Valide Sultan: differenze tra le versioni

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==Storia==
La prima Valide Sultan dell'impero ottomano fu [[Hafsa Sultan]], madre del sultano [[Solimano il Magnifico]], che le conferì il titolo per meglio riflettere la sua concezione della famiglia imperiale come nucleo del potere. Successivamente, suo nipote, [[Murad III]], rese quella della Valide Sultan una posizione ufficiale e regolarmente registrata e codificata, per amore di sua madre [[Nurbanu Sultan]]. In precedenza, le madri del sultano portavano semplicemente il titolo onorifico di Valide Hatun e non erano figure politiche.
Nel momento in cui un nuovo sultano saliva il trono, la di lui madre assumeva il titolo di "Valide Sultan", passando quindi a giocare un ruolo d'indiscusso potere all'interno dell'harem, sia sugli schiavi (concubine ed eunuchi) sia sui membri della dinastia: durante il Sultanato delle Donne, in particolare, la Valide funse spesso da arbitro nelle contese famigliari e politiche coinvolgenti il sultano stesso, la sua ''haseki'' ed i suoi figli. Nel corso del XVII secolo non mancarono poi i casi in cui la Valide funse da vero e proprio reggente del trono per conto di un sultano ancora troppo giovane per governare in autonomia<ref>Peirce, ''Op. Cit.'', p. 258.</ref>.
 
NelA partire quindi dal 1520 nel momento in cui un nuovo sultano saliva il trono, la di lui madre assumeva il titolo di "Valide Sultan", passando quindi a giocare un ruolo d'indiscusso potere all'interno dell'[[Harem imperiale ottomano|harem]], sia sugli schiavi (concubine ed eunuchi) sia sui membri femminili della dinastia (figlie, figliastre, nipoti, [[Haseki Sultan|Haseki]]...): durante il [[Sultanato delle donne|Sultanato delle Donne]], in particolare, la Valide divenne una figura di primo piano nella gestione degli affari di Stato e funse spesso da arbitro nelle contese famigliari e politiche coinvolgenti il sultano stesso, la sua ''[[Haseki Sultan|haseki]]'' ed i suoi figli. Nel corso del XVII secolo noninoltre mancaronosi poisusseguirono iquattro casiValide inche cuifunsero, laufficiosamente Valideo funseufficialmente, da vero e proprio reggente del trono per conto di un sultano ancora troppo giovane o troppo mentalmente instabile per governare in autonomia<ref>Peirce, ''Op. Cit.'', p. 258.</ref>.
 
Queste quattro donne furono:
 
<nowiki>*</nowiki>[[Handan Sultan]] (ufficiosamente, per conto di [[Ahmed I]])
 
<nowiki>*</nowiki>[[Halime Sultan]] (ufficiosamente, per conto di [[Mustafa I]])
 
<nowiki>*</nowiki>[[Kösem Sultan]] (ufficialmente, per conto dei suoi figli [[Murad IV]] e [[Ibrahim I]] e per suo nipote [[Mehmed IV]])
 
<nowiki>*</nowiki>[[Turhan Hatice Sultan|Turhan Sultan]] (ufficialmente, per conto di Mehmed IV dopo la morte di Kösem) <ref>Peirce, ''Op. Cit.'', p. 258.</ref>.
 
Dopo la morte di Turhan Sultan, ultima rappresentante ufficiale del Sultanato delle donne, e di sua nuora [[Gülnuş Sultan]], ultima grande Valide, il potere politico, sia diretto che non, delle Valide iniziò a declinare, anche se rimasero figure importanti come capo dell'harem e mantennero il prestigio e i privilegi connessi al rango.
 
La Valide Sultan mal tollerava l'ingresso nella sua sfera d'influenza di altre figure femminili di calibro.<br>
Interessante in questo senso l'incidente occorso durante il regno del sultano [[Abdul Aziz]]. Nel [[1868]], l'[[Consorti dei sovrani di Francia|imperatrice consorte dei Francesi]] [[Eugenia de Montijo]] visitò [[Istanbul]] e l'Osmanideil sultano la portò a visitare l'harem, presentandola formalmente a sua madre, [[Pertevniyal Sultan]]. La matrona ottomana, oltraggiata per la presenza di un'imperatrice forestiera nel suo dominio, la schiaffeggiò, provocando un incidente internazionale<ref>Freely J (2016), ''Inside the Seraglio : private lives of the sultans in Istanbul'', I.B. Tauris, p. 230.</ref>.
 
== Note ==