Rocco Buttiglione: differenze tra le versioni
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Nella primavera del [[1995]], in seguito alla discesa in campo di [[Romano Prodi]] alla guida della coalizione di centrosinistra [[L'Ulivo]], Buttiglione, reagendo all'iniziativa assunta autonomamente da alcuni maggiorenti del partito a sostegno della candidatura di Prodi, accelera la svolta verso il centrodestra del PPI e conclude in prima persona un accordo politico-elettorale con [[Silvio Berlusconi]] in occasione delle [[Elezioni regionali italiane del 1995|elezioni regionali]] e [[Elezioni amministrative italiane del 1995|amministrative dello stesso anno]]. La decisione del segretario provoca immediate forti tensioni all'interno del PPI tra la corrente di sinistra, uscita sconfitta al precedente Congresso e favorevole ad un'alleanza con [[L'Ulivo]] di Prodi e quella capeggiata dallo stesso Buttiglione, orientata invece all'accordo con il [[Polo per le Libertà]] di [[Silvio Berlusconi]].
Al successivo Consiglio Nazionale la mozione di [[
Il contenzioso tra le due componenti popolari fu tacitato grazie a una mediazione politica avvenuta a [[Cannes]] con i buoni uffici del presidente del [[Partito Popolare Europeo|PPE]] [[Wilfried Martens|Martens]]: a Rocco Buttiglione spettò il simbolo con lo scudo crociato, che fu adottato dalla nuova formazione politica dei [[Cristiani Democratici Uniti]] mentre alla compagine di Gerardo Bianco, che dovette rinunciare al simbolo, rimase il nome di [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]].<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/06/25/bianco-cede-rocco-lo-scudo-crociato.html|titolo=Bianco cede lo scudo crociato a Buttiglione |lingua= |data= |accesso=|}}</ref>
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=== L'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro|UDC]] ===
Alle [[Elezioni politiche
Il 6 dicembre [[2002]], dalla fusione dei tre partiti [[Centro Cristiano Democratico|CCD]], [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]] e [[Democrazia Europea]] nasce l'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro]] (UDC), partito del quale è nominato presidente, carica confermatagli nel congresso del 2005 e che conserverà sino al congresso del 2014, al termine del quale gli succederà [[Gianpiero D'Alia]].
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=== Senatore [[Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro|UDC]] (2006-08) ===
Alle [[elezioni politiche
==== Consigliere comunale a Torino (2006-08) ====
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=== Ritorno alla Camera e addio al Parlamento ===
Rieletto con l'[[Unione di Centro (2002)|UdC]] alle [[elezioni politiche
Alle [[Elezioni politiche
A seguito dello scioglimento dell'alleanza politica tra UdC e Scelta Civica - sancito a novembre del 2013 dai membri di Scelta Civica più vicini a Monti<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/16/scelta-civica-i-popolari-abbandonano-monti-erano-un-freno-a-mano/779774/|titolo=I popolari abbandonano Monti |lingua= |data= |accesso=|}}</ref> - Buttiglione, insieme agli altri eletti dell'UdC, aderisce al gruppo parlamentare [[Per l'Italia]] e insieme a [[Pier Ferdinando Casini]], a febbraio del 2014, riallaccia i rapporti con il centrodestra.<ref>{{cita web|url=http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2014/2/5/IL-CASO-Buttiglione-io-di-nuovo-con-Berlusconi-per-colpa-di-Renzi/464061/|titolo=Di nuovo con Berlusconi per colpa di Renzi |lingua= |data= |accesso=|}}</ref>
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Dopo l'uscita dell'UdC da Area Popolare, i deputati dell'Unione di Centro aderiscono al [[Gruppo misto]] e costituiscono la componente ''UDC-[[Identità e Azione|IDEA]]'', in rappresentanza della quale Buttiglione è nominato vicepresidente del Gruppo misto.
Dopo 24 anni di presenza ininterrotta in Parlamento, non si ricandida alle [[Elezioni politiche
== Opere ==
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