Arte celtica: differenze tra le versioni

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== Numismatica ==
{{Vedi anche|Monetazione celtica}}
Una monetazione celtica è attestata da coniazioni che vanno dal IV secolo a.C.<ref name="D35">{{cita|Demandt 2003|p. 35}}.</ref> fino alla fine del I secolo a.C. Il passaggio a un'economia monetaria, presso i Celti, avvenne per le relazioni e i contatti commerciali con i Greci e per la presenza dei mercenari celtici presso le comunità greche. Le monete celtiche subirono, quindi, l'influenza della monetazione mediterranea: in origine copiavano i tipi greci, soprattutto le monete del [[Regno di Macedonia]] del periodo di [[Filippo II di Macedonia|Filippo II]] e di suo figlio [[Alessandro Magno]].<ref name="Boardman, p.308">{{cita|Boardman 1993|p. 308}}.</ref><ref name="Koch">{{cita libro| autore=Koch JT| lingua=en| titolo=Celtic culture: a historical encyclopedia| p=461}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://web.arch.ox.ac.uk/coins/cci8.htm| titolo=Coinage in Celtic society |editore=Celtic Coin Index |lingua=en |accesso=3 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060925042039/http://web.arch.ox.ac.uk/coins/cci8.htm |dataarchivio=25 settembre 2006 |urlmorto=sì }}</ref>. Col tempo, la produzione monetale conobbe un'evoluzione, con una progressiva stilizzazione dell'iconografia (un processo che, da una prospettiva greca, potrebbe essere definito di "imbarbarimento"<ref name="Demandt, 36Duval">{{cita|Demandt 2003|p. 36}}.</ref>). Di conseguenza in diverse monete celtiche si trovano tipi greci o addirittura [[alfabeto greco|lettere greche]], soprattutto in quelle della [[Gallia meridionale]].<ref name="Beale">{{cita libro|autore=Poste B|titolo=Celtic Inscriptions on Gaulish and British Coins|p=135|lingua=en}}</ref> Col tempo, la produzione monetale conobbe un'evoluzione, con una progressiva stilizzazione dell'iconografia, un processo che, da una prospettiva greca, potrebbe essere definito di "imbarbarimento",<ref name="Demandt, 36">{{cita|Demandt 2003|p. 36}}</ref> ma che per gli artigiani celti fu solo libera espressione del loro estro:
{{citazione|La testa di Apollo o diviene un occhio immenso, o un insieme di riccioli sapientemente disposti [in Belgio]; il cavallo riceve una testa umana, il carro non è più che un segno in un cielo stellato, il conducente si metamorfizza in demone, in uccello, in mostro [in Armorica]; la testa del dio si stilizza fortemente conservando la bellezza lineare dei suoi tratti, il cavallo è sormontato da una specie di ala in forma di rete [a Parigi]; la testa diviene una composizione equilibrata di forme geometriche, quadrati in serie dove era la corona d'alloro, semicerchi dove era l'occhio e il profilo, globi, rettangoli e stelle dove erano le orecchie; il cavallo alato è tracciato con vigore per mezzo di bastoncini terminanti in globetti [in Aquitania]|{{cita|Duval 1959|}}}}
 
== Tessitura ==