Enrico Gianeri: differenze tra le versioni

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== Biografia ==

Nato da genitori originari della [[Sardegna]], studiò a [[Cagliari]] dove, nel [[1919]], fondò e diresse la rivista satirica ''La Freccia''. Dopo aver collaborato con varie riviste nazionali ed essersi trasferito a [[Torino]] per studiare giurisprudenza, nel [[1922]] entrò nella redazione del [[Il Pasquino|Pasquino]], di cui divenne direttore l’anno successivo, rimanendoci fino al [[1930]], anno in cui la testata venne chiusa dal [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]].<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-gianeri_(Dizionario-Biografico)/|titolo=GIANERI, Enrico in "Dizionario Biografico"|autore=Sabrina Spinazzè|sito=www.treccani.it|lingua=it|accesso=2018-04-02}}</ref>

In seguito lavorò ancora con altri pseudonimi e collaborò con il ''[[Corriere dei Piccoli|Corriere dei piccoli]]''. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] tornò a dirigere il ''Pasquino'' che riprese le pubblicazioni fino al 1956. Appassionato collezionista di pubblicazioni umoristiche e di satira italiane e internazionali, pubblicò molti libri sulla storia della caricatura e della satira. La sua raccolta di circa 1.500 testate fu acquisita dall’archivio storico del comune di Torino dopo la sua morte.<ref name=":0" />

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==Bibliografia==

*{{DBI}}

* {{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/umor/aut/g/gec.htm|titolo=I libri di GEC|sito=www.lfb.it|accesso=2018-04-02}}

{{Controllo di autorità}}