Derek Draper: differenze tra le versioni

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=== Lobbygate ===
Nel 1998 Draper fu ripreso in video con [[Jonathan Mendelsohn]] mentre si vantava con [[Greg Palast]] - un reporter del [[The Observer]] che si fingeva uomo d'affari - di come potessero agevolare l'accesso ai ministri del governo e creare agevolazioni fiscali per i propri clienti<ref>{{Cita web|url=https://www.gregpalast.com/tony-blair-and-the-sale-of-britain/|sito=www.gregpalast.com|accesso=2021-02-12|lingua=en}}</ref>. Quando i [[tabloid]] si impossessarono della storia, la soprannominarono "Lobbygate"<ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/politics/2001/apr/01/uk.election200112|titolo=You must remember this - key moments 1997-2001|autore=Guardian Staff|sito=the Guardian|data=2001-04-01|lingua=en|accesso=2021-02-12}}</ref>.
 
Nella registrazione, Draper disse che "ci sono 17 persone che contano in questo governo [...] dire che sono intimo con ognuno di loro è l'eufemismo del secolo". Palast scrisse che Draper aveva affermato, riguardo alla sua motivazione: "Voglio solo riempire il mio conto in banca a 250 sterline l'ora". Secondo Palast, "Draper non era altro che un fattorino, un factotum, un fornitore, un impiegato amante di sé e eccessivamente profumato". Sebbene abbia negato le accuse e accusato The Observer di aver tentato di intrappolarlo, Draper fu ampiamente ridicolizzato in seguito<ref>{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/politics/128125.stm|titolo=BBC News {{!}} UK Politics {{!}} Draper accuses Observer of entrapment|sito=news.bbc.co.uk|accesso=2021-02-12|lingua=en}}</ref>. Palast in seguito dichiarò che la successiva copertura mediatica aveva mal interpretato la sua storia originale e che non si trattava solo di lobbisti vanagloriosi: "la vera storia riguardava Tony Blair e la sua cerchia ristretta".