Settimo Torinese: differenze tra le versioni
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|sito = http://www.comune.settimo-torinese.to.it/
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'''Settimo Torinese''' (in [[
==Evoluzione demografica==
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Oggi Settimo è un grosso centro industriale nell'hinterland NE di Torino ma ciò è stato il risultato di un lunghissimo cammino iniziato sul finire del XVII secolo con il rinnovamento dell'agricoltura seguito dall'inizio del processo di industrializzazione all'alba dell'unità d'Italia.
Scrivendo di Settimo Torinese non si può non ricordare
Vicino alla cascina Pramolle, sotto il cavalcavia dell'autostrada MI-TO, l'8 agosto del
[[Giovanni Gronchi]] nel 1958 concesse a Settimo Torinese il titolo di Città.
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Nel 1912 il Comune di Settimo acquistò l’area del castello e la torre superstite. Nel 1922-23 vi fece innalzare l’edificio scolastico che dal 1983 è sede del municipio. Purtroppo la sopraelevazione dello stabile, negli anni Trenta del Novecento, distrusse alcune caditoie della torre. Per iniziativa della Pro Loco e della Consorteria dei Gamberai, tra il 1975 e il 1976, il pittore Giulio Boccaccio decorò le pareti e il soffitto di un intero piano della torre con scene tratte dalla storia di Settimo, letta in chiave popolare. Il restauro della torre e dell’adiacente palazzotto ottocentesco si è concluso nel 2003 (i primi studi risalgono al 1982).
== Fiere
Le fiere tradizionali che si svolgono a Settimo, una in primavera e l’altra in autunno, hanno avuto origine nel 1848 quando il Re Carlo Alberto di Savoia
'''Fiera d’Autunno: "Fera dij Còj"'''
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