Giulio Bertoni: differenze tra le versioni

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Nacque da Giuseppe e da Adele Baroni. A [[Modena]] compì le scuole inferiori e i primi anni delle superiori, che terminò al [[Liceo classico Vincenzo Gioberti|Liceo Gioberti]] di [[Torino]]. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'[[Università di Torino]], subì l'influsso di [[Arturo Graf]] e, soprattutto, del suo maestro [[Rodolfo Renier]].
 
Laureatosi nel [[1901]], si perfezionò a [[Università di Firenze|Firenze]] nel [[1902]] sotto la guida di [[Pio Rajna]] ed entrò in contatti con [[Guido Mazzoni (critico letterario)|Guido Mazzoni]]. In seguito soggiornò a [[Parigi]] e a [[Berlino]] ([[1903]]-[[1904]]), dove strinse relazioni con i più importanti filologi del periodo<ref>{{cita web|url = http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/i/I42799.php|autore = Regula Feitknecht|titolo = Bertoni, Giulio|sito = Dizionario storico della Svizzera|data = 9 ottobre 2002|accesso = 22 maggio 2017}}</ref>: [[Marie Paul Hyacinthe Meyer|Paul Meyer]], [[Jules Gilliéron]], [[Adolf Tobler]] e, in seguito, [[Erich Auerbach]].
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Nel [[1905]] ottenne la libera docenza di [[filologia romanza]] all'Università di Torino, ma lo stesso anno venne chiamato ad insegnare la medesima disciplina dall'[[Università di Friburgo]] in [[Svizzera]], prima come professore straordinario e poi ([[1909]]) ordinario. Fu un periodo molto fecondo: a Friburgo produsse circa 700 titoli, tra articoli, edizioni di testi e studi teorici e critici.
 
Tornò ancora, nel [[1921]] all'[[Università di Torino]] per poi spostarsi definitivamente, nel [[1928]], alla [[Università La Sapienza|Sapienza di Roma]], dove successe nell'insegnamento a [[Cesare De Lollis]]. Sotto la sua guida il dipartimento di studi romanzi dell'ateneo romano divenne un punto di eccellenza per gli studi del settore<ref>Anche se «i frutti per l'iberistica appaiono sostanzialmente modesti», «Negli anni tra le due guerre la scuola di filologia romanza di maggiore risonanza è quella romana di Giulio Bertoni», {{cita pubblicazione|url = http://cvc.cervantes.es/literatura/aispi/pdf/05/05_031.pdf|autore = [[Alberto Varvaro]]|titolo = Ispanismo e filologia romanza|pubblicazione = L'apporto italiano alla tradizione di studi ispanici. Nel ricordo di Carmelo Samonà. Associazione Ispanisti Italiani, Atti del Congresso, Napoli, 30 e 31 gennaio, 1º febbraio 1992|città = Roma|editore = Instituto Cervantes|anno = 1993|p=38|accesso = 22 maggio 2017}}</ref>.
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Cresciuto in ambito [[positivismo|positivistico]], fece proprie nell'età della maturità le teorie [[idealismo|idealistiche]].
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Membro del comitato di redazione dell'[[Atlante linguistico italiano]], lasciò questo incarico per dedicarsi alla direzione della sezione di Linguistica della [[Enciclopedia Italiana]] ([[1925]]-[[1937]]).
 
Dal [[1930]] al [[1932]] ricoprì la carica di presidente della [[Société de linguistique romane]] (dopo F. Brunot 1924-28, e K. Jaberg 1928-30) e come tale diresse la prestigiosa ''Révue de Linguistique Romane''<ref>{{cita pubblicazione|url = http://cvc.cervantes.es/lengua/thesaurus/pdf/32/TH_32_002_223_0.pdf|autore = Manuel Alvar Ezquerra|titolo = El XV Congreso Internacional de Linguistica y Filologia Romanicas de la Société de linguistique romane|pubblicazione = THESAURUS|volume = XXXII|numero = 2|anno = 1977|p=436|accesso = 22 maggio 2017}}</ref>. Nel [[1932]], sempre durante la sua presidenza, diresse i lavori del III Congresso internazionale di filologia romanza, che per sua volontà si tenne a Roma, sul Campidoglio<ref>{{cita libro|curatore = [[Alberto Varvaro]]|titolo = XIV Congresso internazionale di linguistica e filologia romanza. Napoli, 15-20 aprile 1974. Atti|città = Napoli - Amsterdam|editore = G. Macchiaroli - J. Benjamins Publishing Company|anno = 1978|p=20}}</ref>.
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Dal [[1935]] fu socio nazionale dell'[[Accademia dei Lincei]]. Membro di numerose altre accademie in [[Italia]]<ref>Della [[Accademia della Crusca|Crusca]]; delle [[Accademia delle Scienze di Torino|Scienze di Torino]]; di [[Accademia nazionale di scienze, lettere e arti (Modena)|Scienze Lettere e Arti di Modena]]; di [[Accademia lucchese di scienze, lettere e arti|Lucca]]; di [[Accademia degli Intronati|Siena]] ecc. e delle [[Deputazioni di Storia Patria|Regie Deputazioni di Storia Patria]] per la Romagna in Bologna e di Storia Patria in Modena (1917), di Ferrara, dell'[[Arcadia (accademia)|Arcadia]]. Cfr. «Annuario della Reale accademia d'Italia», XIV (1941-1942), p. 17.</ref> e all'estero<ref>Della Société de Linguistique di Parigi e della Société internationale des Langues romanes. Membro onorario dell'American Association of Teachers of Italian (Michigan). Membro corrispondente dell'Académie di Avignone, dell'[[Accademia polacca della cultura|Accademia polacca (Varsavia)]]; della [[Accademia sassone delle scienze|Sächsische Akademie der Wissenschaften di Lipsia]]; dell'[[Accademia reale di scienze, lettere e belle arti del Belgio|Académie Royale]] del Belgio e dell'Accademia del Lussemburgo. Socio della Société d'Histoire di Friburgo. Cfr. «Annuario della Reale accademia d'Italia», XIV (1941-1942), p. 17.</ref>, gli furono conferiti diversi [[Laurea honoris causa|dottorati ''honoris causa'']]<ref>Dottore ''h. c.'' delle Università di Wilno, di Cernautz, di Strasburgo e di Sofia. Cfr. «Annuario della Reale accademia d'Italia», XIV (1941-1942), p. 17.</ref>. Fu insignito anche della [[Stella al merito della scuola|Stella d'oro al merito della scuola]].
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Più fortuna ebbe un'altra opera lessicografica. Nell'aprile [[1933]], Bertoni aveva assunto la direzione della redazione di un [[dizionario]] che documentasse e disciplinasse l'uso del lessico tecnico e scientifico marinaro italiano. L'opera, progettata dalla classe di Scienze fisiche dell'[[Accademia d'Italia]] nell'adunanza del 5 dicembre [[1929]], fu portata a compimento con la collaborazione di [[Enrico Falqui (scrittore)|Enrico Falqui]], di [[Angelico Prati]] (soprattutto per le etimologie) e di vari specialisti alla fine del [[1937]]. Nel [[1938]] uscì così il ''Dizionario di marina medievale e moderno'', opera di riferimento<ref>Renée Kahane, [[Manlio Cortelazzo]] e Lucille Bremner lo definiscono «fondamentale»: ''Glossario degli antichi portolani italiani'', Firenze, Olschki, 1968.</ref> per gli studi storici sul lessico marinaresco tradizionale italiano.
 
Nel [[1938]] per l'[[EIAR]], la vecchia [[RAI - Radiotelevisione Italiana|RAI]], Bertoni realizzò con [[Alfredo Panzini]] e [[Francesco Alessandro Ugolini]] un corso radiofonico di lingua italiana a puntate (''La lingua d'Italia''), con lezioni sulla storia linguistica dell'[[Lingua italiana|italiano]], sulla pronuncia, sui dialetti. Durante le puntate, tra l'altro, si rispondeva a numerose domande poste per lettera dagli ascoltatori, spesso riguardanti questioni di grammatica e di pronuncia<ref>{{cita pubblicazione|url = http://siba-ese.unisalento.it/index.php/quadcom/article/view/5019/4389|autore = Sergio Raffaelli|titolo = La pronuncia alla radio nel periodo fascista|pubblicazione = Quaderni di comunicazione dell'Università di Lecce|volume = II|anno = 2001|numero = 2|p=94}}</ref>.
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Frutto diretto di questa esperienza fu un ''Prontuario di pronunzia e di ortografia'' pubblicato per i tipi dell'EIAR nel [[1939]] e più volte ristampato (fino al [[1949]]), in cui si propugnava l'unificazione della pronuncia italiana sulla base del modello della "lingua romana" (che non intende riferirsi - è utile chiarire - al [[romanesco]], come gli stessi autori esplicitamente affermavano).
 
Nel [[1941]] fondò la rivista ''[[Cultura Neolatina]]''<ref>{{cita libro|titolo = Testate di antica data. Le 100 pubblicazioni più antiche, tuttora attive, nella nostra regione|curatore = Servizio Co.Re.Com, con la collaborazione di Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna|città = Bologna|editore = Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna|anno = 2004|p=54}}</ref>.
Nel [[1941]] fondò la rivista ''[[Cultura Neolatina]]''<ref>{{ cita libro
|titolo = Testate di antica data. Le 100 pubblicazioni più antiche, tuttora attive, nella nostra regione
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Presso la [[Biblioteca Estense universitaria di Modena]] è conservato l'Archivio Giulio Bertoni, contenente i carteggi e il materiale archivistico moderno appartenuto allo studioso.
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* Regula Feitknecht, [[Giovanni Pozzi]], ''Italiano e Italiani a Friburgo. Un episodio di storia letteraria all'estero'', Fribourg, Editions de l'Université, 1991.
* Elena Gavioli, ''Filologia e nazione: l'«Archivum Romanicum» nel carteggio inedito di Giulio Bertoni'', Firenze, Olschki, 1997.
* {{cita pubblicazione|url = http://nencioni.sns.it/fileadmin/template/allegati/pubblicazioni/1946/idealismo/Capitolo_II.pdf|autore = [[Giovanni Nencioni]]|titolo = Capitolo II. La teoria del linguaggio di G. Bertoni|pubblicazione = Idealismo e realismo nella scienza del linguaggio|anno = 1946|pp=15–26|città = Firenze|editore = La Nuova Italia|accesso = 22 maggio 2017}}
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}}
* Paola Di Pietro Lombardi et alii (a cura di), ''Giulio Bertoni. Mostra documentario-bibliografica. Modena, Biblioteca Estense, 3-31 maggio 1986'', Modena, Mucchi, 1986.
* Ruggero Maria Ruggieri, ''Giulio Bertoni'', in ''Letteratura italiana. I critici. Storia monografica della filologia e della critica moderna in Italia'', diretta da [[Gianni Grana]], vol. IV, Milano, Marzorati, 1987, pp.&nbsp;2607–2643.
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|linguistica|università}}
 
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