Vulci: differenze tra le versioni
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La presenza umana a partire dell'età del Ferro, è testimoniata dai ritrovamenti delle tombe a pozzo e a fossa, tra le quali si citano i sepolcri dell'Osteria, del Mandrione di Cavalupo, di Ponte Rotto e della Poledra, che a causa della loro rispettiva posizione, vengono riferiti a quattro diversi nucli abitati originari, che in seguito si riuniranno nell'unico abitato di Vulci.<ref name="ebianchi" />
La ricchezza di risorse metalliche presente nelle [[Colline Metallifere]], come anche lungo la valle del Fiora,<ref name="ebianchi" /> favorì a partire dal IX secolo a.C. lo sviluppo di un artigianato locale, e di conseguenza anche degli scambi
Essa proseguì la sua affermazione anche nel campo della ceramica e della lavorazione della pietra fino al [[IV secolo a.C.]] Il suo contributo al commercio con i mercanti greci nell'importazione di ceramiche corinzie, ioniche e attiche fu molto importante; anche per queste ragioni si trovò più volte a guidare la Lega delle città etrusche contro Roma.<ref name="vulci">Roberto Bosi, ''Il libro degli etruschi'', 1983, p. 56.</ref>
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