Kāfir: differenze tra le versioni
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'''Kāfir''' ({{lang-ar|كافر}}; plurale كَافِرُونَ, ''kāfirūna'' o كفّار, ''kuffār'' o كَفَرَة, ''kafarah''; femminile كافرة, ''kāfirah''; femminile plurale كافرات, ''kāfirāt'' o كوافر, ''kawāfir'') è un termine arabo che significa "infedele",<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/?id=ID-bCsGmWLkC&pg=PA27&dq=kafir+means+infidel#v=onepage&q=kafir%20means%20infidel&f=false|titolo=Religious Minorities in Iran|autore=Eliz Sansarian|anno=2000|isbn=978-1-139-42985-6}}</ref> "chi rifiuta",<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/?id=XvbXAAAAMAAJ&q=kafir+rejector&dq=kafir+rejector|titolo=A Faith for All Seasons: Islam and Western Modernity|autore=Shabbir Akhtar|anno=1990|isbn=978-0-947792-41-1}}</ref> "miscredente", "non credente", "non musulmano". Derivante dalla radice K-F-R ovvero "coprire", il termine si riferisce ad una persona che rifiuta o non crede in [[Allah]] o nei dettami dell'[[Islam]],<ref>[http://www.oxfordreference.com/view/10.1093/oi/authority.20110803100044658 Oxfordreference.com]</ref><ref name="Glasse-2001-247">{{Cita libro|autore=Cyril Glasse|titolo=The New Encyclopedia of Islam|annooriginale=1989|editore=Altamira Press|isbn=978-0-7591-0189-0|p=247|edizione=Revised 2001}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.secularismandnonreligion.org/articles/10.5334/snr.111/|titolo=Nonbelief: An Islamic Perspective|lingua=en}}</ref> negando il dominio e l'autorità di Allah.<ref name="TIK" /> La parola viene spesso usata in modi diversi all'intero del [[Corano]], principalmente con il significato di "ingratitudine" verso Allah.<ref name="adams" /><ref name="EI2" /> Storicamente, gli studiosi islamici sono concordi nel considerare un politeista come ''kāfir'', ma spesso dissentono sull'applicazione propria del termine ai musulmani che hanno commesso un grave peccato e agli [[Ahl al-Kitab]].<ref name="adams" /><ref name="EI2" /> Nel periodo moderno, ''kāfir'' è spesso usato come un termine dispregiativo,<ref>{{Cita libro|autore=Julie Rajan|titolo=Al Qaeda's Global Crisis: The Islamic State, Takfir and the Genocide of Muslims|p=cii|url=https://books.google.com/?id=Pz5yBgAAQBAJ&pg=PA102&dq=kuffar+derogatory#v=onepage&q=kuffar%20derogatory&f=false|anno=2015|editore=Routledge|isbn=978-1-317-64538-2}}</ref><ref name="Bunt 2009">{{Cita libro|autore=Gary Bunt|titolo=Muslims|url=https://books.google.com/?id=gpz2v-6cnsEC&pg=PA224&dq=kuffar+derogatory#v=onepage&q=kuffar%20derogatory&f=false|data=2009|editore=The Other Press|p=CCXXIV|isbn=978-983-9541-69-4}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Gerard Pruniere|titolo=Darfur: The Ambiguous Genocide|p=XVI|url=https://books.google.com/?id=MctyAAAAMAAJ&q=kuffar+derogatory&dq=kuffar+derogatory|anno=2007|editore=Cornell University Press|isbn=978-0-8014-4602-3}}</ref> in particolare dai movimenti [[Islamismo|islamisti]].<ref>{{Cita libro|autore=Emmanuel M. Ekwo|titolo=Racism and Terrorism: Aftermath of 9/11|editore=Author House|anno=2010|ISBN=978-1-4520-4748-5|p=143}}</ref> ''Kāfir'' è spesso usato in maniera intercambiabile con ''mushrik'' ({{lang|ar|مشرك}}, coloro che commettono politeismo), un altro tipo di trasgressore religioso frequentemente menzionato nel Corano e in altre opere islamiche.<ref name="IQA">{{Cita web|url=http://islamqa.info/en/67626|titolo=The difference between the mushrikeen and the kuffaar, and to which category do the Jews and Christians belong?|sito=Islam Question & Answer|lingua=en|accesso=11 giugno 2015}}</ref> L'atto di chiamare kafir un altro musulmano autoproclamato è noto come ''[[takfir]]'',<ref name="oxforddictionaries.com">{{cita web|url=http://www.oxforddictionaries.com/definition/english/kafir|titolo=kaffir|sito=OxfordDictionaries.com|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150512211202/http://www.oxforddictionaries.com/definition/english/kafir}}</ref> una pratica che è stata condannata ma anche impiegata in polemiche teologiche e politiche nel corso dei secoli.<ref name="EJBFEI-619">{{Cita libro|titolo=E. J. Brill's First Encyclopaedia of Islam, 1913–1936, Volume 4|url=https://books.google.com/?id=7CP7fYghBFQC&pg=PA619&lpg=PA619&dq=kafir+ahl+al-kitab#v=onepage&q=kafir%20ahl%20al-kitab&f=false|anno=1993|editore=Brill|p=619|isbn=978-90-04-09790-2|curatore-cognome1=Houtsma|curatore-nome1=M. Th.|accesso=29 giugno 2015}}</ref> Un ''[[Dhimmī]]'' o ''Muʿāhid'' è uno storico<ref name=Campo/> termine per non musulmani che vivono in uno [[Stato islamico]] con protezione legale.<ref name=Campo>{{
Da ''Kāfir'' derivano anche il termine ''Cafro'', utilizzato dai coloni europei del [[Sudafrica]] per indicare genericamente le popolazioni nere,<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/cafri_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=CAFRI in "Enciclopedia Italiana"|sito=Treccani|accesso=25 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180301104059/http://www.treccani.it/enciclopedia/cafri_(Enciclopedia-Italiana)/
==Etimologia==
La parola ''kāfir'' è il participio attivo della radice K-F-R. Come termine pre-islamico, descriveva i contadini che coprivano di terra i semi nei campi e la parola, in una delle sue applicazioni nel Corano, assume lo stesso significato di contadino.<ref>{{cita web|titolo=أَعْجَبَ الْكُفَّارَ نَبَاتُهُ|url=https://archive.is/20120723132603/http://www.bookstree.com/books/2/k4/k_p4_p314.htm|lingua=ar}}</ref><ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/57.htm Sura LVII - Al-Hadîd]}}{{Citazione|20. Sappiate che questa vita non è altro che gioco e svago, apparenza e reciproca iattanza, vana contesa di beni e progenie. [Essa è] come una pioggia: la vegetazione che suscita, conforta i seminatori, poi appassisce, la vedi ingiallire e quindi diventa stoppia. Nell'altra vita c'è un severo castigo, ma anche perdono e compiacimento da parte di Allah. La vita terrena non è altro che godimento effimero.}}</ref> Dal momento che gli agricoltori coprono i semi con il suolo mentre seminano, la parola ''kāfir'' indica una persona che nasconde o copre. Ideologicamente. I poeti islamici personificano l'oscurità nel kâfir, probabilmente un residuo dell'utilizzo pre-islamico o mitologico.<ref>{{Cita libro|autore=Ignác Goldziher|titolo=Mythology among the Hebrews|anno=1877|p=193|url=http://www.gutenberg.org/files/48967/48967-h/48967-h.htm#Page_193}}</ref> Il nome impiegato per indicare l'"incredulità", la "blasfemia",<ref>{{cita web|url=http://www.ahl-alquran.com/English/show_article.php?main_id=6306|titolo=The meaning of Islam and the meaning of Blasphemy (Kufr) and Polytheism (Shirk)|autore=Ahmed Mansour|data=24 settembre 2006|lingua=en|accesso=11 giugno 2015
I termini [[Lingua ebraica|ebraici]] ''kipper'' and ''kofer'' condividono la stessa radice di ''kāfir'', ovvero כִּפֵּר, o K-F-R.''Kipper'' ha diversi significati tra cui "negare", "espiare", "coprire", "purga", "raffigurare" o "trasferire". Gli ultimi due coinvolgono il ''[[kofer]]'' ovvero il "riscatto". ''Kipper'' e ''kofer'' sono spesso usati insieme nell'ebraismo per indicare il trasferimento da parte di [[Yahweh]] della colpa dalle parti innocenti usando quelle colpevoli come riscatto.<ref>{{Cita libro|url=http://www.encyclopedia.com/article-1G2-2587511157/kipper.html|titolo="Kipper" Encyclopaedia Judaica|anno=2007|editore=Macmillan Reference USA|pp=180-183|edizione=2nd edition|autore=Michael Berenbaum|autore2=Fred Skolnik |accesso=26 settembre 2013}}</ref> ''Kipper'' è presente anche nel nome dello ''[[Yom Kippur]]'', letteralmente "Giorno dell'espiazione".
==Uso==
La pratica di dichiarare un altro musulmano come ''Kāfir'' è la ''[[takfir]]''.<ref name="oxforddictionaries.com"/> ''Kufr'' (incredulità) e ''shirk'' (idolatria) sono usati nel Corano e spesso in maniera intercambiabile dai musulmani.<ref name=IQA/><ref name="QSEP">{{Cita web|url=http://qsep.com/modules.php?name=ilm&d_op=article&sid=888|titolo=What is the Difference between Kufr and Shirk?|autore=Fatawa Ibn Baaz|sito=Quran Sunnah Educational Programs|lingua=en|accesso=16 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304134127/http://qsep.com/modules.php?name=ilm&d_op=article&sid=888
==Corano==
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===''Ahl al-kitab''===
{{Vedi anche|Ahl al-Kitab}}
Lo status di ''ahl al-kitab'' (la gente del Libro), in particolare ebrei e cristiani, con rispetto alle nozioni islamiche di miscredenza non è chiaro. Charles Adams scrive che il Corano rimprovera la gente del Libro chiamandole ''kufr'' per aver rifiutato il messaggio di Maometto quando avrebbero dovuto essere i primi ad accettarlo essendo possessori delle prime rivelazioni, e sgrida i cristiani per aver trascurato la prova dell'unicità di Dio.<ref name="adams" /> Il versetto coranico 5:73 ("Sono certamente miscredenti [kafara] quelli che dicono: “In verità Allah è il terzo di tre”. Mentre non c'è dio all'infuori del Dio Unico!"),<ref>{{Cita web|url=http://www.corano.it/corano_testo/5.htm|titolo=Sura V - Al-Mâ'ida|accesso=25
Cyril Glasse critica l'utilizzo di ''kafirun'' (pl. di ''Kāfir'') per descrivere i cristiani come "uso libero".<ref name=Glasse-2001-247/> Secondo l'''[[Encyclopedia of Islam]]'', nella giurisprudenza islamica tradizionale, gli ''ahl al-kitab'' sono "visti di solito come più clementi rispetto agli altri ''kuffar'' (pl. di ''Kāfir'')".<ref name=EI2>W. Björkman, ''Kāfir'', in {{Cita|''Encyclopaedia of Islam''}}.</ref>
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===''Mushrikun''===
''Mushrikun'' (pl. di ''mushrik'') sono coloro che praticano lo ''[[shirk]]'', che significa letteralmente "associazione" e si riferisce all'accettazione di altri dei o divinità oltre ad Allah.<ref name=EI2-shirk>D. Gimaret, ''S̲h̲irk'', in {{Cita|''Encyclopaedia of Islam''}}.</ref> Il termine è spesso tradotto come "politeismo".<ref name=EI2-shirk/> Il Corano fa una distinzione tra i ''mushrikun'' e la ''ahl al-kitab'', riservando il primo termine ai veneratori di idoli, sebbene i commentatori classici hanno considerato la dottrina cristiana come una forma di ''shirk''.<ref name=EI2-shirk/> Lo ''Shirk'' è la peggiore miscredenza ed è identificato nel Corano come l'unico peccato che Allah non perdona.<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/4.htm Sura IV - An-Nisâ']}}. {{Citazione|48. In verità Allah non perdona che Gli si associ alcunché; ma, all'infuori di ciò, perdona chi vuole. Ma chi attribuisce consimili ad Allah, commette un peccato immenso.<br/>116. No! Allah non perdona che Gli si associ alcunché. Oltre a ciò, perdona chi vuole. Ma chi attribuisce consimili ad Allah, si perde lontano, nella perdizione.}}</ref>
Le accuse di ''shirk'' sono state molto frequenti nelle polemiche religione all'interno dell'Islam.<ref name=EI2-shirk/> Quindi, nei primi dibattiti islamici sul libero arbitrio e la [[teodicea]], i teologi [[sunniti]] accusavano gli avversari [[Mutazilismo|mutaziliti]] di ''shirk'', incolpandoli di attribuire all'uomo poteri creativi comparabili a quelli di Allah.<ref name=EI2-shirk/> I teologi del mutazilismo, a loro volta, accusavano i sunniti di ''shirk'' sulla base del fatto che, secondo la loro dottrina, un atto umano volontario è il risultato di una "associazione" tra Dio, che crea l'atto, e l'individuo che se ne appropria eseguendolo.<ref name=EI2-shirk/>
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==Tipologie di non credenza==
La dottrina e il credo islamico sunnita è spesso riassunto nei [[sei articoli di fede]],<ref name=RF>{{Cita web|titolo=Six Articles of the Islamic Faith|url=http://www.religionfacts.com/islam/practices/six-articles|sito=Religion Facts|accesso
# La fede in Dio (''[[Allah]]''), l'unico degno di tutto il culto (''[[tawḥīd]]'').
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* ''Kufr-al-iba wat-takabbur ma'at-Tasdiq'': rifiuto di sottomissione ai comandamenti di Allah dopo la convinzione della loro verità<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/2.htm Sura II - Al-Baqara]}}.{{citazione|34. E quando dicemmo agli Angeli: “Prosternatevi ad Adamo”, tutti si prosternarono, eccetto Iblîs, che rifiutò per orgoglio e fu tra i miscredenti.}}</ref>
* ''Kufr-ash-Shakk waz-Zann'': dubbio o mancanza di convinzione nei sei articoli di fede<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/18.htm Sura XVIII - Al-Kahf]}}. {{Citazione|35. Entrò nel suo giardino e, ingiusto nei suoi stessi confronti, disse: “Non credo che tutto questo possa giammai perire;
36. non credo che l'Ora sia imminente, e se mi si condurrà al mio Signore, certamente troverò qualcosa di meglio che questo giardino!”.<br/>
37. Gli rispose il suo compagno, argomentando con lui: “Vorresti rinnegare Colui Che ti creò dalla polvere e poi dallo sperma e ti ha dato forma d'uomo?<br/>
38. Per quanto mi concerne è Allah il mio Signore e non assocerò nessuno al mio Signore.}}</ref>
* ''Kufr-al-I'raadh'': l'allontanarsi dalla verità in maniera consapevole o deviando dagli ovvi segni che Allah ha rivelato<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/46.htm Sura XLVI - Al-'Ahqâf]}}. {{Citazione|3. Non creammo i cieli e la terra e quel che vi è frammezzo se non con verità e fino ad un termine stabilito, ma i miscredenti non badano a ciò di cui sono stati avvertiti.}}</ref>
* ''[[Munafiq|Kufr-an-Nifaaq]]'': miscredenza ipocrita<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/63.htm Sura LXIII - Al-Munâfiqûn]}}. {{Citazione|2. Si fanno scudo dei loro giuramenti e hanno allontanato altri dalla via di Allah. Quant'è perverso quello che fanno!
<br/>
3. E questo perché prima credettero, poi divennero increduli. Sul loro cuore fu quindi posto un suggello, affinché non capissero.}}</ref>
La miscredenza minore o ''Kufran-Ni'mah'' indica l'ingratitudine delle benedizioni e dei favori di Allah.<ref name=q-trans>{{Cita libro|autore=Muhammad Taqi-ud-Din Al-Hilali|autore2=Muhammad Muhsin Khan|titolo=The Holy Quran Translation|editore=ideas4islam|pp=901-902|url=https://books.google.com/?id=dMK6fNcjg44C&pg=PA901&dq=Al-Kufr+al-Akbar#v=onepage&q=Al-Kufr%20al-Akbar&f=false|isbn=978-1-59144-000-0}}</ref>
Secondo un'altra fonte, ovvero una parafarsi del [[Tafsir]] da parte di [[Ibn Kathir]],<ref name="TIK">{{Cita web|url=http://www.sunnahonline.com/ilm/aqeedah/0038.htm|titolo=Types of Kufr (Disbelief)|sito=SunnaOnline.com|curatore=Ibn Kathir|lingua=en|accesso=3 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090205125838/http://www.sunnahonline.com/ilm/aqeedah/0038.htm
# ''Kufrul-'Inaad'': Miscredenza dovuta a testardaggine. Si applica a qualcuno che conosce la Verità e ammette di conoscerla con la sua lingua, ma rifiuta di accettarla e si astiene dal fare una dichiarazione. Secondo il Corano, tali miscredenti sono destinati all'inferno.<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/50.htm Sura L - Qâf]}}.{{Citazione|24. “O voi due, gettate nell'Inferno ogni miscredente testardo}}</ref>
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9. Poiché ebbero ripulsa di quello che Allah ha rivelato, Egli vanificherà le loro opere.}}</ref>
# ''Kufrul-Istihzaha'': Miscredenza dovuta a presa in giro e derisione di Allah, dei Suoi segni del suo messaggero<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/9.htm Sura IX - At-Tawba]}}. {{Citazione|65. Se li interpellassi ti direbbero: “Erano solo chiacchiere e scherzi!”. Di': “Volete schernire Allah, i Suoi segni e il Suo Messaggero?”.<br/>66. Non cercate scuse, siete diventati miscredenti dopo aver creduto; se perdoneremo alcuni di voi, altri ne castigheremo, poiché veramente sono stati empi!}}</ref>
# ''Kufrul-I'raadh'': Miscredenza dovuta all'evitamento. Si applica a coloro che voltano le spalle alla verità e la evitano. Nel Corano, Allah considera più ingiusto chi viene ricordato dei Suoi segni ma poi si allontana da essi, dimenticando ciò che ha mandato avanti (per il Giorno del Giudizio).<ref>{{Cita|Il Sacro Corano|[http://www.corano.it/corano_testo/18.htm Sura XVIII - Al-Kahf]}}. {{Citazione|57. Quale peggior ingiusto di colui che si allontana dai segni di Allah, dopo che essi gli sono stati ricordati, e che dimentica quello che ha commesso? Anche se li richiami alla retta via, essi non la seguiranno mai.}}
</ref>
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Durante l'espansione dell'Islam, la parola ''Kāfir'' veniva usata per definire tutti i pagani e qualunque miscredente nei confronti della fede musulmana.<ref name=HMP/><ref name=HoI/> Storicamente, l'atteggiamento verso i miscredenti verso l'Islam era determinato più dalle condizioni socio-politiche piuttosto che dalla dottrina religiosa.<ref name=EJBFEI-619/> Una tolleranza verso i miscredenti "impossibile da immaginare nella cristianità contemporanea" prevalse anche nel periodo delle [[Crociata|Crociate]], in particolare con rispetto verso la Gente del Libro.<ref name=EJBFEI-619/> Tuttavia, l'animosità venne alimentata dalle lotte non ripetute contro i miscredenti, e dalla guerra tra la Persia dei [[Safavidi]] e la [[Turchia ottomana]] riguardante l'applicazione del termine ''Kāfir'' anche ai persiani nella [[fatwā]] turca.<ref name=EJBFEI-619/> Durante l'era del colonialismo europeo, il declino politico dell'Islam ostacolò un'organizzata azione degli stati contro la pressione delle nazioni occidentali, e il conseguente senso di impotenza contribuì all'aumento dell'odio contro i miscredenti e delle sue manifestazioni periodiche, come i massacri.<ref name=EJBFEI-619/>
Tuttavia, vi era una forte violenza religiosa in India tra musulmani e non musulmani durante il [[Sultanato di Delhi]] e l'[[Impero Mughal]] (prima del declino politico dell'Islam).<ref name=mgat>{{Cita pubblicazione|autore=Marc Gaborieau|data=
Le relazioni tra ebrei e musulmani nel mondo arabo e l'uso della parola ''Kāfir'' erano tanto eque tanto complicate, e nel corso del XX secolo i problemi riguardante ''Kāfir''a sono aumentati durante il [[conflitto israelo-palestinese]].<ref name="Taji-Farouki2000">{{cita pubblicazione|autore= Suha Taji-Farouki|data=ottobre 2000|titolo=Islamists and the Threat of Jihad: Hizb al-Tahrir and al-Muhajiroun on Israel and the Jews|rivista=Middle Eastern Studies|volume=36|numero=4|pp=21-46|doi=10.1080/00263200008701330|jstor=4284112}}</ref>
Nel 2019, la [[Nahdlatul Ulama]], la più grande organizzazione islamica indipendente al mondo con sede a [[Giacarta]] in [[Indonesia]], ha emesso un proclama dove è stato richiesto ai musulmani di astenersi dall'utilizzare la parola ''Kāfir'' per riferirsi ai non islamici, nell'interesse di promuovere la tolleranza religiosa e la coesistenza pacifica.<ref name=pri>{{cita news|pubblicazione=PRI|autore=Patrick Winn|titolo=The world’s largest Islamic group wants Muslims to stop saying 'infidel'|data=8 marzo 2019|lingua=en|url=https://www.pri.org/stories/2019-03-08/world-s-largest-islamic-group-wants-muslims-stop-saying-infidel}}</ref><ref name="The Jakarta Post 2019">{{
==== Genitori di Maometto ====
Un ''ḥadīth'' in cui Maometto afferma che suo padre era all'inferno è diventato una fonte di disaccordo riguardo allo status dei genitori del Profeta. Nei secoli, gli studiosi sunniti hanno disconosciuto questo racconto nonostante la sua presenza nella raccolta ''[[Sahih Muslim|Ṣaḥīḥ Muslim]]''. Era passato attraverso una singola catena di trasmissione per tre generazioni, e di conseguenza la sua autenticità non veniva considerata abbastanza certa da ricevere un consenso teologico secondo cui le persone morte prima di essere raggiunte da un messaggio profetico —come nel caso del padre di Maometto— non possono essere ritenute responsabili del non averlo abbracciato.<ref>{{Cita libro|autore=Jonathan A.C. Brown|anno=2015|titolo=Misquoting Muhammad: The Challenge and Choices of Interpreting the Prophet's Legacy|url=https://archive.org/details/misquotingmuhamm0000brow|editore=Oneworld Publications}}</ref> Allo stesso modo, gli studiosi [[Sciismo|sciiti]] considerano i genitori di Maometto in paradiso.<ref>{{Cita web|sito=alhassanain.com|url=http://www.alhassanain.com/english/book/book/beliefs_library/religions_and_sects/devils_deception_of_the_nasibi_wahabis/003.html|titolo=The Nasibis Kufr Fatwa - that the Prophet (s)'sparents were Kaafir (God forbid)|lingua=en|accesso=25 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171018135534/http://www.alhassanain.com/english/book/book/beliefs_library/religions_and_sects/devils_deception_of_the_nasibi_wahabis/003.html
===Altri usi===
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==Bibliografia==
* {{Cita web|url=http://www.corano.it/corano.html|titolo=Il Sacro Corano|curatore=Hamza Piccardo|cid=Il Sacro Corano|accesso=25 giugno 2019
* {{Cita libro|titolo=Encyclopaedia of Islam|edizione=2nd edition|editore=Brill |curatore=P. Bearman, Th. Bianquis, C.E. Bosworth, E. van Donzel e W.P. Heinrichs|doi=10.1163/1573-3912_islam_SIM_3775|cid=''Encyclopaedia of Islam''}}
* {{Cita libro|autore=Sir H. M. Elliot [[Ordine del Bagno|KCB]]|curatore=John Dowson|titolo=The History of India, as Told by Its Own Historians|url=https://archive.org/details/dli.granth.371|editore=Trubner London|anno=1867}}
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