Demetrio Moscato: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Gallina (Reggio Calabria)|Gallina]], il 4 febbraio [[1888]]. La sua vocazione lo portò ad entrare nel seminario di Reggio Calabria, seguito dai mons. Quattrone e Calabrò. Fu tra i soccorritori intervenuti dopo il [[terremoto di Messina del 1908|terremoto del 1908]], partecipando inoltre al ritrovamento di diversi oggetti d'arte e del pezzo della [[colonna di San Paolo]].
 
Il 13 ottobre [[1912]] fu consacrato sacerdote nella chiesa di Gallina dall'arcivescovo mons. Rousset; partecipò alla [[prima guerra mondiale]] come cappellano militare e ciò gli valse più di una [[Ricompense al valor militare|medaglia al valor militare]]<ref name="NastroAzzurro">{{cita web|url=http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/|titolo=Istituto Nastro Azzurro|accesso=7 ottobre 2014|cid=decoratiNastroAzzurro}}</ref>.
 
Rientrato a Reggio iniziò la sua carriera parrocchiale nella parrocchia di [[Arangea]] passando poi alla parrocchia di [[Chiesa di San Giorgio al Corso|Sansan Giorgio al Corso]], sostituendo mons. Zagari. Nel maggio [[1935]] Moscato vide realizzarsi il suo progetto, ricostruire la chiesa di Sansan Giorgio al Corso, in memoria degli soldati italiani vincitori nella Grande Guerra e per questo ebbe il nome di Tempio della Vittoria: l'inaugurazione vide la presenza del principe [[Umberto I di Savoia]], ma non dello stesso Moscato, poiché il suo primo incarico da vescovo fu a [[san Marco Argentano]] e a [[Bisignano]], consacrato l'8 settembre [[1932]] dall'arcivescovo mons. [[Carmelo Pujia (arcivescovo)|Carmelo Pujia]].
 
Tornò, nel [[1943]], a [[Reggio Calabria]] in qualità di amministratore apostolico dopo la morte dell'arcivescovo mons. Enrico [[Enrico Montalbetti|Montalbetti]].
Il 22 gennaio [[1945]] divenne [[arcivescovo di Salerno]]. Il suo impegno umanitario è riscontrabile anche nell'assistenza ai bisognosi dell'[[alluvione di Salerno del 25 ottobre 1954]].