Grammatica araba: differenze tra le versioni
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=== L'accordo tra nome e numero e utilizzo concreto ===
L'utilizzo concreto dei numeri è uno dei punti più complessi della grammatica araba insieme all'apprendimento dei plurali fratti e anche i parlanti nativi possono fare errori. La difficoltà principale è proprio nell'accordo con il genere del nome a cui si riferiscono, partendo dall'importante presupposto che i numeri sono variabili in genere, contrariamente a molte altre lingue (tra cui le lingue romanze; in spagnolo, portoghese e catalano solo il numero uno come unità è variabile in genere, e.g. letteralmente "cento e uno studenti, cento e una studentesse", ma l'arabo è ancora più pervasivo e tratti perfino confusionario e curioso). Per superare quest'altro punto critico di tutta la grammatica araba, è consigliabile studiare i numeri accompagnati da un nome plurale in entrambi i generi. Siccome i numeri hanno pure i casi, in più bisognerebbe trattate il [numero+nome] in tutti i casi finché il pattern non si automatizza con il tempo. A loro volta, i pattern andrebbero suddivisi in gruppi in base all'avanzare dell'ordine di grandezza dei numeri, e.g. numeri da 0 a 10, numeri da 11 a 1000, numeri da 1001 a 10.000 ecc. Questi gruppi andrebbero appresi un po' alla volta, ma i dettagli minuti sono a discrezione dei singoli. I numeri da 11 a 99 mostrano un'inversione tra decina e unità, e.g.
* Il numero uno, 'ahad, indica la quantità (sempre in riferimento a un gruppo) e da esso vi deriva l'aggettivo waaḥid, femminile waaḥida(t), che significa "unico/solo" (in quanto aggettivo, si usa sintatticamente dopo il nome). In più, non va confuso con la nunazione riferita a un nome singolare: indica l'indeterminazione, non la quantità. Quindi, "un libro VS un unico/solo libro VS un certo libro". L'aggettivo cambia genere in base al nome a cui si riferisce.
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