Cagliostro: differenze tra le versioni

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Avvicinato da due spie dello Stato Pontificio, Matteo Berardi e Carlo Antonini, che gli chiesero di accoglierli nella Massoneria, Cagliostro, senza sospettare nulla, fece loro compiere le cerimonie iniziatiche, violando così la norma dello Stato pontificio che vietava, pena la morte, l'organizzazione di società massoniche. I due sparirono subito dopo, ma Cagliostro riuscì ad affiliare alla Massoneria un frate cappuccino, Francesco Giuseppe da San Maurizio.
 
=== Arresto, processoProcesso e condanna di Cagliostro ===
[[File:Castel santangelo Tevere.jpg|thumb|left|Castel Sant'Angelo]]
In settembre, la moglie Lorenza denunciò Cagliostro al parroco di Santa Caterina della Rota, e la denuncia venne trasmessa il 5 dicembre all'[[Inquisizione]]: all'ultimo momento, Lorenza si era rifiutata di firmarla, ma venne ugualmente acquisita. Ile si aggiunse a quelle del 27 novembre ila nome del padre di Lorenza, Giuseppe Feliciani, e ladella spia Carlo Antonini avevano già denunciato Cagliostro. LaIl decisione27 deldicembre suo1789, arrestoa -seguito madi conuna luiriunione furonocardinalizia arrestaticui anche la moglie e fra' Giuseppe - fu presa ai massimi livelli, dopo una riunione delpresenziò [[papaPapa Pio VI]] cone il Segretario di Stato e altri cardinali: nella notte del 27 dicembre [[1789]]., Cagliostro viene rinchiuso in [[Castel Sant'Angelo]], Lorenzala nelmoglie conventoe di Santfra'Apollonia aGiuseppe [[Trastevere]]furono earrestati. il cappuccino nel convento dell'Ara Coeli.
 
Contro Cagliostro furono mosse accuse gravissime: di esercizio dell'attività di massone, di [[magia]], di bestemmie contro Dio, Cristo, la Madonna, i santi e i culti della religione cattolica, di [[Sfruttamento della prostituzione|lenocinio]], di falso, di truffa, di calunnia e di pubblicazione di scritti sediziosi: esse erano fondate in gran parte sulle dichiarazioni della moglie e su scritti e dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni da Cagliostro e, se provate, avrebbero comportato la pena di morte.
 
La linea difensiva dell'avvocato di Balsamo, Carlo Costantini, consistette nel far passare il suo assistito per un semplice ciarlatano, in modo da togliere ogni credibilità a quanto Cagliostro avesse mai scritto e sostenuto, relativamente almeno alle sue posizioni ideologiche, considerate di maggiore gravità, perché facevano di lui un [[eresiarca]]. Per il resto, l'avvocato cercò di far passare Lorenza come una prostituta, una donna immorale e pertanto inattendibile: lei, «moglie, complice impunita e prostituta non può sicuramente somministrare non già una prova, ma nemmeno un indizio per aprire l'inquisizione», dal momento che, secondo la difesa di Balsamo, ella avrebbe inteso accusare il marito per ricrearsi un'innocenza che non poteva in alcun modo rivendicare per sé, perché, se quanto sosteneva fosse stato vero, anch'ella sarebbe stata colpevole quanto il marito.
 
La decisione del suo arresto - ma con lui furono arrestati anche la moglie e fra' Giuseppe - fu presa ai massimi livelli, dopo una riunione del [[papa Pio VI]] con il Segretario di Stato e altri cardinali: nella notte del 27 dicembre [[1789]]. Cagliostro viene rinchiuso in [[Castel Sant'Angelo]], Lorenza nel convento di Sant'Apollonia a [[Trastevere]] e il cappuccino nel convento dell'Ara Coeli.
Stabilito che gli ordinari rituali massonici sono di per sé suscettibili dell'accusa di [[eresia]], quelli della Massoneria Egizia di Cagliostro furono giudicati certamente eretici. Per provarlo, nel corso degli interrogatori i giudici del Sant'Uffizio trascinarono Balsamo in discussioni teologiche: la sua ignoranza intorno alle più elementari nozioni di catechismo finì per aggravare la sua posizione. Consapevole della situazione disperata in cui si trovava, il 14 dicembre [[1790]] Cagliostro scrisse al papa:
 
Contro Cagliostro furono mosse accuse gravissime: di esercizio dell'attività di massone, di [[magia]], di bestemmie contro Dio, Cristo, la Madonna, i santi e i culti dellala religione cattolica, di [[Sfruttamento della prostituzione|lenocinio]], di falso, di truffa, di calunnia e di pubblicazione di scritti sediziosi: esse erano fondate in gran parte sulle dichiarazioni della moglie e su scritti e dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni da Cagliostro e, se provate, avrebbero comportato la pena di morte.
 
erano fondate in gran parte sulle dichiarazioni della moglie e su scritti e dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni da Cagliostro ed erano punite con la morte.
 
La linea difensiva dell'avvocato di Balsamo, Carlo Costantini, consistette nel far passare il suo assistito per un semplice ciarlatano, in modo da togliere ogni credibilità a quanto Cagliostro avesse mai scritto e sostenuto, relativamente almeno alle sue posizioni ideologiche, considerate di maggiore gravità, perché facevano di lui un [[eresiarca]]. Per il resto, l'avvocato cercò di far passare Lorenza come una prostituta, una donna immorale e pertanto inattendibile: lei, «moglie, complice impunita e prostituta non può sicuramente somministrare non già una prova, ma nemmeno un indizio per aprire l'inquisizione», dal momento che, secondo la difesa di Balsamo, ellase avrebbeLorenza inteso accusarediceva il marito per ricrearsi un'innocenza che non poteva in alcun modo rivendicare per sé, perché, se quanto sosteneva fosse stato vero, anch'ella sarebbe stataera colpevole quanto il marito.
 
Stabilito che gli ordinari rituali massonici sonoerano di per sé suscettibili dell'accusa di [[eresia]], quelli della Massoneria Egizia di Cagliostro furono giudicati certamente eretici. Per provarlo, nel corso degli interrogatori i giudici del Sant'Uffizio trascinarono BalsamoGiuseppe in discussioni teologiche: la sua ignoranza intorno alle più elementari nozioni di catechismo finì per aggravare la sua posizione. Consapevole della situazione disperata in cui si trovava, il 14 dicembre [[1790]] Cagliostro scrisse al papa:
 
[[File:Pompeo Batoni - Ritratto di Papa Pio VI (National Gallery of Ireland).jpg|thumb|upright|Papa Pio VI]]
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Il libro manoscritto che ha per titolo ''Maçonnerie Égyptienne'' sia solennemente condannato come contenente riti, proposizioni, dottrina e sistema che spiana una larga strada alla sedizione, ed è distruttivo della religion cristiana, superstizioso, blasfemo, empio ed ereticale. E questo libro stesso sia pubblicamente bruciato dal ministro di giustizia insieme cogl'istromenti appartenenti alla medesima setta. Con una nuova Costituzione Apostolica si confermeranno e rimuoveranno non meno le Costituzioni de' Pontefici Predecessori, quanto anche l'accennato Editto di Segreteria di Stato proibitivi delle Società e Conventicole de' Liberi Muratori, facendosi nominatamente menzione della Setta Egiziana, e dell'altra volgarmente chiamata degli Illuminati, con stabilirsi contro tutte le più gravi pene corporali e segnatamente quelle degli eretici contro chiunque o si ascriverà o presterà a favore di tali sette.{{cn}}}}
 
Il cappuccino Francesco Giuseppe di San Maurizio fu condannato a dieci anni, da scontare nel suo convento dell'Ara Coeli; Lorenza, la cui testimonianza fu determinante per la condanna di Cagliostro, venne assolta: rimase tuttavia, perscelse di passare i successivi quindici anni nello stessonel convento di Sant'ApolloniaApollinia. Dal [[1806]] fu la portinaia del Collegio Germanico di piazza Sant'Apollinare, dove morì d'infarto l'11 maggio [[1810]].
 
=== Prigionia e morte ===