Software: differenze tra le versioni

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Esistono molte qualità che si richiede al software che sono descritte più approfonditamente nella [[qualità del software|sezione corrispondente]].
 
==Licenza di distribuzione==
 
Le licenze di distribuzione del software oggi sono tante e non solo per ambito software (54 circa), però quelle effettivamente usate sono poche. Per l’ 89%, per esempio, si trattano di [[GPL]], [[LGPL]] o [[BSD]] vecchia licenza storia di [[Unix]] che pone come unica condizione una nota nel copyright che si riferisca all’Università della [[California]], tornata in uso dall’avvento di [[Linux]].
 
Il più grande difetto nei sistemi operativi liberi non è nel software, è la mancanza di buoni manuali liberi da poter includere in questi sistemi. Molti dei programmi più importanti non hanno un manuale completo. La documentazione è una parte essenziale di qualunque pacchetto di software; quando un pacchetto importante di software libero è fornito senza un manuale libero si ha una grossa lacuna. A tutt'oggi abbiamo molte di queste lacune.
 
Nasce in seguito anche l’[[OPEN CONTENT]] che ha come idea quella di trasferire le licenze su opere diverse dal software, a partire dalla documentazione dello stesso, opere come l’arte, la musica, i videogiochi. Esiste anche una licenza specifica per la documentazione accademica e universitaria.
 
===Creative commons===
 
[[Lawrence Lessig]], avvocato e insegnante, ha cercato una soluzione legale alla crisi del sistema di copyright negli [[Stati Uniti]] e dice che la propensione all’acquisto sia più simile, per gli artefatti digitali, al modello del telefono che a quello dell’editoria musicale. Lessig fonda la no-profit [[CREATIVE COMMONS]], in cui l’intento è permettere agli autori il campionamento ai fruitori. Ottenere una licenza è semplice: i diritti che vengono concessi sono scelti in maniera modulare, tramite un modulo del sito Web. Sorge una critica: il successo di i-Tunes Store mostra che il sistema classico del copyright può funzionare anche con gli artefatti digitali.
 
 
===Licenza d'uso===
 
Un documento che accompagna la maggior parte del software, e specifica i diritti e i doveri di chi lo riceve. Esistono licenze libere e licenze proprietarie. Tutte le licenze d'uso traggono il loro valore legale dalle norme sul diritto d'autore (copyright in inglese).
software libero (free software, in inglese)
 
Ogni tipo di software la cui licenza d'uso consenta la libera copia, modifica e redistribuzione gratuita o a pagamento del programma. Il termine è stato definito da Richard Stallman della FSF nel 1985, e pone l'accento sulla libertà dell'utente.
open source software
 
Dal punto di vista pratico è la stessa cosa di software libero. Il termine è stato definito nel 1998 dalla OSI per rendere il concetto più accettabile al mondo degli affari, ponendo l'accento sui vantaggi pratici ed eliminando tutti i riferimenti alla parola libertà.
 
===GNU GPL===
 
La licenza d'uso libera più diffusa, quella normalmente usata per i programmi del progetto GNU. I programmi che la usano sono riconosciuti sia software libero dalla FSF che open source software dalla OSI. È persistente, cioè impone che la licenza per le copie modificate sia la GPL stessa o compatibile.
 
===BSD===
La licenza d'uso resa famosa dai sistemi operativi BSD, con cui nacque lo stack TCP/IP. I programmi che la usano sono riconosciuti sia software libero dalla FSF che open source software dalla OSI. È non persistente, cioè consente l'uso di qualunque altra licenza per distribuire copie modificate.
permesso d'autore (copyleft, in inglese)
È il diritto d'autore (in inglese copyright) alla rovescia. Uno slogan che suggerisce come si possano sfruttare le leggi sul diritto d'autore per dare libertà agli utenti di un programma, piuttosto che toglierla. Si dicono soggette a copyleft le licenze libere persistenti, come la GNU GPL
 
== Voci correlate ==