliate e incise dai ''fiordi'', formati dall'erosione dei ghiacciai. Solo nella parte centrale si aprono piccole ''pianure costiere'', formate da antichi depositi dei ghiacciai e dei fiumi.
=== Clima ===
{{vedi anche|Clima dell'Islanda}}
[[File:Iceland Grimsvoetn 1972-B.jpg|thumb|upright=1.4|Il [[Vatnajökull]], il quarto ghiacciaio più grande al mondo]]
L'Islanda si trova in una zona di forti contrasti termici sia atmosferici (tra i tiepidi venti sudoccidentali e quelli freddissimi che scendono dalla Groenlandia) sia marini. Tale situazione di contrasto genera intorno all'isola una zona di bassa pressione quasi permanente, che è stata battezzata "[[Depressione d'Islanda]]". Essa influenza il clima dell'isola più di ogni altro fattore, determinando un'estrema variabilità della forza dei venti, della loro direzione e dell'umidità delle masse d'aria. Di conseguenza, in Islanda, repentini passaggi dalla pioggia al bel tempo e di nuovo al maltempo sono la regola anziché l'eccezione. Non sono inoltre rare violente tempeste, dovute a passaggi di depressioni con valori barici anche inferiori ai 950 hPa<ref>[http://www.wzkarten.de/pics/archive/ra/1993/Rrea00119930111.gif Grafico isobare] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091014043844/http://www.wzkarten.de/pics/archive/ra/1993/Rrea00119930111.gif |data=14 ottobre 2009 }}</ref>.
Relativamente alla latitudine (63-66° N) e nonostante le sue propaggini settentrionali sfiorino il circolo polare artico, l'inverno dell'Islanda non è eccessivamente freddo, soprattutto per l'influenza (come detto) di parte della [[corrente del Golfo]], che sfiora l'isola sui suoi versanti meridionale e sudoccidentale. L'estate invece è molto breve e fresca (massime di luglio a Reykjavík sui 13 °C e minime sui 7 °C). Il record di caldo della capitale è 24,8 °C<ref name="clima2">{{cita web|url=http://goscandinavia.about.com/od/icelan1/ss/weathericeland.htm|titolo=Weather in Iceland: Temperatures, Weather & Climate|autore=Terri Mapes|editore=About.com|accesso=6 marzo 2009}}</ref>, mentre quello assoluto islandese è 30,5 °C<ref name="clima">{{cita web|url=http://www3.hi.is/~oi/climate_in_iceland.htm|titolo=The dynamic climate of Iceland|accesso=6 marzo 2009}}</ref> (piuttosto alto, ma si deve tener conto del calore cittadino che, anche in centri abitati spaziosi come quelli dell'isola, mantiene le temperature almeno sui 2-3 °C al di sopra delle aree extraurbane). In genere nei giorni più caldi (a luglio) si superano di poco i 20 °C<ref name="clima"/>, ed è considerata già una considerevole ondata di caldo, mentre durante la notte è raro non scendere sotto i 10 °C<ref>{{Cita web|url=https://it.weatherspark.com/y/31501/Condizioni-meteorologiche-medie-a-Reykjav%C3%ADk-Islanda-tutto-l%27anno|titolo=Condizioni meteorologiche medie a Reykjavík, Islanda, tutto l'anno - Weather Spark|sito=it.weatherspark.com|accesso=2020-10-14}}</ref>. All'interno (per via dell'altitudine) e a nordovest (a causa di una maggiore influenza della corrente fredda proveniente dalla [[Groenlandia]]) il clima è molto più rigido e manca una vera e propria estate.
I ghiacciai occupano il 13% dell'intero Paese e la loro estensione supera quella complessiva dei ghiacciai di tutta l'Europa continentale, questi si trovano anche ad altitudini collinari (lingue glaciali si spingono quasi fino al mare, anche a 50 m [[s.l.m.]]) e in zone ombrose gelo e neve permangono tutto l'anno. Le piogge, dipendenti in massima parte dalla direzione del vento, ammontano a circa 1 000–1 600 mm annui lungo le coste meridionali e orientali, a 700–1 000 mm all'interno dell'isola, a 800 mm a [[Reykjavík]] e a 400–600 mm a nord e nordest<ref name="Einarsson">{{cita libro|cognome=Einarsson |nome=Markús Á.|titolo=Climate of Iceland|capitolo=7|url_capitolo=http://en.vedur.is/media/loftslag/myndasafn/frodleikur/Einarsson.pdf}}</ref>. La parte dell'isola con precipitazioni più basse si trova a nord dell'enorme ghiacciaio Vatnajökull, dove esse sono inferiori a 400 mm<ref name="Einarsson"/>. Le nevicate possono avvenire anche a inizio giugno e fine agosto nell'entroterra.
In inverno, come detto, le temperature sono miti e non scendono di molto sotto lo zero: nei giorni più freddi (in gennaio) nelle regioni costiere meridionali si hanno temperature attorno agli 0 °C<ref name="clima"/>, negli altopiani centrali attorno ai -10 °C<ref name="clima"/> e nelle zone settentrionali tra -25 °C e -30 °C<ref name="clima"/>. Nonostante ciò, le gelate sono molto frequenti e sono rare giornate molto al di sopra dello zero. Ci possono essere anche escursioni termiche giornaliere molto marcate, ma esse sono strettamente legate alla direzione di provenienza del vento (anziché all'alternanza di luce e oscurità). L'arcipelago di Vestmannaeyjar, che si trova al largo della costa meridionale, è la zona con il clima più oceanico. Qui sono molto frequenti le giornate di forte vento con nevischio: la neve cade spesso, ma generalmente non ci sono grandi accumuli (non oltre i 15–20 cm). L'estate è invece estremamente piovosa e fresca.
In sintesi, il clima islandese è inadatto all'agricoltura (che pure potrebbe trovare condizioni favorevoli nei terreni vulcanici così fertili).
== Popolazione ==
''Abitanti censiti nel gennaio 2013 per sesso e fasce d'età''
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text:Fonte Statistics Iceland 2013 - Elaborazione grafica di Wikipedia
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=== Demografia ===
Lontana sia dall'Europa sia dall'America e lambita da mari particolarmente pericolosi, l'Islanda si conservò disabitata a lungo. Nel [[IX secolo]] l'isola fu raggiunta da alcuni monaci irlandesi seguiti, nell'[[874]], dai primi colonizzatori norvegesi. La piccola comunità tese a ingrandirsi per l'arrivo costante di immigrati non solo scandinavi, ma anche scozzesi e irlandesi. Si stima dunque che, nel [[X secolo]], la popolazione doveva raggiungere le 25 000 unità. Esaurite poco dopo le immigrazioni, l'isola godette di un periodo di benessere favorito dai frequenti contatti con la Norvegia. Questa situazione, favorevole all'incremento naturale della popolazione, si arrestò durante il dominio danese, per poi riprendere verso la fine del [[XIX secolo]]: se allora gli islandesi erano ancora 80 000, già nel [[1930]] raggiungevano le 109 000 unità per poi arrivare rapidamente alle 320 000.
Paese con un livello di crescita naturale e un tasso di fertilità nettamente al di sopra della media europea (2,23 figli per coppia nel 2010 contro la media europea di 1,4), anche grazie alle politiche di aiuti familiari, la popolazione islandese dovrebbe crescere, grazie al [[saldo naturale]], fino a 500 000 persone entro il 2060, senza tenere conto dell'immigrazione<ref>[http://www.statice.is/ Statistics Iceland<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, che pure negli ultimi anni è numerosa.
Gli immigrati sono circa {{tutto attaccato|33 000|}} e compongono il 13% della popolazione<ref>[http://www.hagstofa.is/?PageID=2593&src=/temp/Dialog/varval.asp?ma=MAN04103%26ti=Mannfj%F6ldi+eftir+r%EDkisfangi%2C+kyni+og+aldri+1%2E+jan%FAar+1998%2D2011+++++%26path=../Database/mannfjoldi/Rikisfang/%26lang=3%26units=Fj%C3%B6l Hagstofa Íslands - Talnaefni » Mannfjöldi » PX<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, concentrati soprattutto nella capitale; di questi, la maggioranza proviene dalla Polonia (circa {{formatnum:8000}} polacchi, la comunità straniera più numerosa), dalla Lituania (circa 2 000), dai paesi scandinavi, dalla Germania e dall'Austria.
==== Distribuzione della popolazione ====
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|+ Regioni islandesi<ref name=":10">[http://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/europa/islanda/storia/ Islanda - Guida di viaggio: Storia - Lonely Planet Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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