Alpino (località): differenze tra le versioni

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Tra questi, vi costruirono delle ville alcuni di quei genitori che andavano a trovare i loro figli in vacanza o convalescenza presso l'"''Alpe dei bambini''", un istituto pediatrico fatto costruire dal pediatra milanese Ottavio Rognoni, intorno al [[1885]]<ref name=":2" /><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.vocidipaese.com/zonaalpino.htm|titolo=Alpino|autore=V. Grassi|editore=vocidipaese.com|data=|accesso=16 maggio 2016}}</ref>.
 
A queste prime costruzioni, seguì il flusso turistico e residenziale di numerosi esponenti della scuola pittorica lombarda, come [[Leonardo Bazzaro]]<ref>{{Cita web|url=https://archiviodelverbanocusioossola.com/2011/03/22/leonardo-bazzaro/|titolo=Leonardo Bazzaro, maestro di naturalismo a Gignese|sito=https://archiviodelverbanocusioossola.com|accesso=13 gennaio 2022}}</ref> e, poi, del circolo dei musicisti<ref name=":2" />.
 
L'impulso turistico e residenziale si intensificò sempre più nei primi decenni del [[XX secolo|novecento]] grazie alla creazione di una [[ferrovia]] ([[1911]]), con stazione intermedia a l'Alpino; alla visibilità offerta dalle prime tre edizioni ([[1925]]) ([[1926]]) ([[1927]]) dell'[[Italian Open]] di [[Golf]] organizzate proprio all'Alpino; e, nel [[1925]], con l'inaugurazione del prestigioso Grand Hotel Alpino.