Italia libera: differenze tra le versioni

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Per questo, anche il gruppo dirigente di ''Italia Libera'', negli ultimi mesi del 1924, decise di appoggiare la linea attendista della secessione aventiniana, limitandosi a porre come obiettivo della propria azione l'approvazione di una nuova [[costituzione]] da parte di un'Assemblea eletta a suffragio universale, senza precisare la forma istituzionale da perseguire<ref>Luciano Zani, ''cit.'', p. 103</ref>.
 
L'adesione a tale linea della maggior parte degli iscritti fu palese il 4 novembre 1924, in occasione delle celebrazioni della [[Vittoria (Italia)|Vittoria]]. ''Italia Libera'' partecipò autonomamente alle manifestazioni e subì l'attacco degli squadristi senza rispondere alla violenza. Gli incidenti più gravi si ebbero a [[Roma]], in [[Piazza del Popolo (Roma)|Piazza del popolo]] dove si erano radunati circa 2000 combattenti guidati da Pacciardi, Battisti, Peppino e Sante Garibaldi<ref>Luciano Zani, ''cit.'', p. 102</ref>. L'attacco degli squadristi ai reduci della [[Primaprima guerra mondiale]] suscitò una profonda impressione nell'opinione pubblica
 
Il timore che [[Vittorio Emanuele III]] potesse prendere in considerazione il suo licenziamento, spinse [[Benito Mussolini|Mussolini]] a pronunciare il [[Discorso di Benito Mussolini del 3 gennaio 1925|Discorso del 3 gennaio 1925]]<ref>Luciano Zani, ''cit.'', p. 111</ref>..