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==Il contesto==
A partire dalla fine degli anni '60 del [[Novecento]], e quelli più recenti (anni '90) condotti da Alfonsina Russo, Serra Lustrante (già Serra d’Oro) è un sito archeologico di singolare importanza per chiarire meglio le dinamiche dei rapporti tra il mondo magno greco e indigeno tra IV e III sec. a.C. L'area risulta frequentata a partire dagli ultimi decenni del IV sec. a.C. come luogo di culto: a questo periodo si fa risalire un piccolo sacello quadrangolare con un percorso pavimentato annesso. Nel III sec. a.C. il santuario viene monumentalizzato, e impostato su due terrazze raccordate da una scalinata e divise da un muro a blocchi squadrati di arenaria. La monumentalizzazione del santuario, con la realizzazione dell’impianto scenografico a terrazze, si inquadra in un contesto edilizio tipicamente ellenistico. È quindi probabile il contatto diretto tra le popolazioni dell’interno e le maestranze magno-greche forse riconducibili alla colonia greca di Heraklea, posta sul fondovalle dell’[[Agri]]dell’Agri. Alla fine del III sec. a.C. si riconduce l’ultima fase edilizia, alla quale si attribuiscono alcuni ambienti sul lato sud del santuario, mentre risulta un abbandono graduale del sito a cavallo tra III e II sec. a.C., forse a seguito della definitiva romanizzazione della [[Val d'Agri]].
 
Nel sacello della terrazza inferiore sono stati rinvenuti alcuni materiali pertinenti agli attributi tipici di Eracle, come la clava e la pelle del leone nemeo, trofeo della prima fatica di Eracle, con la quale l’eroe si rivestì. Il santuario, dunque, doveva pertanto essere dedicato a Eracle, inteso come il garante dei valori guerrieri e agonistici giovanili, nella doppia dimensione divina ed eroica. Del resto, sia nel centro che nel sud Italia sono attestati culti a Eracle legati alla transumanza dei pastori e al culto delle acque, e non a caso ad Armento ci troviamo proprio in un punto di passaggio importante lungo il tragitto della transumanza tra i pascoli estivi dell’[[Appennino lucano]] e quelli invernali del litorale ionico.