Espansione islamica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretto: "Algeciras"
Riga 33:
 
{{vedi anche|al-Andalus}}
Nel [[711]], con una numerosa flotta comandata dal berbero [[Tariq Ibn Ziyàd]], i musulmani misero piede in Spagna, nella già razziata baia di [[Algeciras]]. Con circa 10 000 uomini sconfissero le truppe visigote di [[Roderico]] tra AlgesirasAlgeciras e [[Cadice]], dirigendosi speditamente su [[Siviglia]], [[Cordova]] e, nel [[713]], [[Toledo]]. Nel [[714]] venne occupata l'[[Aragona]] ed entro il [[720]] la [[Catalogna]] e la [[Settimania]]. Anche in questo caso la repentinità della [[conquista islamica della penisola iberica|conquista]] viene spiegata con la complicità della popolazione, in particolare degli ebrei, degli [[arianesimo|ariani]] (i re Visigoti si erano da tempo convertiti al cristianesimo "romano") e delle fazioni nemiche a Roderico.
[[File:Arabische Eroberung 2.jpg|miniatura|Il califfato nel 945. Mappa tratta dall'Atlante storico di Gustav Droysen, 1886]]
Nel [[717]], sul fronte orientale, i musulmani avevano posto l'[[Assedio di Costantinopoli (717)|assedio a Costantinopoli]], con a capo dei due schieramenti [[Maslama ibn Abd al-Malik|Maslama]], fratello del califfo [['Abd al-Malik ibn Marwan|ʿAbd al-Malik]] e il ''basileus'' [[Leone III Isaurico|Leone III]], il quale riuscì a fatica a respingere l'assalto grazie all'uso del "[[fuoco greco]]" (vasi di terracotta o vetro pieni di [[nafta]] e quindi infiammabili), che distrusse la flotta araba, impedendo temporaneamente l'espansione verso la [[Penisola balcanica]].