Gianclaudio Bressa: differenze tra le versioni

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|legislatura9 = [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII]]
|gruppo parlamentare9 = [[Per le Autonomie]]
|coalizione9 = [[Elezioni politiche italianein Italia del 2018#Coalizione di centro-sinistra|Centro-sinistra]]
|circoscrizione9 = [[Circoscrizione Trentino-Alto Adige (Senato della Repubblica)|Trentino-Alto Adige]]
|collegio9 = [[Collegio uninominale Trentino-Alto Adige - 01 (Senato della Repubblica)|1 (Bolzano)]]
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Successivamente viene eletto a [[Sindaci di Belluno|sindaco di Belluno]] dal [[1990]] al [[1993]]<ref name="Corriere del Trentino" /><ref name=":2" />. Ricopre nuovamente la carica di consigliere comunale fino a luglio [[1995]].<ref name="Corriere del Trentino" /><ref name=":2" />
 
Nel 1994, con lo scioglimento della DC, aderisce alla rinascita del [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]] (PPI) di [[Mino Martinazzoli]], viene eletto deputato alle [[Elezioni politiche italianein Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]].
 
=== Deputato alla Camera ===
È stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel [[governo D'Alema I|primo governo D'Alema]] e nel [[governo Amato II|secondo governo Amato]], occupandosi soprattutto di [[legislazione italiana a tutela delle minoranze linguistiche|norme a tutela delle minoranze linguistiche]] e di autonomie speciali, di funzione pubblica e di affari regionali<ref name="biografia sottosegretario">{{cita web|url=http://www.governo.it/Governo/Biografie/sottosegretari/bressa.htm|titolo=Governo italiano: biografia di Gianclaudio Bressa|sito=governo.it|accesso=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141227210527/http://www.governo.it/Governo/Biografie/sottosegretari/bressa.htm|dataarchivio=27 dicembre 2014}}</ref> e redigendo, nell'ambito della riforma del Titolo V della Costituzione, il nuovo comma 3 dell'articolo 116 dedicato all'[[autonomia differenziata]].<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-28/autonomie-firmato-l-accordo-governo-e-regioni-133450.shtml Autonomie, firmato l’accordo tra Governo e Regioni]</ref>
 
Dopo aver confermato il suo seggio a [[Montecitorio]] nelle [[Elezioni politiche italianein Italia del 2001|politiche del 2001]], nelle liste della [[La Margherita|Margherita]], è stato vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali. Nel 2005 ha scritto il libro ''Quel "pasticciaccio brutto" della riforma costituzionale. 164 motivi per non volerla'', in riferimento al tentativo di riforma costituzionale della [[Casa delle Libertà]]. Il volume raccoglie 164 interventi pronunciari in aula, ed è stato definito ''vagamente autocelebrativo''<ref>{{cita news|autore=|url=http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2006/01/10/VB9MC_VB901.html|titolo=La Margherita contro la devolution: è un pasticciaccio|pubblicazione=Il Mattino di Padova|data=1º ottobre 2006}}</ref>.
 
Bressa è stato eletto per la terza volta alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] nel [[2006]] con la lista dell'[[L'Ulivo|Ulivo]], nella circoscrizione Trentino-Alto Adige-Südtirol. È presidente della [[Commissione dei Sei]] per l'autonomia della provincia autonoma di Bolzano e uno dei vicepresidenti del gruppo parlamentare dell'Ulivo-[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]].
 
Alle [[elezioni politiche italianein Italia del 2013]] è stato eletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], come capolista tra le lista del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] nella [[Circoscrizione Trentino-Alto Adige (Camera dei deputati)|circoscrizione Trentino-Alto Adige]].<ref>{{cita web
|autore= Paolo Micheletto
|url= http://www.ladige.it/blogs/elezioni-regionali-vince-l-idea-coalizione
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=== Elezione a senatore ===
Alle [[Elezioni politiche italianein Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]] viene candidato nel [[Collegio uninominale Trentino-Alto Adige - 01 (Senato della Repubblica)|collegio uninominale di Bolzano]] al [[Senato della Repubblica]], per la [[Coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche italiane del 2018|coalizione di centro-sinistra]] in quota [[Partito Democratico (Italia)|PD]], e viene eletto [[Senato della Repubblica|senatore]] con il 43% dei voti contro il candidato del [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche italiane del 2018|centro-destra]], in quota [[Lega Nord|Lega]] Massimo Bessone (25,45%) e del [[Movimento 5 Stelle]] Diego Nicolini (20,28%), grazie anche all'accordo con il [[Südtiroler Volkspartei]]. A 10 giorni dalle politiche, 14 esponenti del PD [[altoatesino]] hanno annunciato la loro uscita dal PD, per via della "''candidatura imposta dall'alto''" di Bressa e [[Maria Elena Boschi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2018/2018/02/21/news/pd_in_alto_adige_il_partito_si_spacca_esce_la_minoranza-189375135/|titolo=Pd, in Alto Adige il partito si spacca. Esce la minoranza|sito=la Repubblica|data=2018-02-21|lingua=it|accesso=2021-11-27}}</ref>
 
Nella [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII legislatura]] è si iscrive al [[gruppo parlamentare]] [[Per le Autonomie]] (con [[Südtiroler Volkspartei]], [[Partito Autonomista Trentino Tirolese]] e [[Union Valdôtaine]]), nonostante sia un esponente del Partito Democratico.
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* [[1ª Commissione permanente del Senato|1ª Commissione Affari Costituzionali]] <small>(dal 7 maggio [[2013]] al 22 marzo [[2018]])</small>
 
* Giunta per il regolamento <small>(dal 2 aprile [[2013]] al 13 marzo [[2014]])</small>
 
* [[Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo]] <small>(dal 26 marzo al 7 maggio [[2013]])</small>