Birgit Nilsson: differenze tra le versioni

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Si ritirò dalle scene nel 1984, facendo ritorno nella sua terra d'origine nel sud della Svezia.
 
Si era sposata nel 1948, ma non ebbe figli. Nel 1977 era stata pubblicata l'autobiografia ''Mina minnesbilder'' e nel [[1981]] le poste svedesi avevano emesso un francobollo che la ritraeva nel ruolo di Turandot. Fra le molte conferitele, spicca la medaglia d'oro ''Illis Quorum'', la più alta onorificenza del governo svedese.
 
Morì a 87 anni nella sua casa di un piccolo villaggio vicino [[Kristianstad]].
 
==Note vocali e artistiche==
Birgit Nilsson si impose sulla scena musicale lasciando un'impronta caratteristica nelle [[opera lirica|opere]] di [[Richard Strauss]] (''[[Salomè (opera)|Salomè]]'' ed ''[[Elettra (Strauss)|Elettra]]'' in particolare), in ''[[Turandot]]'' di [[Giacomo Puccini]] e in [[Richard Wagner|Wagner]], di cui eseguì tutti i titoli principali guadagnandosi la reputazione di maggior [[soprano wagneriano]] del suo tempo, erede di [[Kirsten Flagstad]]. Si esibì tuttavia, come già accennato, anche in diversi altri importanti ruoli, fra i quali Donna Anna, Leonora nelin ''[[Fidelio]]'', Aida, Lady Macbeth, [[Un ballo in maschera|Amelia]], Tosca.
 
Sorprendeva per la potenza vocale e per il grande controllo del fiato, che, uniti a una tecnica ferrata, le consentivano di penetrare facilmente attraverso le più spesse [[orchestrazione|orchestrazioni]] e di tenere le note [[altezza (suono)|acute]] per tempi lunghissimi. Non fu certo tuttavia solo un fenomeno vocale, ma esibì anche notevoli doti d'interprete, ravvisabili anche in alcuni capisaldi del repertorio italiano, come le citate ''Aida'' e ''Tosca''. Le doti di recitazione videro un costante miglioramento nel corso della carriera, pur prevalendo sempre lo strapotere vocale.