Clorinda Corradi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Nacque a [[Urbino]] il 27 novembre 1804, figlia del nobile Filippo e della nobile signora Vittoria Peroli (v. Palazzo Peroli a Urbino). Per aver avuto la sua famiglia varie liti che il padre non ha potuto sostenere, Clorinda dovette per necessità darsi giovanissima alla vita di teatro. Divenne cantante (contralto) di molto valore. A 19diciannove anni uscita dalla scuola dell' abilissimo maestro di canto Filippo Celli esordi nel modesto teatro di [[Recanati]] (carnevale 1823) con esito assai fortunato, sostenendo la parte della protagonista dell'[[Italiana in Algeri]] e ne [[La Cenerentola]] di [[Gioacchino Rossini]]. “La prima donna è una bella figura sul teatro piena di freschezza e di gioventù.” Così scriveva il conte [[Carlo Leopardi]], dando ragguaglio dell'esecuzione di queste opere a suo fratello, il sommo poeta: “È poi amabile, perché, non essendo ancora corrotta s'investe dei sentimenti puri, come l’amore, l'amor patrio, con tutto il fuoco di un naturale Romagnolo (!), e con una schiettezza tale che pare assolutamente esprimere il vero. Queste son le doti, che le passeranno insieme col giungere delle altre, il maggior possesso del palco, del canto ecc.”. Ma le altre doti giunsero senza che queste passassero; talché, dopo soli due anni di tirocinio, la giovane artista meritò d’essere chiamata alla Pergola di Firenze (1825); e d’allora in poi ricevette scritture per quasi tutti gli altri principali teatri d'Italia. Nella primavera del 1830 quando non aveva che 26 anni, eseguiva alla [[Canobbiana]] di Milano [[il Conte Ory]] di [[Rossini]], nuova per quella città, in compagnia dei già celebri Duprez[[http://it.wikipedia.org/wiki/Gilbert_Duprez]], Mariani e Galli[[http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Galli_%28basso%29]] ottenendo le lodi del severo critico della [[Gazzetta di Milano]], che rilevava in lei “bella voce, buon metodo, sentimento ed anima”. Altri giornali esaltavano anche l’estensione della sua voce, pregio che si era già manifestato ai suoi primi uditori. “Ha (la Corradi} un potere di voce di una estensione straordinaria”. Così Carlo Leopardi in un’altra lettera a [[Giacomo Leopardi]] “Figurati che la Bandi di cui raccontano che alcuni inglesi comprarono il cadavere per esaminare la costruzione, da cui risultava la molteplicità prodigiosa delle sue carde, aveva due tuoni meno di questa, che ha due ottave e due tuoni limpidi, e più, sforzandosi……..Il maestro mi ha fatto vedere sul pianoforte, che ella ha, considerando in chiave di violino dal G solreut con due tagli in collo sotto le righe fino al B mi con un taglio in collo sopra le righe e, in caso di bisogno, arriva anche al C solfaut e al C solfaut diesis. La sua chiave è di contralto, per cui è scritta la sua parte nella Cenerentola; e t' assicuro che è un gusto il vedere quel temerario uomo di Rossini così ben rivaleggiato e messo al dovere". Dopo aver corso festeggiatissima mezza Italia ed aver colti i copiosi allori in [[Spagna]], fu chiamata nell’[[America del Sud]] nell’autunno del 1835 da cui non fece più ritorno.
 
Tra il 1835 ed il 1840 la Compagnia Lirica del Pantanelli risiedette a Lima spostandosi per le stagioni liriche sia a [[New Orleans]], sia a [[Cuba]]. Rimasero in America centrale per circa 9 anni ottenendo sempre successi principalmente con opere di [[Gioacchino Rossini]], [[Gaetano Donizetti]] e [[Vincenzo Bellini]]. Nel marzo del 1844 la Compagnia diretta da Raffaele Pantanelli, marito della Corradi, dove lavorava come scenografo anche il fratello Nestore Corradi si trasferì da [[Lima]] in Cile. A [[Santiago]] debuttarono il 2 aprile 1844 nel teatro dell'Università con [[Capuleti e Montecchi]] di Bellini, opera che indicava un cambio estetico nel pubblico: dal bel canto si passava a [[Giuseppe Verdi]] nel 1850. Lo sviluppo commerciale e le ricchezze minerarie scoperte di recente in [[Cile]], avrebbero avuto un effetto benefico per quanto riguarda la lirica. Nel 1844 venne infatti costruito a [[Valparaíso]] un enorme e lussuoso teatro d'opera con milleseicento posti e fu inaugurato nel dicembre dello stesso anno, quando la compagnia Pantanelli debuttò in questa città. I cantanti integrati nella compagnia continuarono a lavorare in [[Cile]] fino al 1856. Clorinda Corradi Pantanelli si ritirò dalle scene nel 1856. Ma poi avendo il marito Raffaele Pantanelli di [[Jesi]], men che mediocre cantante, esposti i capitali per un' impresa arrischiata con una società francese, per fallimento di questa perse quasi ogni cosa. Aveva allora circa 50 anni, né poteva sperar più nulla nella sua professione.