Massa d'Albe: differenze tra le versioni
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I nuclei originari del centro [[marsica]]no furono abitati nel XIV secolo in seguito all'abbandono dell'antica città di [[Alba Fucens]] da parte dei suoi abitanti. Incluso nella [[contea di Albe]] e successivamente nel [[ducato di Tagliacozzo]] fu un feudo, durante il XIV secolo, della famiglia [[Angiò-Durazzo|Durazzo]], per poi essere ceduta successivamente alla famiglia [[roma]]na dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]]. Il territorio passò poi sotto il controllo dei [[Caldora]], degli [[Orsini]] infine nuovamente dei Colonna, fino all'[[Leggi eversive della feudalità|eversione della feudalità]] che avvenne ufficialmente nel 1806<ref>{{cita web|url=https://www.abruzzo24ore.tv/news/Massa-d-Albe-cenni-storici-e-tuirstici/89497.htm|titolo=Massa d'Albe, cenni storici e turistici|sito=abruzzo24ore.tv|accesso=14 dicembre 2020}}</ref>.
Nel 1830 le frazioni di Albe, [[Castelnuovo (Avezzano)|Castelnuovo]], [[Antrosano]] e [[San Pelino (Avezzano)|San Pelino]] tentarono invano di essere incluse nel territorio comunale di [[Avezzano]]. La perdita amministrativa di tre di queste frazioni avverrà oltre un secolo dopo: nel 1937 con la momentanea autonomia di San Pelino che due anni dopo sarà assorbita dal comune di Avezzano<ref>{{Cita web|url=http://augusto.agid.gov.it/#giorno=24&mese=01&anno=1940|titolo=Augusto - Automazione Gazzetta Ufficiale Storica|sito=augusto.agid.gov.it|accesso=2019-09-20|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161031123801/http://augusto.agid.gov.it/#giorno=24&mese=01&anno=1940|dataarchivio=31 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>, e nel 1959 e 1960 con l'annessione all'ente comunale avezzanese di Antrosano<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1959-12-14&atto.codiceRedazionale=059U1043&isAnonimo=false&normativi=true&tipoVigenza=originario&tipoSerie=serie_generale¤tPage=1|titolo=Gazzetta Ufficiale
Il centro contemporaneo è il risultato della ricostruzione congiunta di due villaggi una volta distinti, Massa e Corona, quasi del tutto distrutti dal [[terremoto della Marsica del 1915]]. Durante la [[seconda guerra mondiale]] Massa fu sede di un comando delle [[SS]] naziste che presidiarono la [[linea Gustav]] approntata per fini difensivi dai tedeschi nell'[[Italia centrale]]. Il diroccato [[Castello Orsini (Massa d'Albe)|castello Orsini]] di Albe Vecchia fu una delle postazioni scelte dai tedeschi tornando a svolgere, dopo tanti secoli, funzioni strategiche militari. Per questo motivo Massa fu teatro di una significativa attività [[Partigiano|partigiana]]. Il paese non fu risparmiato dai bombardamenti aerei degli Alleati; in particolare il 12 maggio 1944 le bombe sganciate dalle fortezze volanti provocarono 41 vittime e danni gravi<ref>{{cita web|url=https://www.marsicalive.it/bombardamenti-massa-dalbe/|titolo=Massa d'Albe si ferma per ricordare le 41 vittime dei bombardamenti del 1944, targa ricordo al valore civile|editore=Marsica Live|data=8 maggio 2019|accesso=8 maggio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.massadalbe.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=20|titolo=Cenni storici|autore=Angelo Melchiorre|editore=Terre Marsicane|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150717025945/http://www.massadalbe.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=20|dataarchivio=17 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.massadalbe.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=21|titolo=12 maggio 1944|autore=Guido Amiconi|editore=Terre Marsicane|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150717004134/http://www.massadalbe.terremarsicane.it/index.php?module=CMpro&func=viewpage&pageid=21|dataarchivio=17 luglio 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.coralepadrefrancesco.it/Pagine/Cronologia/Bombardamento%20di%20Massa.html|titolo=Il bombardamento di Massa d'Albe|editore=Corale Padre Francesco Lolli|accesso=27 febbraio 2019}}</ref>.
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