Sancy-les-Cheminots: differenze tra le versioni

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storia
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Persa e riconquistata dall'uno poi dall'altro esercito, Sancy, al momento dell'[[Armistizio di Compiègne|armistizio]], era uno di quei villaggi situati nella zona rossa e completamente distrutti. Paul Busquet, il padre, dopo lunghe ricerche, trovò la tomba del figlio tra le rovine in un angolo del villaggio.
Qui incontrò il sindaco Alexandre Cadot-Maître e insieme decisero di fare tutto il possibile per ricostruire Sancy dalle sue ceneri.
Venne coinvolto il presidente dell'Unione nazionale dei ferrovieri (''Union Nationale des Cheminots''), Louis Olivier, già sindaco del XIII arrondissement di Parigi, e venne aperta una sottoscrizione dal giornale ''Le Cheminot de l'État'' della federazione [[Confédération générale du travail|CGT]]. Nacque il fondo ''Œuvre de Sancy'' e con il sostegno di Louis Olivier, presidente dell'Unione nazionale dei ferrovieri (''Union Nationale des Cheminots'') e dell{{'}}''American Committee for Devastated France'' (ACDF) retto da Anne Murray Dike (1878-1929), il paese venne ricostruito nel 1928. NelCon decreto del 17 novembre 1929 venne ribattezzato Sancy-les-Cheminots.<ref>{{Cita web|url=http://sancy-les-cheminots-oeuvre.over-blog.com/2013/11/de-sancy-%C3%A0-sancy-les-cheminots-histoire-d-un-village-de-l-aisne.html|titolo=De Sancy à Sancy les Cheminots, histoire d'un village de l'Aisne|accesso=2022-06-22|lingua=fr}}</ref>
 
=== Simboli ===