[[File:02 Runes of the Younger Futhark painted on little stones - Runen des jüngeren Futhark auf kleine Steine gemalt.jpg|thumb|right|Futhark recente]]
Il '''Fuþarkfuþark recente''' (o '''Futharkfuthark recente'''), chiamato anche '''rune scandinave''', è un [[alfabeto runico]], forma ridotta del [[Fuþarkfuþark antico]] consistente di soli 16 caratteri contro i precedenti 24, in uso a partire dal [[IX secolo]]. La riduzione paradossalmente avvenne nello stesso periodo in cui alcuni cambiamenti fonetici portarono ad un gran numero di diversi fonemi nella lingua parlata, quando il [[proto-norreno]] evolvette nel [[Lingua norrena|norreno]].
Perciò, tale lingua presentava suoni distinti e [[Coppia minima|coppie minime]] che non sono separati nella scrittura. Inoltre, poiché nella scrittura si usava evitare di avere la stessa runa due volte di seguito, la distinzione del linguaggio parlato tra vocali lunghe e brevi non venne mantenuta nel Fuþarkfuþark recente; l'unica eccezione era rappresentata dalla presenza di una coppia di suoni differenti rappresentati però con la stessa runa, come in '''kunuur''' (che sta per ''Gunvor'').
==Storia==
L'utilizzo del Fuþarkfuþark recente è testimoniato in [[Scandinavia]] ed in altri insediamenti all'estero dell'[[Epoca vichinga]], probabilmente a partire dal [[IX secolo]]. Mentre il [[Fuþark antico]] dell'epoca delle [[Invasioni barbariche del V e VI secolo|invasioni barbariche]] era rimasto un "segreto" noto solamente ad un'élite di letterati, con solamente 350 iscrizioni rimasteci, la letteratura in Fuþarkfuþark recente divenne molto diffusa in Scandinavia, com'è testimoniato dal gran numero di [[pietre runiche]] (circa 6000), talvolta scolpite con annotazioni quasi casuali.
C'è una fase di transizione tra il [[650]] e l'[[800]] che mostra un uso misto di lettere dei due Fuþarkfuþark antico e recente, per esempio nelle pietre runiche di [[Pietra runica di Björketorp|Björketorp]] (circa [[650]]), [[Pietra runica di Stentoften|Stentoften]] (circa [[650]]), [[Pietra runica di Snoldelev|Snoldelev]] e [[Pietra runica di Rök|Rök]] (circa [[800]]).
Il Fuþarkfuþark recente divenne noto in [[Europa]] come l'"alfabeto dei [[Norreni]]" (studiato per interessi commerciali e diplomatici), chiamato ''Abecedarium Nordmannicum'' nel [[Codex Sangallensis 878]] ([[Abbazia di San Gallo]], [[Svizzera]]) forse da [[Walafrid Strabo]], ed ''ogam lochlannach'' ("[[Alfabeto ogamico|Ogham]] degli Scandinavi") nel [[Libro di Ballymote]] ([[Ballymote]], [[Irlanda]]).
[[File:Ogham futhark ballymote.png|thumb|upright=1.2|L'''ogam lochlannach''.]]
Il Fuþarkfuþark recente si differenzia in due tipologie, quella a rune a rami lunghi ([[Lingua danese|danese]]) e quella a rune a rami corti ([[Lingua svedese|svedese]] e [[Lingua norvegese|norvegese]]). Il perché della differenza tra le due versioni è stata oggetto di dibattito: un'opinione diffusa è che essa sia funzionale, ovvero le rune a rami lunghi erano utilizzate per scrivere sulla pietra, mentre quelle a rami corti erano utilizzati nella vita quotidiana per i messaggi pubblici o privati su legno; inoltre ulteriori versioni si svilupparono a partire dal Fuþarkfuþark recente, le [[rune Hälsinge]] ("senza bastoni", [[X secolo|X]]-[[XIII secolo]]), le [[rune medievali]] (o [[Fuþorkfuþork]], [[XII secolo|XII]]-[[XVI secolo]]) e le latinizzate [[rune dalecarliane]] ([[XVI secolo]]-[[1910]]).
==Varianti==
{{vedi anche|Fuþork}}
[[File:Medeltida runor.svg|upright=1.8|thumb|Rune medievali.]]
Nel [[Medioevo]] il Fuþarkfuþark recente in Scandinavia fu espanso in modo da contenere un simbolo per ogni fonema dell'antico norreno. Versioni puntate di simboli che indicano [[Consonante sorda|consonanti sorde]] vennero utilizzate per indicare le rispettive [[Consonante sonora|consonanti sonore]] e viceversa, ed apparvero nuove rune anche per suoni [[Vocale|vocalici]]; le iscrizioni in rune scandinave medievali (o ''Fuþork'') mostrano una grande varietà di forme runiche, ed alcune lettere come ''s'', ''c'' e ''z'' vennero spesso utilizzate indifferentemente l'una dall'altra (Jacobsen e Moltke, 1941–42, pagina VII; Werner, 2004, pagina 20).
Le rune medievali rimasero in uso fino al [[XV secolo]]. La maggior parte delle iscrizioni runiche norvegesi giunte fino ad oggi sono in rune medievali; è interessante il fatto che più di 600 iscrizioni che contengono queste rune sono state scoperte a [[Bergen]] dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]], soprattutto su bastoni di legno (le cosiddette [[Iscrizioni di Bryggen]]): ciò indica che le rune sono state usate comunemente per diversi secoli accanto all'[[alfabeto latino]], tanto che alcune iscrizioni in rune medievali sono proprio in [[lingua latina|latino]].
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