Elio Nissim: differenze tra le versioni
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Nel giugno del [[1939]], scoppia la [[seconda guerra mondiale]] ed Elio, in quanto cittadino di una nazione nemica, viene internato nell’[[Isola di Man]]<ref>''"...nell'Isola di Man durante la [[Seconda guerra mondiale]] nel [[Regno Unito]] furono internati quasi 160.000 italiani e molti di loro […] poterono rientrare in patria solo a distanza di molti mesi dalla fine delle ostilità..."'' da: {{Cita libro|titolo="''Wops''. I prigionieri italiani in Gran Bretagna"|autore=[[Isabella Insolvibile]]|anno=2012|editore=Edizioni Scientifiche Italiane|città=Napoli}} </ref>. Pochi mesi dopo viene tutavia rilasciato e invitato a far parte di un gruppo di espatriati italiani che collaboravano con la sezione italiana della [[BBC]] che di lì a poco prende il nome di [[Radio Londra]], un'attività che dura fino al [[1946]].{{citazione|" '' ... Negli anni della guerra scrive e interpreta alla radio i monologhi del cosiddetto "Omo Qualunque", impersonando il prototipo del bravo fiorentino, arguto e di buon senso, che nonostante non si occupi di politica esorta gli italiani a rivoltarsi contro il fascismo esaltando la resistenza dei cittadini britannici e l'antico vincolo che lega l'Italia al mondo inglese..." ''}}<ref name=siusa_elio/><ref>{{Cita web|url=https://storiamestre.it/2013/12/bbcbiancoenero/|titolo=La BBC in "bianco" e in "nero". La propaganda britannica per l’Italia nella seconda guerra mondiale|accesso=2021-01-21|sito=storiamestre.it}}</ref>
Tra gli italiani che, oltre a Nissim, collaboravano con [[Radio Londra]] c’erano i fratelli [[Paolo Treves|Paolo]] e [[Piero Treves]], figli del socialista [[Claudio Treves]], [[Umberto Calosso]], [[Uberto Limentani]], [[Ruggero Orlando]] e [[Arnaldo Momigliano]].<ref>{{Cita web|url=https://www.officinadellastoria.eu/it/2017/01/07/la-propaganda-di-radio-londra-durante-loccupazione-alleata-1943-45/|titolo=La propaganda di Radio Londra durante l'occupazione alleata 1943-45|accesso=2022-01-15
Nel [[1946]] si specializza nel diritto matrimoniale internazionale e torna a esercitare la professione di avvocato che abbandona nel [[1958]] anno in cui inizia a collaborare con il settimanale [[Il Mondo (rivista)|Il Mondo]] di [[Mario Pannunzio]] nel quale è titolare di una [[Rubrica (giornalismo)|rubrica di costume]], dal titolo ''Aria di Londra'',<ref name=siusa_elio/> che tiene fino al 12 giugno [[1965]].<ref>{{Cita news|url=http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/rivista/UM10029066/1965/n.23/6|titolo=Aria di Londra - L'ebanista|pubblicazione=Il Mondo|autore=Elio Nissim|data=12 giugno 1965|p=|accesso=17 gennaio 20222}}</ref>In Inghilterra conosce [[Eduardo de Filippo]] e si lega con lui di durevole amicizia.<ref name=italianist/><br>In collaborazione con Laura del Bono, traduce numerosi lavori teatrali inglesi, di [[Harold Pinter]] in particolare.<ref name=siusa_elio/> Scrive una serie di racconti di carattere autobiografico, ''Il Pappagallo del nonno. Ricordi anglo fiorentini'', pubblicati postumi nel [[2003]].<ref name=siusa_elio/>
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