Norodom Sihanouk: differenze tra le versioni
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Quando suo padre morì nel 1960, Norodom vinse le elezioni e divenne nuovo capo dello Stato, ma con il titolo di principe, anziché quello di re, per opposizione di certi settori della [[monarchia]], che non vedevano di buon occhio che un re che aveva abdicato riprendesse il trono. Per continuare a regnare con pieni poteri, nel 1963 egli forzò un emendamento alla Costituzione, divenendo capo dello Stato a vita. Non era re e non sedeva sul trono, ma di fatto possedeva eguali e ancora maggiori poteri.
Durante la [[guerra del Vietnam]], Norodom cercò sempre di preservare la neutralità della Cambogia, oscillando talvolta in politiche pro-nord[[vietnam]]ite, altre volte appoggiando gli Stati Uniti, {{Senza fonte|
Fra il 1966 e il 1967, Norodom scatenò un'ondata di repressione politica che colpì soprattutto i settori della sinistra, incluso il [[Partito Comunista di Kampuchea]]. La Cina, che allora avviava la [[Grande rivoluzione culturale|rivoluzione culturale]], raggelò di conseguenza le proprie relazioni diplomatiche con il governo cambogiano, ristabilendole solo qualche tempo dopo. La situazione interna, a seguito di questa repressione, si fece però decisamente difficile.
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