Forze di pace delle Nazioni Unite: differenze tra le versioni

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peacekeeping è sinonimo di mantenimento della pace (valutare rinomina voce)
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}}
{{Premio Nobel|pace|anno=1988}}
[[File:UN Soldiers in Eritrea.jpeg|thumb|''Caschi blu'' della missione [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] in [[Etiopia]] ed [[Eritrea]]]]
[[File:UN peacekeepers from Iran with UN APCs.jpg|miniatura|''Caschi blu'' [[Iran|iraniani]]]]
[[File:Blue helmets from Benin, Bamako, 30 May 2018.jpg|miniatura|''Caschi blu'' del [[Benin]]]]
[[File:UN Peacekeepers Day celebration in the DR Congo (8879872657).jpg|miniatura|''Giornata internazionale dei caschi blu'' presso la missione [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] nella [[Repubblica Democratica del Congo]]]]
Il '''''peacekeeping''''' '''delle Nazioni Unite''' (''UN peacekeeping'') identifica le attività politiche e militari svolte dalle Forze internazionali di pace delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] (comunemente indicate come "'''caschi blu'''") con lo scopo di [[Mantenimento della pace|mantenere la pace]] internazionale.<ref name="units">[http://www.iaf-lionardo.it/dispense%20di%20organizzazioni%20internazioanli.pdf Dispensa di organizzazione internazionale di Antonietta Piacquadio] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111119222644/http://www.iaf-lionardo.it/dispense%20di%20organizzazioni%20internazioanli.pdf |data=19 novembre 2011 }}</ref> Queste azioni sono svolte sotto il controllo del [[Segretariato delle Nazioni Unite]] su mandato del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di sicurezza]] attraverso coalizioni militari internazionali. Le missioni sono gestite dal [[Dipartimento per le operazioni di mantenimento della pace|Dipartimento per le operazioni di pace]], con sede presso il [[Palazzo di vetro del Segretariato delle Nazioni Unite|Palazzo di vetro]] a [[New York]].<ref>{{Cita web|url=https://peacekeeping.un.org/en/node|titolo=United Nations Peacekeeping|sito=United Nations Peacekeeping|lingua=en|accesso=2019-08-11}}</ref> Nel [[1988]] alle Forze internazionali di pace dell'ONU è stato assegnato il [[premio Nobel per la pace]].
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I caschi blu dell'ONU potevano entrare in azione quando le principali potenze (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza) incaricavano le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] di porre termine a conflitti che minacciassero la stabilità regionale e la pace e sicurezza internazionali.
 
Dal 1948 al febbraio 2009, si contano [[Missioni e operazioni di pace delle Nazioni Unite|63 operazioni di pace dell'ONU]], di cui sedici ancora in corso. Ogni anno ne vengono proposte di nuove.
 
La prima missione qualificabile come operazione di peacekeeping fu la [[Forza di Emergenza delle Nazioni UniteUNEF|l'UNEF I]], tali tipo di operazioni si sono poi moltiplicate negli [[Anni 1990|anni novanta]], quando hanno iniziato a configurarsi anche come peace-building ([[UNOSOM I]] e II, [[ONUMOZ]], [[UNAMIR]], etc.) o altre forme<ref name=marchisio />.
 
L'ONU prese posizione sulla [[crisi di Suez]] (1956) — una guerra condotta contro l'[[Egitto]] (sostenuto da altre nazioni arabe) da [[Regno Unito]], [[Francia]] ed Israele coalizzati. Quando nel [[1957]] fu dichiarato un cessate il fuoco, il diplomatico [[Canada|canadese]] (destinato a divenire poi Primo Ministro) [[Lester Bowles Pearson]] consigliò che le Nazioni Unite disponessero una forza internazionale sul [[canale di Suez]] per garantire che entrambe le parti onorassero il cessate il fuoco. Secondo Pearson la forza ONU poteva essere composta principalmente da soldati canadesi, ma tale soluzione suscitava la diffidenza egiziana, poiché in effetti un membro del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]] avrebbe dovuto far da guardiano al Regno Unito e relativi alleati. Di conseguenza, fu riunita una forza d'interposizione che raccoglieva militari delle più varie cittadinanze, in modo da assicurare la diversità nazionale (ritenuta presupposto d'imparzialità). Pearson avrebbe ottenuto il [[Premio Nobel per la Pace|premio Nobel per la pace]] in relazione a tale impresa, ed oggi è considerato un padre del ''peacekeeping'' moderno.
 
Nel [[1988]] il [[premio Nobel per la pace]] è stato assegnato alle Forze internazionali di pace delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]].
[[File:UN Peacekeeping Force.jpg|miniatura|''Caschi blu'' [[Pakistan|pakistani]]]]
[[File:Chilean soldier.jpg|left|thumb|C''ascoCasco blu'' [[Cile|cileno]]]]
Con la fine della [[guerra fredda]] si determinò un cambiamento nel ''peacekeeping'', sia ONU sia multilaterale. In un nuovo spirito di collaborazione, il Consiglio di sicurezza deliberò più ampie e complesse missioni di pace, spesso nell'intento di cooperare nell'attuazione di accordi di pace intercorsi in conflitti interni ad un medesimo Stato e [[guerra civile|guerre civili]]. Inoltre, nel ''peacekeeping'' si prese ad inserire un numero sempre maggiore di elementi non-militari per assicurare il buon funzionamento di funzioni civili, come le [[elezione|elezioni]]. Il [[Dipartimento per le operazioni di mantenimento della pace|Dipartimento per le operazioni di pace]] fu creato nel 1992 per far fronte all'accresciuta richiesta di missioni di tal genere.
 
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Queste operazioni si possono a buon diritto giudicare velleitarie, poiché non erano confortate né da quella potenza militare, né da quella (condivisa) volontà politica, che sarebbero state necessarie compagne ai ''caschi blu'' per centrare l'obiettivo affidato loro. Questi insuccessi—eminentemente il [[massacro di Srebrenica]] (1995) ed il [[genocidio del Ruanda]] (l'anno precedente)—causarono un periodo di ripiegamento e di autocritica nella recente storia del ''peacekeeping'' ONU.
[[File:Evstafiev-bosnia-sarajevo-un-holds-head.jpg|thumb|''Casco blu'' [[norvegia|norvegese]] della missione [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] in [[Bosnia ed Erzegovina]]]]
 
== Caratteristiche ==
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=== Procedimento di richiesta ===
==== Istruzione ====
[[File:East timor independence un2.jpg|thumb|''Caschi blu'' australiani a [[Timor Est]]]]
Una volta che è stato raggiunto un accordo di pace, le parti coinvolte possono richiedere all'ONU una forza di peacekeeping per la supervisione sulla pratica attuazione dei punti concordati. Questo avviene perché un gruppo sotto egida ONU difficilmente sarà propenso a fare propri gli interessi di una fazione, dato che a sua volta dipende da molti gruppi, in particolare dal Consiglio di sicurezza (composto dai rappresentanti di quindici Paesi) e dal [[Segretariato delle Nazioni Unite]] (la cui composizione è deliberatamente diversa).<ref>Per l'esattezza:
* Il ''[[Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di Sicurezza]]'' è l'organo delle Nazioni Unite che ha maggiori poteri, avendo la competenza esclusiva a decidere contro gli stati colpevoli di aggressione o di minaccia alla pace. Si riunì per la prima volta il 17 gennaio 1946 a Londra. Lo scopo del Consiglio è stabilito dall'articolo 24 dello [[Statuto delle Nazioni Unite|Statuto]], al consiglio viene conferita “la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. È costituito da 15 Stati membri di cui 5 sono membri permanenti mentre i restanti 10 vengono eletti ogni due anni. I membri permanenti sono: [[Cina]], [[Russia]], [[Regno Unito]], [[Stati Uniti d'America]] e [[Francia]]. Questi ultimi hanno il diritto di veto, possono bloccare qualsiasi decisione loro sgradita e fare in modo che non venga discussa durante il riunirsi dell'assemblea generale presieduta da tutti gli Stati membri. La presidenza del Consiglio è detenuta a rotazione mensile secondo ordine alfabetico dagli altri Stati. Le decisioni prese dal Consiglio prendono il nome di Risoluzioni. L'articolo 42 della [[Statuto delle Nazioni Unite|Carta]] stabilisce che il Consiglio può usare la forza contro uno Stato che è colpevole di aggressione o di violazione della Pace e l'eventuale azione militare nei confronti del Paese colpevole è riconosciuta come un'azione di polizia internazionale sotto la supervisione del Consiglio. Le forze armate anche conosciute come "caschi blu" provengono tutte dagli Stati membri.
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* H16511 Dr. Richard Arthur Preston "Canada's RMC - A History of Royal Military College" Second Edition 1982
* H1877 R. Guy C. Smith (editor) "As You Were! Ex-Cadets Remember". In 2 Volumes. Volume I: 1876-1918. Volume II: 1919-1984. [[Royal Military College of Canada|RMC]]. [[Kingston, Ontario]]. The R.M.C. Club of Canada. 1984
</ref> comandante del contingente di pace in Ruanda ai tempi della [[genocidio del Ruanda|tragedia umanitaria]] che afflisse quel lembo d'Africa (1996), così descrisse, nel libro ''Shake Hands With the Devil<small>,</small>'' tali problemi, a confronto con dispiegamenti "tradizionali" di forze militari:<small><ref>''Shake Hands With the Devil: The Failure of Humanity in Rwanda'' ISBN 0-679-31171-8</ref></small>
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:«<small>Mi disse che l'ONU era un sistema "pull"<ref>Inglese: tirare</ref> e non un sistema "push"<ref>Inglese: spingere</ref> com'ero abituato nella NATO, nel senso che non vi era assolutamente un bacino di risorse da cui attingere. Dovevi fare domanda per qualunque cosa ti servisse, e poi aspettare che la domanda fosse analizzata… Per esempio, i soldati, ovunque si trovino, devono mangiare e bere. In un sistema "push", vivande e cibo sono fornite automaticamente nella quantità proporzionata al numero di persone. In un sistema "pull", devi chiedere che ti forniscano tali razioni, ed il buon senso non pare avere voce in capitolo.<br /></small>
:<small> (''Shake Hands With the Devil'',<ref>''Shake Hands With the Devil: The Failure of Humanity in Rwanda'' ISBN 0-679-31171-8</ref> Dallaire, pp. 99-100)</small>»
</blockquote>
 
:«<small>{{Citazione|Mi disse che l'ONU era un sistema "pull"<ref>Inglese: [tirare</ref>] e non un sistema "push"<ref>Inglese: [spingere</ref>] com'ero abituato nella NATO, nel senso che non vi era assolutamente un bacino di risorse da cui attingere. Dovevi fare domanda per qualunque cosa ti servisse, e poi aspettare che la domanda fosse analizzata… Per esempio, i soldati, ovunque si trovino, devono mangiare e bere. In un sistema "push", vivande e cibo sono fornite automaticamente nella quantità proporzionata al numero di persone. In un sistema "pull", devi chiedere che ti forniscano tali razioni, ed il buon senso non pare avere voce in capitolo.<br|Roméo /></small>Dallaire, ''Shake Hands With the Devil'', pp. 99-100}}
Mentre viene messe assieme la forza di peacekeeping, la squadra diplomatica ONU pratica varie attività diplomatiche. Le esatte dimensioni e forza dello schieramento vanno concordate con il governo della nazione in cui è in corso il conflitto. Le [[Regole di ingaggio|regole d'ingaggio]] devono essere sviluppate e concordate sia dalle parti in lizza sia dal Consiglio di Sicurezza. Esse attribuiscono lo specifico mandato e scopo della missione (cioè quando i peacekeeper, se armati, possano usare la forza, e dove possano muoversi, nell'ambito del territorio che li ospita). Spesso il mandato dispone che i peacekeeper siano scortati da "guide" del governo ospitante ogniqualvolta lascino la loro base. Questa complicazione ha causato problemi sul campo.
 
Mentre viene messemessa assieme la forza di ''peacekeeping'', la squadra diplomatica ONU pratica varie attività diplomatiche. Le esatte dimensioni e forza dello schieramento vanno concordate con il governo della nazione in cui è in corso il conflitto. Le [[Regoleregole di ingaggio|regole d'ingaggio]] devono essere sviluppate e concordate sia dalle parti in lizza sia dal Consiglio di Sicurezza. Esse attribuiscono lo specifico mandato e scopo della missione (cioè quando i peacekeeper, se armati, possano usare la forza, e dove possano muoversi, nell'ambito del territorio che li ospita). Spesso il mandato dispone che i peacekeeper siano scortati da "guide" del governo ospitante ogniqualvolta lascino la loro base. Questa complicazione ha causato problemi sul campo.
 
Quando hanno avuto luogo tutti gli accordi, il personale richiesto è stato reperito, e l'approvazione finale è stata deliberata dal Consiglio di Sicurezza, i peacekeeper sono dislocati nella regione prevista.
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=== Costi ===
I costi del ''peacekeeping'', specie dopo la fine della [[guerra fredda]], sono lievitati enormemente. Nel 1993, i costi annuali per le operazioni di pace delle Nazioni Unite sono arrivati a circa $3,6 miliardi, anche a causa delle operazioni nell'ex Jugoslavia ([[UNPROFOR|Ex Jugoslavia]]) ede in Somalia ([[UNOSOM II|Somalia]]). Nel 1998, erano crollati ad una cifra addirittura inferiore al miliardo di dollari. Con la ripresa delle operazioni su vasta scala, i costi s'impennarono di nuovo verso i $3 miliardi nel 2001. Nel 2004, fu approvato un bilancio di previsione da $2,8 miliardi, ma il costo a consuntivo fu superiore. Nel 2006, l'ammontare si aggirava sui $5 miliardi.
 
Tutti gli Stati membri sono legalmente obbligati a pagare la loro quota di costi per il mantenimento della pace, in ragione di una complessa formula che loro stessi hanno stabilito. Malgrado questa [[obbligazione (diritto)|obbligazione]], gli Stati membri nel 2004 avevano accumulato un arretrato di circa $1,2 miliardi, con riferimento a missioni in atto e pregresse
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* {{cita web | 1 = http://www.bharat-rakshak.com/IAF/History/1987IPKF/ | 2 = The Indian Air Force in Sri Lanka 1987-1990 }}
* {{cita web | 1 = http://www.frontlineonnet.com/fl2418/stories/20070921505807900.htm | 2 = Shocking disclosures }}
* {{cita web|url=http://books.google.lk/books?id=MrBi0ghiZN0C&pg=PA91&dq=IPKF+German+Memories+in+Asia&sig=-NnNJKQMAxK9Xfd2b2mqOFC7lEA|titolo=A Mission in Jaffna & the Memories of War-Torn Jaffna}}</ref> entrò nello [[Sri Lanka]] per concorrervi al mantenimento della pace.
entrò nello [[Sri Lanka]] per concorrervi al mantenimento della pace.
La situazione divenne stagnante, e nel 1990 il [[Primo ministro]] dello Sri Lanka, che aveva concluso un patto con le [[Tigri Tamil]], chiese all'India di ritirarsi.
 
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=== Problemi a lungo termine ===
Il peacekeeping può avere come risultato la mera conservazione di un precario [[status quo]] destinato a sicuro collasso nel lungo periodo. Bisogna, per obiettività, concedere anche il fatto che l'attuale figura di peacekeeper non postula la vocazione a costruire soluzioni politiche permanenti. La sua missione è, al contrario, stabilizzare una situazione in modo tale da offrire a statisti e diplomatici l'opportunità di sviluppare una pace ''(rebus sic stantibus)'' definitiva. Nel ''Peace Department'' ONU costituiscono ancora una relativa novità le diramazioni ''peace-building'' e ''peacemaking''.<ref>A queste nozioni, meritevoli di autonomo approfondimento, abbiamo già più volte accennato in altre parti della voce.</ref>
Il peacekeeping può avere come risultato la mera conservazione di un precario [[status quo]] destinato a sicuro collasso nel lungo periodo.
Si tratta di attività e strutture concepite per muoversi in sinergia con le operazioni peacekeeping che esaminiamo qui. Mentre i peacekeeper creano un ambiente stabile, i ''peace-buildersbuilder'' e i ''peacemakerspeacemaker'' sono indirizzati ad aspetti diplomatici di più lunga prospettiva temporale: sostanzialmente si adoperano per far sorgere le condizioni di una pace duratura e stabile, talvolta anche creando le premesse per uno [[sviluppo sostenibile]].
Bisogna, per obiettività, concedere anche il fatto che l'attuale figura di peacekeeper non postula la vocazione a costruire soluzioni politiche permanenti. La sua missione è, al contrario, stabilizzare una situazione in modo tale da offrire a statisti e diplomatici l'opportunità di sviluppare una pace ''(rebus sic stantibus)'' definitiva. Nel ''Peace Department'' ONU costituiscono ancora una relativa novità le diramazioni ''peace-building'' e ''peacemaking''.<ref>A queste nozioni, meritevoli di autonomo approfondimento, abbiamo già più volte accennato in altre parti della voce.</ref>
Si tratta di attività e strutture concepite per muoversi in sinergia con le operazioni peacekeeping che esaminiamo qui. Mentre i peacekeeper creano un ambiente stabile, ''peace-builders'' e ''peacemakers'' sono indirizzati ad aspetti diplomatici di più lunga prospettiva temporale: sostanzialmente si adoperano per far sorgere le condizioni di una pace duratura e stabile, talvolta anche creando le premesse per uno [[sviluppo sostenibile]].
 
=== Peacekeeping, traffico di esseri umani e prostituzione coatta ===