Via Giulia: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Palazzo Falconieri}}
[[File:Regola - via Giulia palazzo Falconieri facciata 1180066.JPG|thumb|upright=0.5|6 Palazzo Falconieri]]
L'edificio originario, che confina direttamente con la chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte, fu costruito nel XVI secolo per la nobile famiglia romana dei Ceci.<ref name=bal>{{Cita web|url=http://www.roma.balassiintezet.hu/it/2011-12-16-16-59-37/9-quickmenuhun/|titolo=Il genio di Borromini nei saloni delle feste di casa Falconieri|cognome=Rendina|nome=Claudio|data=11 settembre 2011|sito=www.roma.balassiintezet.hu|editore=Istituto Balassi|accesso=16 maggio 2020}}</ref> Venduto dai Ceci nel 1574 alla famiglia [[Odescalchi]] e da quest'ultima nel 1606 alla [[famiglia Farnese]], passò al nobile fiorentino [[Orazio Falconieri]] nel 1638 per 16.000 scudi.<ref name=pie7944>{{Cita|Pietrangeli (1979)| p. 44}}.</ref><ref name=bal/> Nel 1646/1649 commissionò all'architetto [[Francesco Borromini]] l'ampliamento del palazzo.<ref name=pie7944/> I lati della facciata su via Giulia sono decorati da due [[pilastri]] a forma di grandi erme con petti femminili e teste di falco.<ref name=pie7946>{{Cita|Pietrangeli (1979)| p. 46}}.</ref> La facciata sul lato del [[Tevere]] presenta una loggia a tre archi.<ref name=pie7946/> risalente al 1646. Dal 1814 vi abitò il cardinale [[Joseph Fesch]], zio di [[Napoleone Bonaparte]]; questi dal 1815 al 1818 ospitò nel palazzo la sorellastra [[Letizia Ramolino]], madre dell'imperatore.<ref name=pie7946/> Nel 1927 il Regno d'Italia cedette il palazzo al [[Ungheria|Stato Ungherese]], che ne fece la sede dell'[[Accademia d'Ungheria]].<ref name=pie7946/> Oggi il palazzo è sede, oltre che dell'Accademia, del ''Pontificium Institutum Ecclesiasticum Hungaricum in Urbe''.<ref>{{Cita web|url=http://pmi.katolikus.hu/?page_id=130&lang=it|accesso=15 maggio 2020|titolo=Pontificio Istituto Ecclesiastico Ungherese}}</ref>
 
===7 Palazzo Baldoca-Muccioli (Via Giulia 167)===