== Storia ==
Dopo il successo di pubblico riscosso dal primo [[Gran Premi di automobilismo|Gran Premio]] della storia dell'[[Automobilismo]] disputato proprio a Le Mans nel [[1906]], si pensò di istituire una corsa annuale, la [[24 Ore di Le Mans]], da disputare in un circuito che raccordava alcune strade attorno alla città,. ilIl primo tracciato venne realizzato nel 1923.
È famoso soprattutto per il suo lungo rettilineo, un pezzotratto della RN138 (''Route Nationale 138'' - Strada nazionale 138), noto tra i locali come ''Ligne Droite des Hunaudières'', o in italiano come ''Rettilineo di Mulsanne''. Contrariamente a molte altre gare in cui la velocità nelle curve è più importante della velocità di punta, quest'ultima è stata un parametro critico per essere competitivi a Le Mans. Questo ha portato a sviluppare progetti speciali per la carrozzeria, come la "coda lunga" introdotta da [[Charles Deutsch]] e [[Robert Choulet]]. Anche la frenata alla fine del rettilineo è critica; il primo impiego dei [[freno a disco|freni a disco]] fu da parte di una [[Jaguar]] che correva a Le Mans. Per non parlare del consumo di carburante, altro parametro fondamentale per essere vincenti,: il sistema ''cut-off'', che taglia l'alimentazione del motore in frenata, utile nel [[parzializzazione|parzializzare]] il consumo di benzina, è stato sviluppato proprio qui.
Il circuito è sempre stato sinonimo di grande affaticamento meccanico, dato dai lunghi rettifili in cui l'acceleratore è aperto al massimo per oltre il 70% del tempo sul giro, dai continui cambi marcia, alle inevitabili violente frenate. Il lunghissimo rettilineo delle [[Hunaudières]], è uno dei tratti più caratteristici, in cui le vetture, anno dopo anno, sono riuscite a raggiungere velocità di punta sempre più elevate,: se nel [[1954]] la [[Jaguar D]] arrivava a 278 km/h, nel [[1971]] la [[Porsche 917]] viaggiava già a 362 km/h.
Durante gli [[anni 1970|anni settanta]] le velocità massime diminuirono, dopo che nuove regole ridussero le dimensioni e la potenza dei motori, mentre l'evoluzione dell'[[aerodinamica]] permise agli ingegneri di aumentare la velocità nelle curve e ridurre quella massima. Questa Quest'evoluzione venne favorita anche dai piloti, perché rendeva le auto più facili da guidare, divenendo meno violente in accelerazione e in frenata e richiedendo meno attenzione in rettilineo.; Inoltreinoltre portava meno stress alle auto. Nell'arco di 24 ore questi sonorisultano benefici importanti.
Per la fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] le auto più veloci raggiungevano nuovamente delle velocità massime notevoli. Nel [[1988]] una [[Welter-Meunier|WM P88]], spinta da un [[motore V6]] [[Peugeot]] [[sovralimentazione|turbo]] e guidata da [[Roger Dorchy]], raggiunse la velocità di 405 km/h durante la gara. Questa performance non viene generalmente considerata importante, perché si trattò di una mossa pubblicitaria da parte di una scuderia in cerca di sponsor: l'auto venne assettata per la velocità massima, con prese d'aria parzializzate. Ma l'anno successivo una [[Sauber C9]] raggiunse una velocità di punta di 400 km/h durante le prove, e la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FISA]] decise che eranola situazione era diventatediventata troppo pericolosepericolosa. Due chicane vennero quindi aggiunte in tempo per la gara del [[1990]], allo scopo di abbassare le velocità massime. Verso la fine del rettilineo era presente un dosso, detto "di Mulsanne", sul quale nel [[1999]] la [[Mercedes-Benz CLR]] di [[Mark Webber]] decollò, ribaltandosi. Il dosso venne abbassato nell'inverno precedente alla gara del [[2001]], sempre nell'interessea dellascopo di sicurezza.; Ancheanche se il dosso è ancora presente, èrisulta molto più basso di quanto non fosse in precedenza. Nei lunghi rettilinei immersi nei boschi si nota in modo rilevante la differenza di velocità tra le vetture prototipo più veloci e le meno esasperate [[Gran Turismo (automobile)|Gran Turismo]]; i piloti devono prestare molta attenzione anche di notte nell'oscurità o peggio in caso di pioggia (molto frequente) per i rischi di [[aquaplaning]]. Sono diverse le tragedie verificatesi sul circuito e innumerevoli quelle sfiorate.
==Note==
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