Settimo Torinese: differenze tra le versioni

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'''Settimo Torinese''' (in [[Lingualingua piemontese|piemontese]] ''SetoËl TurinéisSeto'') è una città di 47.441 abitanti della [[provincia di Torino]]. Settimo è il quinto comune in ordine di abitanti della provincia di Torino dopo il capoluogo e supera come numero di abitanti, anche diversi capoluoghi di provincia piemontesi.
 
==Evoluzione demografica==
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Oggi Settimo è un grosso centro industriale nell'hinterland NE di Torino ma ciò è stato il risultato di un lunghissimo cammino iniziato sul finire del XVII secolo con il rinnovamento dell'agricoltura seguito dall'inizio del processo di industrializzazione all'alba dell'unità d'Italia.
 
Scrivendo di Settimo Torinese non si può non ricordare Dondon Luigi Paviolo, parroco della parrocchialedi San Pietro in Vincoli. Il parroco si adoperò senza sosta nella protezione, dall'8 Settembresettembre alla Liberazione, di quanti erano ricercati dai nazisti.
Vicino alla cascina Pramolle, sotto il cavalcavia dell'autostrada MI-TO, l'8 agosto del 441944 furono impiccati dai tedeschi sei giovani partigiani.
 
[[Giovanni Gronchi]] nel 1958 concesse a Settimo Torinese il titolo di Città.
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Nel 1912 il Comune di Settimo acquistò l’area del castello e la torre superstite. Nel 1922-23 vi fece innalzare l’edificio scolastico che dal 1983 è sede del municipio. Purtroppo la sopraelevazione dello stabile, negli anni Trenta del Novecento, distrusse alcune caditoie della torre. Per iniziativa della Pro Loco e della Consorteria dei Gamberai, tra il 1975 e il 1976, il pittore Giulio Boccaccio decorò le pareti e il soffitto di un intero piano della torre con scene tratte dalla storia di Settimo, letta in chiave popolare. Il restauro della torre e dell’adiacente palazzotto ottocentesco si è concluso nel 2003 (i primi studi risalgono al 1982).
 
== Fiere Settimesisettimesi ==
 
Le fiere tradizionali che si svolgono a Settimo, una in primavera e l’altra in autunno, hanno avuto origine nel 1848 quando il Re Carlo Alberto di Savoia -Carignano ha autorizzatoautorizzò il Comune a organizzarle, ma soltanto nel 1853 esse divennero una realtà consolidata. Oggi rappresentano degli appuntamenti di notevole interesse, non solo per la popolazione settimese, ma anche per un folto pubblico di visitatori.
 
'''Fiera d’Autunno: "Fera dij Còj"'''