Paraceratherium: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Patagotitan vs Mammals Scale Diagram SVG Steveoc86.svg|thumb|Dimensioni stimate per ''P. transouralicum'' (verde oliva) a confronto con un' uomo, altri grandi mammiferi e il sauropode ''[[Patagotitan mayorum|Patagotitan]]'']]
''Paraceratherium'' rappresenta uno dei più grandi mammiferi terrestri conosciuti che siano mai esistiti, ma le sue dimensioni esatte non sono ancora chiare a causa della mancanza di esemplari completi.<ref name="Prothero 2013 87 106"/> La lunghezza totale del corpo è stata stimata a 8,7 metri da Granger e Gregory, nel 1936, e 7,4 metri dalla paleontologa sovietica Vera Gromova, nel 1959, sebbene la prima stima sia oggi considerata esagerata. Il peso di ''Paraceratherium'' era simile a quello di alcuni [[Proboscidea|proboscidati]] estinti, il cui scheletro completo più grande conosciuto appartiene al [[Mammuthus trogontherii|mammut delle steppe]] (''Mammuthus trogontherii'').<ref name="Fortelius"/><ref name=probos_mass>{{Cita pubblicazione | cognome1 = Larramendi | nome1 = A. | anno = 2016 | titolo = Shoulder height, body mass and shape of proboscideans | rivista = Acta Palaeontologica Polonica | volume = 61 | doi = 10.4202/app.00136.2014 | url = https://www.app.pan.pl/archive/published/app61/app001362014.pdf |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160824042509/http://www.app.pan.pl/archive/published/app61/app001362014.pdf | urlmorto = no }}</ref> Nonostante la sua massa più o meno equivalente, ''Paraceratherium'' era comunque più alto di qualsiasi proboscidato.<ref name="Prothero 2013 87 106"/> La sua altezza al garrese è stata stimata a 5,25 metri da Granger e Gregory, e 4,8 metri dal paleontologo americano [[Gregory S. Paul]], nel 1997.<ref name="GSP 1997">{{Cita pubblicazione | cognome = Paul | nome = G. S. | titolo = Dinosaur models: The good, the bad, and using them to estimate the mass of dinosaurs | rivista = Dinofest International Proceedings | pp = 129–142 | url = http://gspauldino.com/Models.pdf | anno = 1997 | accesso = 3 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304084114/http://gspauldino.com/Models.pdf | urlmorto = no }}</ref> Per il collo è stata stimata una lunghezza di 2-2,5 metri dai paleontologi Michael P. Taylor e Mathew J. Wedel, nel 2013.<ref name=Taylor&Wedel2013>{{Cita pubblicazione| cognome1 = Taylor | nome1 = M. P.| cognome2 = Wedel | nome2 = M. J.| doi = 10.7717/peerj.36| titolo = Why sauropods had long necks; and why giraffes have short necks| rivista = PeerJ| volume = 1| pp = e36| anno = 2013| pmid = 23638372| pmc =3628838}}</ref>
[[File:Indricotherium11.jpg|thumb|left|[[paleoarte|Ricostruzione artistica]] di ''P. transouralicum'']]
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Non ci sono indicazioni sul colore e sulla struttura della pelle dell'animale non essendoci impronte delle pelle o mummie. La maggior parte delle ricostruzioni mostrano l'animale con una pelle spessa, piegata, grigia e glabra, ispirata a quella dei moderni rinoceronti. Poiché i peli trattengono il calore corporeo, i grandi mammiferi moderni come elefanti e rinoceronti sono in gran parte glabri. Prothero propose che, contrariamente alla maggior parte delle raffigurazioni, ''Paraceratherium'' avesse grandi orecchie simili a quelle degli elefanti che usava per la [[termoregolazione]]. Le orecchie degli elefanti allargano la superficie del corpo e sono piene di vasi sanguigni, facilitando la dissipazione del calore in eccesso. Secondo Prothero, questo sarebbe stato il caso anche per ''Paraceratherium'', come indicato dalle robuste ossa attorno alle aperture dell'orecchio.<ref name="Prothero 2013 87 106">Prothero, 2013. pp.&nbsp;87–106</ref> Tuttavia, i paleontologi Pierre-Olivier Antoine e Darren Naish hanno espresso scetticismo nei confronti di questa idea.<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Antoine | nome = P. O. | titolo = There were giants upon the earth in those days (Book Review) | rivista = Palaeovertebrata | volume = 38 | pp = 1–3 | anno = 2014 | url = http://palaeovertebrata.com/Articles/sendFile/53/published_article | doi = 10.18563/pv.38.1.e4 | accesso = 20 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141112081736/http://palaeovertebrata.com/Articles/sendFile/53/published_article | urlmorto = no }}</ref><ref>{{cita web|autore=Naish, D.|titolo=Tet Zoo Bookshelf: van Grouw's ''Unfeathered Bird'', Bodio's ''Eternity of Eagles'', Witton's ''Pterosaurs'', Van Duzer's ''Sea Monsters on Medieval and Renaissance Maps''!|data=29 giugno 2013|accesso=5 ottobre 2014|opera=blogs.scientificamerican.com/tetrapod-zoology|url=http://blogs.scientificamerican.com/tetrapod-zoology/2013/06/29/tet-zoo-bookshelf/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006090959/http://blogs.scientificamerican.com/tetrapod-zoology/2013/06/29/tet-zoo-bookshelf/|urlmorto=no}}</ref>
 
A causa della natura frammentaria dei fossili di ''Paraceratherium'' conosciuti, lo scheletro dell'animale è stato ricostruito in diversi modi.<ref>{{Cita pubblicazione | cognome1 = Granger | nome1 = W. | cognome2 = Gregory | nome2 = W. K. | titolo = A revised restoration of the skeleton of ''Baluchitherium'', gigantic fossil rhinoceros of Central Asia | rivista = American Museum Novitates | numero = 787 | pp = 1–3 | anno = 1935 }}</ref> Nel 1923, Matthew supervisionò un artista per disegnare una ricostruzione dello scheletro sulla base degli esemplari ancora meno completi di ''P. transouralicum'' allora conosciuti, usando le proporzioni di un moderno rinoceronte come guida.<ref name="Osborn 1923">{{Cita pubblicazione | cognome = Osborn | nome = H. F. | titolo = ''Baluchitherium grangeri'', a giant hornless rhinoceros from Mongolia | rivista = American Museum Novitates | numero = 78 | pp = 1–15 | anno = 1923 }}</ref> Il risultato era un' animale troppo tozzo e compatto, e Osborn face preparare una versione più snella nello stesso anno. Alcune ricostruzioni successive hanno reso l'animale troppo snello, con poco riguardo allo scheletro sottostante.<ref name="Prothero 2013 87 106"/> Gromova pubblicò una ricostruzione scheletrica più completa nel 1959, basata sullo scheletro di ''P. transouralicum'' rinvenuto nella Formazione Aral, ma anche questa mancava di diverse vertebre del collo.<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Gromova | nome = V. L. | titolo = Gigantskie nosorogi | rivista = Trudy Paleontology Institut Akademii Nauk SSSR | volume = 71 | pp = 154–156 | lingua = ru | anno = 1959 }}</ref>
 
=== Cranio ===
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I crani più grandi di ''Paraceratherium'' sono lunghi circa 1,3 metri, da 33 a 38 centimetri nella parte posteriore del cranio, e larghi 61 centimetri all'altezza degli [[Arcata zigomatica|archi zigomatici]]. ''Paraceratherium'' aveva una fronte lunga, liscia e priva dell'area ruvida che funge da punto di attacco per le corna dei rinoceronti. Le ossa sopra la regione nasale sono lunghe e l'incisione nasale è profonda. Ciò indicherebbe che ''Paraceratherium'' aveva un labbro superiore prensile simile a quello del [[rinoceronte nero]] e del [[rinoceronte indiano]], oppure una breve [[proboscide]] come nei [[Tapiridae|tapiri]].<ref name="Prothero 2013 87 106"/> Una caratteristica distintiva era che l'incisione nasale era talmente profonda da raggiungere i premolari P2-P3.<ref name="Nature"/>
 
La parte posteriore del cranio era bassa e stretta, priva di grandi creste lambdoidi in alto e lungo la [[cresta sagittale]], che si trovano altrimenti in animali con corna e zanne che necessitano di muscoli forti per spingere e combattere. Il cranio presenta anche una fossa profonda per l'attacco dei legamenti nucali, che sostengono automaticamente il cranio. Il [[condilo occipitale]] era molto ampio e sembra che ''Paraceratherium'' avesse muscoli del collo grandi e forti, che gli consentivano di inclinare la testa con forza verso il basso mentre si nutriva dai rami.<ref name="Prothero 2013 87 106"/> Il profilo superiore del cranio era arcuato, caratteristica distintiva del genere.<ref name="Nature"/> Un cranio di ''P. transouralicum'' ha la fronte bombata, mentre altri hanno la fronte piatta, forse una caratteristica dovuta al [[dimorfismo sessuale]].<ref name="Lucas & Sobus"/> Un' [[endocast]]o [[Cervello|cerebrale]] di ''P. transouralicum'' mostra che era solo l'8% della lunghezza del cranio, mentre il cervello del rinoceronte indiano è il 17,7% della sua lunghezza del cranio.<ref name="Granger & Gregory"/>
[[File:Indricotherium transouralicum dentatura superiore destra.jpg|left|thumb|Molari superiori di ''P. transouralicum'', al [[Museo nazionale di storia naturale di Francia|Musée d'Histoire Naturelle]], [[Parigi]]]]
Le specie di ''Paraceratherium'' sono principalmente distinguibili attraverso le caratteristiche del cranio: ''P. bugtiense'' presenta [[mascella]] e [[premascella]] relativamente sottili, tetto del cranio poco profondo, processi mastoideo- paroccipitali relativamente sottili e posti sul retro del cranio, una cresta lambdoide, che si estendeva poco all'indietro e un condilo occipitale con orientamento orizzontale, che condivideva con ''Dzungariotherium''. ''P. transouralicum'' aveva mascelle e premascelle robuste, zigomi capovolti, [[Osso frontale|ossa frontali]] a cupola, processi mastoideo-paroccipitali spessi, una cresta lambdoide che si estendeva all'indietro e condili occipitali con orientamento verticale.<ref name="Prothero 2013 67 86"/> ''P. huangheense'' differiva da ''P. bugtiense'' solo per l'anatomia della porzione posteriore della mascella, nonché per le sue dimensioni maggiori.<ref name="huangheense"/> ''P. linxiaense'' differiva dalle altre specie in quanto la tacca nasale era più profonda, con il fondo posto sopra la metà del molare M2, un condilo occipitale proporzionalmente più alto rispetto all'altezza della superficie occipitale, ossa del muso corte e un diastema davanti gli zigomi e un arco zigomatico alto con un'estremità posteriore prominente e un incisivo superiore I1 più piccolo.<ref name="Nature"/>