Role-based access control: differenze tra le versioni

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Il RBAC è una tecnologia di controllo degli accessi flessibile che consente di implementare sistemi [[Discretionary Access Control|DAC]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=October 1998|titolo=How to do discretionary access control using roles|rivista=3rd ACM Workshop on Role-Based Access Control|volume=|numero=|pp=47–54|lingua=Inglese|autore2=Qamar Munawer|autore1=Ravi Sandhu}}</ref> o [[Mandatory Access Control|MAC]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|anno=2000|titolo=Configuring role-based access control to enforce mandatory and discretionary access control policies|rivista=ACM Transactions on Information and System Security|volume=|numero=|pp=85–106|lingua=Inglese|autore2=Ravi Sandhu|autore3=Qamar Munawer|autore1=Sylvia Osborn}}</ref> Viceversa, il DAC con gruppi (come ad esempio il sistema implementato nei file system POSIX) può emulare il RBAC.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|anno=2005|titolo=A Verification Approach for Applied System Security|rivista=International Journal on Software Tools for Technology (STTT)|volume=|numero=|lingua=Inglese|doi=10.1007/s10009-004-0176-3|url=http://www.brucker.ch/bibliography/abstract/brucker.ea-verification-2005.en.html|nome2=Burkhart|cognome2=Wolff|nome1=Achim D.|cognome1=Brucker}}</ref> Anche il MAC può simulare il RBAC se il grafico dei ruoli assume la forma di albero e non di [[Relazione d'ordine|insieme parzialmente ordinato]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=D.R. Kuhn|anno=1998|titolo=Role Based Access Control on MLS Systems Without Kernel Changes|rivista=Third ACM Workshop on Role Based Access Control|volume=|numero=|pp=25–32|lingua=Inglese|url=http://csrc.nist.gov/groups/SNS/rbac/documents/design_implementation/kuhn-98.pdf|formato=PDF}}</ref>
 
Prima dello sviluppo del RBAC, il [[modello Bell-LaPadula]] (BLP) era sinonimo di MAC e i [[Permessi (Unix)|permessi del file system]] erano equivalenti al DAC. Essi erano considerati gli unici modelli conosciuti per il controllo dell'accesso: se un modello non ricadeva in un modello BLP, allora era considerato un DAC, e viceversa. Diverse ricerche della fine degli anni Novanta hanno dimostrato che il RBAC non ricade in nessuna delle due categorie.<ref>{{Cita web|url=http://csrc.nist.gov/rbac/rbac-faq.html|titolo=Role Based Access Control - FAQs {{!}} CSRC|sito=csrc.nist.gov|accesso=2017-12-13}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://csrc.nist.gov/groups/SNS/rbac/documents/ferraiolo-kuhn-92.pdf|titolo=Role-Based Access Controls|autore=David Ferraiolo, Richard Kuhn|sito=csrc.nist.gov|lingua=EN-US|accesso=2017-12-13}}</ref> A differenza del [[Context-Based Access Control]] (CBAC), il RBAC non si basa sui messaggi di contesto (come la fonte della connessione). Il RBAC è stato criticato in quanto comporta un grande numero di ruoli<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|anno=2010|titolo=Role Explosion: Acknowledging the Problem|rivista=Proceedings of the 2010 International Conference on Software Engineering Research & Practice|volume=|numero=|lingua=Inglese|url=http://knight.segfaults.net/papers/20100502%20-%20Aaron%20Elliott%20-%20WOLRDCOMP%202010%20Paper.pdf|autore2=G. S. Knight|autore1=A. A. Elliott|lastauthoramp=yes|formato=PDF}}</ref>, un problema nei sistemi delle grandi imprese, che richiedono un controllo degli accessi più fine rispetto a quello che il RBAC può fornire tramite i ruoli assegnati attraverso ereditarietà ad operazioni e ai tipi di dato. In somiglianza al CBAC, un sistema basato su Entity-Relationship Based Access Control (ERBAC, da non confondere con l'Extended Role-Based Access Control, una versione modificata del RBAC<ref name=":0" /> che usa lo stesso acronimino), è capace di assicurare istanze di dati considerando la loro associazione con il soggetto che sta eseguendo.<ref>{{Cita web|url=http://www.tynamo.org/tapestry-security-jpa+guide/|titolo=tapestry-security-jpa|autore=Kalle Korhonen|sito=www.tynamo.org|accesso=2017-12-13}}</ref>
 
Il RBAC è diverso anche dalle [[Lista di controllo degli accessi|liste di controllo degli accessi]] (ACL), usate nei sistemi tradizionali a controllo discrezionale degli accessi, in cui si assegnano permessi per specifiche operazioni legate ad oggetti di alto livello, più che a dati di basso livello. Per esempio, una lista di controllo degli accessi può essere usata per permettere o vietare l'accesso in scrittura ad un particolare file di sistema, ma non può stabilire come quel file può essere cambiato. In un sistema basato su RBAC, un'operazione può essere definita a livello molto più dettagliato: ad esempio, può esistere l'operazione di creazione di un account di credito in un'applicazione bancaria oppure l'aggiunta di un esame del livello degli zuccheri nel sangue in un software medico. L'assegnamento del permesso di svolgere una particolare operazione è molto importante, in quanto ogni operazione ha un proprio significato all'interno dell'applicazione. Il RBAC ha dimostrato di essere particolarmente adatto nei requisiti di separazione dei compiti (in inglese, SoD, Separation of Duties), che assicurano che debbano essere coinvolte due o più persone nell'autorizzazione di operazioni critiche. Sono state individuate le condizioni necessarie e sufficienti per la corretta SoD in un sistema RBAC. Un principio sottinteso della SoD è quello che nessun individuo dovrebbe essere in grado di provocare una violazione della sicurezza attraverso un privilegio duale. Per estensione, nessuna persona dovrebbe coprire un ruolo che controlla e verifica l'operato di un altro ruolo che sta ricoprendo, ovvero non può essere supervisore di sé stesso.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=D.R. Kuhn|anno=1997|titolo=Mutual Exclusion of Roles as a Means of Implementing Separation of Duty in Role-Based Access Control Systems|rivista=2nd ACM Workshop Role-Based Access Control|volume=|numero=|pp=23–30|lingua=Inglese|url=http://csrc.nist.gov/groups/SNS/rbac/documents/design_implementation/kuhn-97.pdf|formato=PDF}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ninghui Li, Ziad Bizri, and Mahesh V. Tripunitara . Tripunitara|anno=2004|titolo=On mutually exclusive roles and separation-of-duty,|rivista=11th ACM conference on Computer and Communications Security|volume=|numero=|pp=42–51|lingua=Inglese|url=https://portal.acm.org/citation.cfm?id=1030091|formato=PDF}}</ref>
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L'uso del RBAC per gestire i privilegi utente (e i permessi su un computer) all'interno di un singolo sistema o applicazione è largamente accettata come la tecnica migliore. Un report del 2010 preparato dal NIST dal Reasearch Triangle Institute ha analizzato il valore economico del RBAC per le imprese ed ha stimato i benefici per impiegato, come un ridotto tempo di inattività ed una più efficiente amministrazione della politica del controllo degli accessi.<ref name="autogenerated2002">{{Cita libro|autore2=R.J. Loomis|titolo=Economic Analysis of Role-Based Access Control|url=http://csrc.nist.gov/groups/SNS/rbac/documents/20101219_RBAC2_Final_Report.pdf|formato=PDF|data=March 2002|editore=Research Triangle Institute|lingua=Inglese|p=|autore1=A.C. O'Connor|lastauthoramp=yes}}</ref>
 
In un'organizzazione con infrastrutture informatiche eterogenee e requisiti che coprono decine o centinaia di sistemi ed applicazioni, usare il RBAC per gestire ruoli sufficienti ed assegnare gli utenti a ruoli adeguati diventa estremamente complesso senza la creazione gerarchica di ruoli ed assegnamento di permessi.<ref>{{Cita web|url=http://www.idsynch.com/docs/beyond-roles.html|titolo=Beyond Roles: A Practical Approach to Enterprise IAM|autore=Hitachi ID Systems|sito=www.idsynch.com|lingua=en|accesso=2017-12-13}}</ref> I sistemi più recenti estendono il vecchio modello RBAC del NIST<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Sandhu, R., Ferraiolo, D.F. and Kuhn, D.R.|data=July 2000|titolo=The NIST Model for Role-Based Access Control: Toward a Unified Standard|rivista=5th ACM Workshop Role-Based Access Control|volume=|numero=|pp=47–63|lingua=Inglese|url=http://csrc.nist.gov/rbac/sandhu-ferraiolo-kuhn-00.pdf|formato=PDF}}</ref> per rivolgersi alle limitazioni del RBAC delle distribuzioni per le grandi imprese. Il modello del NIST è stata adottato come standard dall'[[International Committee for Information Technology Standards|INCITS]] come ANSI/INCITS 359-2004. Inoltre, è stata pubblicata una discussione su alcune scelte di design per il modello NIST.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ferraiolo, D.F., Kuhn, D.R., and Sandhu, R.|data=Nov–Dec 2007|titolo=RBAC Standard Rationale: comments on a Critique of the ANSI Standard on Role-Based Access Control|rivista=IEEE Security & Privacy|editore=IEEE Press|volume=5|numero=6|pp=51–53|lingua=Inglese|doi=10.1109/MSP.2007.173|url=http://csrc.nist.gov/groups/SNS/rbac/documents/ferraiolo-kuhn-sandhu-07.pdf|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080917093137/http://csrc.nist.gov/groups/SNS/rbac/documents/ferraiolo-kuhn-sandhu-07.pdf|dataarchivio=17 settembre 2008}}</ref>
 
== Note ==