Azione collettiva: differenze tra le versioni
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La particolarità del modello [[Stati Uniti d'America|statunitense]] di tutela dei [[consumatori]] si incentra soprattutto su due aspetti: la possibilità di ricorrere ad una azione collettiva a fini '''risarcitori''' e quella di ottenere i cosiddetti danni '''punitivi'''.
Si tratta, in sostanza, di un meccanismo processuale che consente di estendere i rimedi concessi a chi abbia agito in giudizio ed abbia ottenuto riconoscimento delle proprie pretese a tutti gli appartenenti alla medesima categoria di soggetti che non si siano attivati. L'azione collettiva nasce dall'esigenza di consentire, per ragioni di giustizia, di economia processuale e di certezza del diritto, a chi si trovi in una determinata situazione di beneficiare dei rimedi che altri, avendo agito in giudizio ed essendo risultati vittoriosi, possono esercitare nei confronti del convenuto.</br>
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== La class action in Europa ==
Le azioni di gruppo guadagnano sempre maggiore popolarità in tutta Europa. La direttiva n. 98/27/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19-5-98 relativa a provvedimenti inibitori a tutela degli interessi del consumatori in UE stabilisce che enti legittimati quali ad esempio associazioni dei consumatori o autorità pubbliche indipendenti, sono autorizzate ad agire in giudizio per conto di un gruppo di persone danneggiate dalla condotta del convenuto. Esistono poi differenze tra gli [http://www.classactionitalia.com/capitolo.php?cap=11# Stati europei nel dotarsi di una legislazione particolare]. <br>
== Introduzione nell'ordinamento italiano ==
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