Arte celtica: differenze tra le versioni

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=== Età del ferro - Arte celtica primitiva (Hallstatt) ===
[[File:Stone_sculpture_of_celtic_hero.jpg|miniatura| Testa di pietra proveniente da Mšecké Žehrovice, Repubblica Ceca, che indossa un [[Torque|torc]], tarda cultura di La Tène]]
La cultura di Hallstatt, fiorita contemporaneamente all'[[arte greca arcaica]], ha prodotto arte con ornamenti geometrici a linee rette e rettangoli piuttosto che curve. Lo schema è spesso intricato e riempie tutto lo spazio disponibile, come negli stili celtici successivi. I linguisti sono generalmente concordiconcordano che la cultura di Hallstatt originò da persone di lingue celtiche ma gli storici dell'arte spessosono evitanodivisi dicirca descriverela l"celticità" dell'arte dihallstattiana: Hallstattper cometaluni non sarebbe "celtica".<ref group="N">{{cita|Raftery 2004|pp. 184-185}} : Il lavoro dello studioso tedesco [[Paul Jacobsthal]] (fond. ''Early Celtic Art''), rimane il fondamento dello studio dell'arte del periodo di Hallstatt.</ref> per altri invece sono già evidenti caratteri d'incontestabile unità manifestanti le tendenze artistiche dei Celti.<ref name="Duval">{{cita|Duval 1959|}}</ref>
 
A differenza della cultura rurale degli abitanti dell'età del ferro delle moderne "nazioni celtiche", la cultura celtica continentale nell'età del ferro presentava molti grandi insediamenti fortificati, alcuni molto grandi, per i quali ora viene usata la parola latina ''[[Oppidum]]'' (it. "città"). Le [[élite (sociologia)|élite]] di questi ''oppida'' avevano una considerevole ricchezza e importavano oggetti grandi e costosi dalle culture vicine, alcuni dei quali sono stati recuperati dalle tombe. Un famoso esempio è il c.d. "[[Cratere di Vix]]", un enorme [[Cratere (vaso)|cratere]] di bronzo per la miscelazione del [[vino]] (capacità 1.100 litri), trovato nella "[[Tomba di Vix]]" ([[Regno di Borgogna|Borgogna]]) realizzato in [[Magna Grecia]] alcuni decenni prima del deposito, (circaintorno al [[530 a.C.).]] Un altro enorme vaso greco nella "[[Tomba di Hochdorf]]" (Germania) è decorato con tre leoni sdraiati che giacciono sul bordo: uno dei tre è di manifattura celtica, una sostituzione che emula lo stile dell'originale greco. Le forme caratteristiche della cultura di Hallstatt si possono inoltre trovare lontano dalla principale area culturale dell'Europa centrale come l'Irlanda ma mescolate con tipi e stili locali.<ref>{{cita|NMI|pp. 125-126}}.</ref> Crescendo la ricchezza della società di Hallstatt e l'estensione della sua rete commerciale, giunta fino al Mediterraneo nonostante il centro d'origine fosse completamente chiusa al mare, cominciarono ad apparire oggetti importati in stili radicalmente diversi, comprese le [[seta|sete]] [[Cina|cinesi]].
 
Gli stilemi decorativi comprendono figure di animali e umani, specialmente nelle opere con un elemento religioso. Tra gli oggetti più spettacolari ci sono i "carri di culto" in bronzo: grandi carrelli a ruote (alcuni trovati nelle tombe) contenenti gruppi affollati di figure in piedi, talvolta con una grande ciotola montata su un albero al centro della piattaforma, probabilmente per le offerte agli [[mitologia celtica|dèi]]. Le figure sono modellate in modo relativamente semplice, prive del naturalismo anatomico che caratterizza le culture meridionali, ma spesso ottenendo un effetto impressionante. Ci sono anche un certo numero di singole figure di pietra, spesso con una "corona di foglie" - due sporgenze arrotondate piatte, "«''simili a un paio di virgole gonfie''"», che s'alzano dietro e ai lati della testa, probabilmente un segno di divinità.<ref name="R186">{{cita|Raftery 2004|p. 186}}.</ref> Le teste umane da sole, senza corpo, sono molto più comuni, spesso appaiono in rilievo su tutti i tipi di oggetti. Nel periodo di La Tène spesso i volti (insieme alle teste degli uccelli) emergono da decorazioni che a prima vista sembrano astratte, o vegetali. I giochi vengono giocati con volti che cambiano quando vengono visualizzati da direzioni diverse. Nelle figure che mostrano tutto il corpo, la testa è spesso troppo grande. Ci sono prove che la testa umana avesse un'importanza speciale nelle credenze religiose celtiche.<ref>{{cita|Green 1996|pp. 121-126 e 138-142}}.</ref>
[[File:Roquepertuse-Guerriers.jpg|miniatura|[[Roquepertuse]] - I pilastri del portico del complesso templare, con cavità per ospitare teste/teschi, III-II secolo a.C. - ''Musée d'archéologie méditerranéenne'' di [[Marsiglia]].]]
Gli insiemi più elaborati di sculture in pietra, inclusi i [[Rilievo (scultura)|rilievi]], provengono dalla Francia meridionale, da [[Roquepertuse]] ed [[Oppidum di Entremont|Entremont]]<ref name="Lescure"/><ref name="Garcia"/><ref name=Gérin-Ricard/>, vicino alle aree colonizzate dai Greci. È possibile che gruppi statuari simili ma di legno fossero molto diffusi. Sembra che l'Acropoli di Roquepertuse fosse un santuario religioso e che il locale patrimonio scultoreo in pietra (datato al III secolo a.C., prob. anche prima) includesse quelle che si pensa fossero nicchie in cui venivano collocate le [[Cacciatori di teste (antropologia)|teste e/o i teschi dei nemici]].