Codicillo: differenze tra le versioni
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Il nome deriva dal ''codex'' romano tramite ''codicillus'', e indicava il supporto su cui questo documento veniva scritto: il ''codicillus'' era infatti un quaderno a tavolette incerate su cui prendere appunti.
Nel [[diritto romano]] i codicilli sono atti ''mortis causa'' non inseriti nel testamento.
Essi possono essere ''confirmati'', cioè citati e riconosciuti come validi nel testaemento, o ''non confirmati'', dunque non menzionati nel testamento; possono essere del pari precedenti o successivi rispetto al testamento stesso.
Con codicillo è possibile disporre solo a titolo particolare del proprio patrimonio, dunque non si possono istituire eredi o prevedere sostituzioni, è invece possibile costituire legati o fidecommessi.
L'origine storica si fa risalire ad [[Augusto]] che ottemperò a un fedecommesso presente in un codicillo (di tale Lucullo) e in seguito convocò una commissione di giuristi guidata da Trebazio per giudicare sulla legittimità dei codicilli stessi.
In realtà questi atti dovevano essere ritenuti validi già precedentemente almeno per i legati.
== Bibliografia ==
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