Freno continuo automatico Westinghouse: differenze tra le versioni

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Nei primi anni dell'esistenza della ferrovia l'attenzione verso i sistemi frenanti era di gran lunga inferiore rispetto agli anni successivi in quanto l'interesse primario era quello riguardante la trazione in sé. Di conseguenza non erano rari gli incidenti anche gravi e mortali.<ref name = "Storia">{{cita|Maceri|pp. 14-15.}}</ref>
 
Il primo sistema frenante venne ideato da [[George Stephenson]], ad azionamento a vapore solo sulle locomotive. Tuttavia, proprio per questa caratteristica, si rivelò presto insufficiente con l'aumentare dei veicoli in composizione e, conseguentemente, la massa da frenare.<ref name = "Storia"/><ref>{{cita web|url = http://www.tramroma.com/common/gen_tecn/mecc_gen/freni/freni_gen.htm|titolo = I freni dei rotabili tramviari e per ferrovie leggere. L'opera di un giovane inventore, G. Westinghouse|autore = Vittorio Formigari|data = 11 settembre 2021|accesso = 17 giugno 2022}}</ref>
 
Il freno continuo a depressione nella sua forma finale venne inventato alla fine del XIX secolo dall'ingegnere statunitense George Westinghouse ispirandosi all'idea di Stephenson, dopo aver lavorato con altri sistemi non altrettanto efficaci. All'inizio sperimentò l'uso del vapore, abbandonandolo a causa dei problemi di condensazione nella condotta e passando all'aria compressa, in quanto risulta essere non costosa e di facile approvvigionamento, con la possibilità di disperderlo in ambiente una volta utilizzato.<ref name = "Storia"/>