Gambia: differenze tra le versioni

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|festa = <!-- festa nazionale - con doppie parentesi quadre - nella forma [[giorno mese]]-->
|note = <!-- note libere -->
|stato precedente ={{simbolo|flag of The Gambia.svg}} [[Gambia (1965-1970)]]
|inno=''[[For The Gambia Our Homeland]]'' [[File:For The Gambia Our Homeland (instrumental).ogg]]}}
Il '''Gambia''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈɡambja/}}<ref>{{Dipi|Gambia}}</ref>), ufficialmente la '''Repubblica del Gambia''' o ''' Repubblica della Gambia'''<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/gambiano/|titolo=gambiano|accesso=15 agosto 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.limesonline.com/procuratore-generale-usa-trump-bando-notizie-oggi/96869|accesso=31 gennaio 2017}}</ref> (in [[Lingua inglese|inglese]]: ''Republic of The Gambia''), è uno Stato dell'[[Africa occidentale]]. È completamente circondato dal [[Senegal]], a eccezione del punto in cui il [[Gambia (fiume)|fiume Gambia]] sfocia nell'[[Oceano Atlantico]]. Il Gambia è uno dei più piccoli Stati del continente. Nel [[1965]] ottenne l'indipendenza dall'[[Impero britannico]]. La sua capitale è [[Banjul]], ma i maggiori agglomerati urbani sono [[Serekunda]] e [[Brikama]].
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=== Religioni ===
{{Vedi anche|Cristianesimo in Gambia}}
L'Islam è praticato da più del 90% della popolazione, il resto sono cristiani di varie denominazioni. Nel paese vige una grande tolleranza fra le due religioni, le cui festività principali sono riconosciute ufficialmente. I rapporti sono i seguenti: [[Musulmano|musulmani]] 94%, [[cristianesimo|cristiani]] 4%, [[animisti]] 1%. <ref>{{Cita web|url=https://www.religion-facts.com/it/41|titolo=Elenco delle popolazioni religiose in Gambia}}</ref>
 
=== Lingue ===
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# 824 centri per l'assistenza di base
# 50 strutture per le operazioni più complesse come le campagne di vaccinazione
# 6 ospedali e un centro di ricerca (creato in collaborazione con il Medical Research Council)<ref>{{Cita web|url=http://www.accessgambia.com/extra/general-hospitals.html|titolo=Hospitals in Gambia|autore=pt|sito=www.accessgambia.com|accesso=26 aprile 2018}}</ref>
 
In aggiunta alle strutture statali esistono 55 centri gestiti da [[Organizzazione non governativa|ONG]].<ref name=":3" />
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Nel territorio sono inoltre presenti diverse organizzazioni paramilitari (Junglers, Black Boys, Green Boys) riconducibili all'ex-presidente Jammeh.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Niklas|cognome=Hultin|data=13 marzo 2017|titolo=Autocracy, migration, and the Gambia's ‘unprecedented’ 2016 election|rivista=African Affairs|volume=116|numero=463|pp=1–20|lingua=en|accesso=26 aprile 2018|doi=10.1093/afraf/adx007|url=https://academic.oup.com/afraf/article-abstract/116/463/321/3067738/Autocracy-migration-and-The-Gambia-s-unprecedented?redirectedFrom=fulltext|nome2=Baba|cognome2=Jallow|nome3=Benjamin N.|cognome3=Lawrance}}</ref>
 
Diverse organizzazioni internazionali hanno denunciato gravi, numerose e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate dalle forze armate.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.hrw.org/report/2015/09/16/state-fear/arbitrary-arrests-torture-and-killings|titolo=State of Fear {{!}} Arbitrary Arrests, Torture, and Killings|pubblicazione=Human Rights Watch|data=16 settembre 2015|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=United Nations High Commissioner for|cognome=Refugees|url=http://www.refworld.org/docid/5577e58f4.html|titolo=Refworld {{!}} Report of the Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions, Addendum : Mission to the Gambia|pubblicazione=Refworld|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=United Nations High Commissioner for|cognome=Refugees|url=http://www.refworld.org/docid/550827ed7.html|titolo=Refworld {{!}} Report of the Special Rapporteur on torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment, Addendum : Mission to The Gambia|pubblicazione=Refworld|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=DeepDyve,|cognome=Inc.|data=2010-03|titolo=THE GAMBIA: Secret Prisons|rivista=Africa Research Bulletin: Political, Social and Cultural Series|volume=47|numero=2|pp=18301B–18301C|lingua=en|accesso=26 aprile 2018|doi=10.1111/j.1467-825X.2010.03136.x|url=https://www.deepdyve.com/lp/wiley/the-gambia-secret-prisons-bHuLHYe52J}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.amnesty.org/en/latest/news/2016/04/gambia-death-in-detention-of-key-political-activist/|titolo=Gambia: Death in detention of key political activist|sito=www.amnesty.org|lingua=en|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=US Department o State, The Gambia 2016 Human Rights Report, 2017|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.state.gov/documents/organization/265470.pdf}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=African Commission on Human & Peoples’ Rights|titolo=Prisons in The Gambia - Report of the Special Rapporteur on prisons and condition of detention in Africa|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.ecoi.net/en/file/local/1158776/432_1181636583_22316-gambia-english.pdf}}</ref>
 
== Politica ==
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Jammeh è stato riconfermato alle [[Elezioni presidenziali in Gambia del 2001|elezioni presidenziali del 2001]], del [[Elezioni presidenziali in Gambia del 2006|2006]] e del [[Elezioni presidenziali in Gambia del 2011|2011]].
 
Jammeh ha decretato l'uscita del Gambia dal [[Commonwealth]] nel 2013<ref>{{Cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2013/oct/03/gambia-quits-commonwealth-yahya-jammeh|titolo=Gambia quits the Commonwealth|autore=Afua Hirsch|sito=the Guardian|data=2 ottobre 2013|lingua=en|accesso=27 aprile 2018}}</ref>, la trasformazione in [[Repubblica islamica]] nel 2015<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Gambia-oggi-Stato-islamico-67006dd3-7e3e-4cb2-bdaf-f8ca7537307a.html?refresh_ce|titolo=Il Gambia da oggi è uno "Stato islamico"|sito=rainews|accesso=12 dicembre 2015}}</ref> e l'uscita dalla [[Corte penale internazionale]] nel 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.aljazeera.com/news/2016/10/gambia-withdraws-international-criminal-court-161026041436188.html|titolo=Gambia withdraws from International Criminal Court|sito=www.aljazeera.com|accesso=27 aprile 2018}}</ref>[[File:Serrakunda-mercat.jpg|thumb|Una moschea a [[Serekunda]] ]]
 
=== Adama Barrow ===
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In ordine di importanza i maggiori settori dell'economia sono: l'agricoltura di sussistenza; la coltivazione, la lavorazione e l'esportazione di [[Arachide (seme)|arachidi]]; il turismo; le [[Rimessa|rimesse]] di denaro di cittadini emigrati all'estero; l'industria; il re-export attraverso il porto del paese; gli aiuti finanziari esteri.
 
Circa tre quarti della popolazione lavora nell'agricoltura.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=The Gambia Bureau of Statistics|titolo=The Gambia Demographic and Health Survey 2013|rivista=|volume=|numero=|url=https://dhsprogram.com/pubs/pdf/FR289/FR289.pdf}}</ref> Questa è rimasta essenzialmente invariata e consiste in colture di [[Sorghum vulgare|sorgo]] e [[Zea mays|granoturco]] per metà delle aree coltivate, di arachidi per un altro quarto e il resto per piccole colture di sussistenza. I raccolti coprono solo metà del fabbisogno alimentare del paese. Paradossalmente le terre coltivate sono solo metà di quelle disponibili con l'altra metà che non viene sfruttata.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ga.html|titolo=The World Factbook — Central Intelligence Agency|sito=www.cia.gov|lingua=en|accesso=27 aprile 2018}}</ref><ref name=":5">{{Cita libro|autore=David Perfect|titolo=Historical Dictionary of The Gambia|anno=2006|editore=|p=28}}</ref> L'allevamento e la pesca giocano un importante ruolo nello sfamare la popolazione ma contribuiscono molto poco al PIL.<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=UNCTAD, The fisheries sector in the Gambia, 2014|rivista=|volume=|numero=|url=http://unctad.org/en/PublicationsLibrary/ditc2013d4_en.pdf}}</ref> Un terzo della popolazione non ha un fabbisogno alimentare garantito. Secondo l'[[Organizzazione mondiale della sanità]] tra il 2014 e il 2016 oltre 200.000 persone hanno dovuto fare affidamento sugli [[Aiuti umanitari|aiuti umanitar]]<nowiki/>i.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=OCHA, 2014-2016 Revised Strategic Response
Plan, August 2014|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.unocha.org/sites/dms/CAP/Revision_2014-2016_Gambia_SRP_August2014.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.who.int/hac/crises/gmb/appeals/en/|titolo=Gambia - Humanitarian Response Plan 2016|sito=World Health Organization|lingua=en|accesso=27 aprile 2018}}</ref>